Grazie al progetto del Comitato Macula, nel trimestre ottobre-dicembre 2021 sono state prese per tempo, in 30 genovesi, patologie oculari progressive e invalidanti
800 telefonate ricevute, 103 visite effettuate e oltre 30 diagnosi di problematiche retiniche/maculari, su una platea di 1.800 pazienti genovesi diabetici da almeno 15 anni che non si erano mai sottoposti ad una visita oculistica per la prevenzione di patologie oculari.
Sono i numeri di “Occhio al Diabete – Non perderti la vista”, il progetto del Comitato Macula, con il patrocinio di Comune di Genova, Regione Liguria, Anci e Università di Genova, i cui risultati sono stati resi noti oggi al Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi.
Erano presenti Marco Bucci, sindaco di Genova, Massimo Nicolò, vicesindaco e assessore alla Salute, Massimo Ligustro, presidente del Comitato Macula, Enrico Torre, direttore della SC Diabetologia e Malattie Metaboliche della ASL3 e Carlo Enrico Traverso, direttore della Clinica Oculistica Universitaria dell’Ospedale Policlinico San Martino.
Lanciato ufficialmente lo scorso 6 ottobre, il progetto “Occhio al Diabete – Non perderti la vista” è consistito in una campagna di informazione rivolta ad un target specifico di 1.800 diabetici genovesi e mai sottopostisi a visita oculistica in strutture sanitarie pubbliche che, contattando un numero telefonico temporaneo attivato dal Comitato Macula, potevano effettuare uno screening gratuito presso l’Ospedale Policlinico San Martino.
“Una telefonata può salvarti la vista” è stato il titolo della campagna di informazione che in un arco trimestrale, tra ottobre e dicembre, ha fatto registrare 800 telefonate, 103 visite effettuate e 30 diagnosi di problematiche retiniche/maculari, tra le quali una retinopatia diabetica proliferante e un tumore vascolare della retina. Gravi patologie all’apparato visivo che, se non curate in tempo, potevano condurre i pazienti alla perdita della vista. Il progetto “Occhio al Diabete – Non perderti la vista”, promosso dal Comitato Macula con il Comune di Genova nella veste di capofila istituzionale, sarà replicato nel 2022 con “Occhio al Diabete 2.0”.
Tutti i genovesi diabetici da almeno 5 anni che non abbiano mai svolto una visita oculistica sono invitati a telefonare al numero 010-2721373 – attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 – per prenotare un check-up gratuito. Ulteriori informazioni sui risultati di “Occhio al Diabete” e su “Occhio al Diabete 2.0” all’indirizzo https://comitatomacula.it/occhio-al-diabete-risultati/.
I progetti “Occhio al Diabete – Non perderti la vista” e “Occhio al Diabete 2.0” rientrano nel programma di educazione a stili di vita sani e di prevenzione delle malattie croniche non trasmissibili, portato avanti dall’amministrazione comunale e, in particolare, dall’assessorato alla Salute.
«Siamo molto soddisfatti di questo progetto – dice il sindaco di Genova, Marco Bucci – e il numero di genovesi che siamo riusciti a raggiungere ed aiutare ci riempie di orgoglio. Parlo anche da persona interessata a questa patologia in quanto affetto da retinopatia diabetica. La prevenzione è importante, non dobbiamo mai dimenticarlo. Nel periodo segnato dal Covid, purtroppo, spesso abbiamo dovuto mettere da parte controlli di routine. Ora dobbiamo recuperare, sapendo di poter contare, nella nostra città, su centri competitivi a livello nazionale e su progetti mirati come questo»
«I numeri parlano chiaro: il progetto “Occhio al Diabete – Non perderti la vista” – commenta il vicesindaco e assessore alla Salute Massimo Nicolò – è stato un successo. Come medico e amministratore pubblico sono molto contento della risposta che abbiamo avuto dai genovesi, i quali hanno capito l’importanza dell’iniziativa volta a prevenire gravi patologie oculari nelle persone affette da diabete. Voglio ringraziare il Comitato Macula e i soggetti privati che hanno voluto sostenere economicamente questo progetto, che sarà replicato nel 2022 al fine di coinvolgere un’altra fetta di popolazione soggetta a possibili gravi problemi all’apparato visivo. Chiediamo a tutti i genovesi di aiutarci a far conoscere ad amici, familiari e conoscenti “Occhio al Diabete 2.0”, di cui beneficeranno molti altri pazienti diabetici».
«Ringraziamo il Comitato Macula che ha promosso un’iniziativa di informazione e prevenzione rivolta alle persone diabetiche per prevenire patologie oculari – aggiunge il presidente di Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti – I numeri che si sono registrati, nonostante la pandemia, grazie al progetto Occhio al diabete, ci fanno capire quanto sia importante concentrarsi sulla prevenzione piuttosto che sulla cura di patologie subdole. Per questo è necessario continuare a sensibilizzare i genovesi sull’importanza di un’iniziativa come questa, utile a intercettare tutti quei cittadini che, a causa del diabete, possono avere il rischio di gravi complicazioni alla vista. Regione Liguria continuerà ad appoggiare questo programma e a sensibilizzare sull’importanza di effettuare controlli per evitare complicanze peggiori”.
«Visto il perdurare della pandemia – sottolinea il presidente del Comitato Macula Massimo Ligustro – risulta necessario abbattere la distanza medico-paziente e paziente-cure. Abbassare l’età e ampliare l’orario di prenotazione mi sembra la strada giusta».
«Il diabete è una patologia in costante aumento – afferma il direttore della SC Diabetologia e Malattie Metaboliche della ASL3 Genovese, Enrico Torre –. La malattia insorge in maniera subdola e spesso inavvertita e comporta, se non adeguatamente trattata, una serie di complicanze a livello cardiovascolare, epatometabolico, renale e anche di tipo retinico. La nostra presenza sul territorio si avvale da anni di due retinografi, nonché della preziosa collaborazione del professor Nicolò presso il nostro Hub Asl3, ubicato all’interno del Policlinico San Martino, che ha reso possibile questo importante progetto e che, ci auguriamo, possa proseguire in futuro».
«Oltre all’indiscutibile importanza per la prevenzione della disabilità visiva associata al diabete – conclude il direttore della Clinica Oculistica Universitaria dell’Ospedale Policlinico San Martino Carlo Enrico Traverso – questo progetto è un esempio di collaborazione efficace fra istituzioni pubbliche e private, con risultati positivi raggiunti senza costi diretti aggiuntivi per il Sistema Sanitario Regionale».