Previsti interventi leggeri e condivisi in via Rolando e nei pressi della scuola primaria Salgari, ascoltando la cittadinanza, i commercianti e le associazioni del quartiere. Oltre 1000 risposte al questionario diffuso a marzo tra i vari stakeholder del territorio
Una più efficace e funzionale configurazione di via Rolando e degli spazi limitrofi, a Sampierdarena, andando a comporre un sistema di spazi pubblici pedonali e attrezzati. E ancora: l’attivazione di due percorsi di Pedibus per gli studenti della scuola primaria Salgari, supportati da interventi sugli spazi di prossimità e sui percorsi per raggiungere l’istituto in maniera sicura e sostenibile.
Sono questi i due primi ambiti di intervento individuati dal percorso di Genova Street Lab che sono stati discussi durante l’assemblea pubblica di ieri pomeriggio al Centro Civico Buranello di Sampierdarena. Oltre all’assessore alla Mobilità Integrata, Trasporti e Ambiente del Comune di Genova Matteo Campora, al presidente del Municipio II Centro-Ovest Michele Colnaghi e ai tecnici degli uffici comunali, all’incontro hanno partecipato i docenti e ricercatori del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, che hanno preso parte attiva all’iniziativa fornendo il loro contributo scientifico.
Presenti anche numerosi cittadini, insieme a operatori commerciali e membri delle associazioni del quartiere, coinvolti in un ambizioso iter progettuale sviluppato con la collaborazione del Municipio II Centro-Ovest, con l’intenzione di replicarlo anche in altre zone della città.
COSA È GENOVA STREET LAB
Genova Street Lab è un percorso di confronto e co-progettazione finalizzato alla promozione di azioni sperimentali di urbanistica tattica, ossia interventi leggeri, reversibili e condivisi con la cittadinanza, pensati per dare nuova vita e forma agli spazi urbani, migliorandone la vivibilità, la fruibilità, la sicurezza e l’accessibilità, e privilegiando la mobilità attiva (sia pedonale che ciclabile).
OLTRE 1000 QUESTIONARI COMPILATI
Allo scopo di favorire la partecipazione attiva dei cittadini, nel mese di marzo era stato promosso un apposito questionario, rivolto agli abitanti e frequentatori del quartiere, finalizzato alla raccolta di dati, suggerimenti e proposte.
Alle domande avevano risposto oltre mille persone, fornendo ai tecnici un’ottima base sulla quale lavorare. Da una rosa di quattro possibili ambiti di intervento, individuati attraverso un l’analisi condotta dal Politecnico e gli esiti dei questionari, per questa prima fase sono state scelte con Comune e Municipio II le aree pilota di via Rolando e della scuola primaria Salgari, selezionate sulla base di diversi criteri, tra i quali anche alcune condizioni di fattibilità tecnica e presentate durante l’incontro di ieri al Centro Civico Buranello.
I PROSSIMI STEP
Rispetto a queste due aree pilota, il progetto Genova Street Lab prevede l’apertura di due tavoli di co-progettazione, aperti a tutti gli stakeholder, che porteranno alla definizione e alla successiva realizzazione degli interventi: un metodo di partecipazione già sperimentato con successo in città come Bologna e Milano.
Durante la fase di realizzazione delle attività, saranno esplorate le possibilità future di gestione collaborativa degli spazi – ad esempio i Patti di collaborazione – che possano garantire una continuità nel tempo dell’iniziativa. L’alto grado di innovazione del progetto Genova Street Lab consiste proprio nella metodologia di co-progettazione e co-creazione (e, in un secondo momento, co-gestione) che vede il Comune di Genova mettersi in gioco insieme agli altri attori “esperti” (Politecnico di Milano) e territoriali (associazioni, scuole, abitanti), elaborando un modello di intervento da poter eventualmente adottare in altre porzioni del territorio cittadino.
Un altro elemento di potenzialità e innovazione, dato dall’approccio di urbanistica tattica, consiste nella possibilità di suddividere gli interventi in fasi e step incrementali: pur rimanendo negli stessi perimetri potrà essere valutato, sulla base del processo partecipativo, di dare priorità ad alcuni aspetti, sempre garantendo, grazie alla natura incrementale dei progetti, la coerenza generale e i benefici in termini di vivibilità e accessibilità degli spazi.
«Genova Street Lab è il classico esempio virtuoso di collaborazione tra Enti e cittadinanza – dichiara l’assessore comunale alla Mobilità Integrata, Trasporti e Ambiente Matteo Campora – Il progetto dimostra come tramite il dialogo e la condivisione delle idee si possa arrivare ad un risultato soddisfacente per tutti. L’obiettivo era quello di coinvolgere attivamente tutte le parti interessate e ci siamo riusciti: motivo per il quale non è escluso che, in futuro, lo stesso meccanismo possa essere riproposto anche in altre zone della città».
«Si tratta di un progetto apripista nella nostra città che, coinvolgendo tutti coloro che vivono e conoscono bene la realtà di Sampierdarena, punta a ricostruire gli spazi urbani secondo una logica di migliore fruibilità e maggiore sostenibilità e sicurezza negli spostamenti – spiega l’assessore comunale all’Urbanistica Mario Mascia – Un ampio percorso partecipativo rivolto a tutto il tessuto sociale del quartiere, con una particolare attenzione al mondo della scuola che, non a caso, attraverso la primaria Salgari, sarà protagonista di uno dei due primi ambiti di intervento individuati da Genova Street Lab».
«La parola chiave di questo progetto è “insieme” – aggiunge il presidente del Municipio II Centro-Ovest Michele Colnaghi – Ed è proprio insieme al territorio e agli abitanti di Sampierdarena che stiamo lavorando, e continueremo a farlo, per comprendere i bisogni e le richieste di una parte del territorio e, di conseguenza, migliorare l’accessibilità ad alcune aree del quartiere, avvalendoci del contributo di idee recepite dalle associazioni e dalle scuole: una sinergia tra territorio e istituzioni che abbiamo sempre auspicato e che, siamo certi, produrrà buoni risultati».