Sfalcio creuze e marciapiedi, lavori assegnati fino al 2022

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15/06/2020
attrezzi da giardinaggio su prato

720 mila euro stanziati per il contenimento della vegetazione spontanea nel triennio 2020-2022: già spesi 79 mila euro per 253 km di interventi in città

Roberto Bordi

È stato aggiudicato, tramite Accordo Quadro, l’appalto comunale relativo al servizio di contenimento della vegetazione spontanea in città nel triennio 2020-2022.

 

Ditta Isam, cooperativa Il Rastrello e cooperativa Ma.Ris le 3 imprese che hanno vinto la gara.

 

720 mila euro l’importo complessivo dei lavori, divisi in tre lotti da 240 mila euro ciascuno. Lotti così suddivisi e assegnati:

 

  • lotto 1 – Municipi V, VI, VII – ditta ISAM
  • lotto 2 – Municipi I, II, IV – cooperativa Il Rastrello
  • lotto 3 – Municipi III, VIII, IX – cooperativa Ma.Ris

 

L’appalto assegnato ha durata triennale, prorogabile di ulteriori sei mesi alla conclusione del periodo contrattuale. Le attività di sfalcio riguardano marciapiedi, scalinate, creuze e spazi urbani (ambienti all’aperto e bordi delle aiuole). 

 

720 mila euro l'anno – per tre anni – il budget stanziato dal Comune, contro i 400 mila euro precedenti.

 

Programmazioni e cronoprogramma di massima

 

Le programmazioni di intervento prevedono il coinvolgimento dei Municipi, ai quali è stato inviato l’elenco delle strade utilizzato per gli appalti sotto soglia in modo da verificarne nuovamente le priorità e apportare eventuali integrazioni o modifiche.

 

Tali programmazioni, che si basano su divisioni territoriali e ambiti cittadini, riguardano interventi con due o tre ripetizioni – a seconda delle necessità – fino alla fine dell’anno.

 

Il cronoprogramma tipo, allegato al bando di gara, prevede carichi di intensità di lavoro diversificati, quindi una diversa concentrazione delle ripetizioni di sfalcio.

 

Le attività ad elevata intensità riguardano i mesi da marzo e luglio e quelle a media intensità agosto e settembre: ottobre, invece, il mese degli interventi a bassa intensità.

 

Dal punto di vista operativo, saranno impegnate in contemporanea sul territorio 4 squadre operative per ogni municipio, con turni di 30 giorni per l’esecuzione completa di ogni singola sessione di sfalcio.

 

I cittadini possono convogliare le loro segnalazioni a sfalci@comune.genova.it. 

 

Cosa è già stato fatto

 

A partire dalla fine di marzo, nel pieno dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti lavori di sfalcio su un totale di 253 km tra marciapiedi, creuze, scalinate e spazi urbani.

 

Gli interventi – eseguiti dalle cooperative Il Rastrello, Ma.Ris e Tassistro che si erano aggiudicati i relativi appalti sotto soglia – sono stati così suddivisi: Il Rastrello si è occupato dello sfalcio delle creuze, Ma.Ris di scalinate e marciapiedi, Tassistro degli spazi urbani.

 

L’esecuzione degli sfalci è avvenuta in modo equo tra i vari municipi e nelle varie tipologie. Circa 78 mila euro il costo complessivo sostenuto dal Comune. Le singole voci di spesa sono state di 29.718,83 euro per le creuze; 25.536,64 euro per scalinate e marciapiedi; 23 mila euro per gli spazi urbani.

 

Inoltre, in funzione delle risorse disponibili, a ogni Municipio è stato assegnato un budget di lavoro di circa 3 mila euro per ognuna delle tre tipologie di attività di diserbo, per un totale di circa 9 mila euro a municipio.

 

Dei 3 appalti, 2 sono in fase conclusiva. Gli elenchi di zone sottoposte a sfalcio sono già state condivise con i municipi, i quali hanno provveduto a fornire le priorità di intervento.

 

Il database da cui è stato attinto l’elenco delle strade su cui effettuare le attività di sfalcio è in continuo aggiornamento, essendo emerse via via nuove esigenze legate all’emergenza Covid-19. Tra le altre cose, nel periodo di lockdown la massiccia riduzione del traffico veicolare e del calpestìo ha consentito alla vegetazione di crescere indisturbata.

 

Intanto l’Ufficio Verde Pubblico comunale, in collaborazione con l’Associazione Ligure Allergici e Asmatici, sta pensando a come limitare i problemi respiratori causati dalla vegetazione spontanea. Tra le soluzioni allo studio dei tecnici, c’è quella di dotare ogni squadra operativa di una pompa a pressione per inumidire d’acqua la parietaria prima dello sfalcio.

 

«Dopo i primi interventi urgenti durante il periodo dell’emergenza Coronavirus – spiega l’assessore al verde pubblico Pietro Piciocchi – adottiamo ora un nuovo modello organizzativo per assicurare un’attività di sfalcio sempre più regolare e capillare in tutta la città. La programmazione degli interventi fino al 2022 ci consentirà di poter avere, a seconda dell’andamento climatico, una maggiore flessibilità operativa e intervenire quando necessario. Garantire la sicurezza e la cura del verde pubblico è un obiettivo fondamentale della nostra amministrazione e i quasi 800 mila euro spesi complessivamente lo dimostrano».

Ultimo aggiornamento: 15/07/2020