I ragni più grandi del mondo sono ospitati in 60 terrari, ma le super star sono le famigerate vedove nere
Inaugura sabato 30 aprile al Museo di Storia Naturale G. Doria la mostra Spiders, una straordinaria esposizione di ragni, scorpioni, uropigi solifugi e amblipigi, a cura del Museo Civico di Storia Naturale G. Doria e di Reptiles&Co.
Spiders, che sarà visitabile sino al 25 settembre, vuole avvicinare il pubblico alla scoperta del fantastico mondo dei ragni per apprenderne l’anatomia, la diversità, il veleno, la seta e il comportamento. I ragni vincono il campionato della paura,
Secondo uno studio pubblicato sul British Journal of Psychology, il ragno è l’animale che incute più paura; i ricercatori ipotizzano che le reazioni suscitate dai ragni sembrano legate alla loro struttura corporea che, con quattro paia di zampe, appare aliena a noi mammiferi; altre ragioni potrebbero essere la loro diffusione negli angoli bui delle case e i loro movimenti veloci e imprevedibili che rendono difficile evitare un contatto accidentale.
Per secoli i ragni hanno colpito l’immaginario umano e si ritrovano infatti nelle leggende e nel folklore di tantissimi popoli avendo talvolta simbologia positiva e altre volte negativa, dal mito di Aracne al supereroe Spiderman.
I ragni sono un ordine degli Aracnidi e comprendono più di 50mila specie, rappresentando quindi un fondamentale elemento della biodiversità; il loro importante ruolo nei diversi ecosistemi in tutto il mondo è veramente affascinante; tra gli animali più versatili del pianeta, i ragni popolano tutti i continenti a esclusione dell’Antartide e sono in grado di sopravvivere in tutti gli ambienti, dai deserti alle foreste pluviali alle affollate metropoli.
Dopo la sezione introduttiva con pannelli ricchi di informazioni scientifiche, si entra nel grande salone con l’esposizione di animali vivi: si tratta di 60 terrari realizzati appositamente per ospitare i più grandi ragni del mondo (40 specie di tarantole), e numerose specie di altri Aracnidi (scorpioni, uropigi, solifugi e amblipigi).
Ma le vere star della mostra sono le 4 specie di vedove nere (genere Latrodectus) che devono il loro nome al fatto che talvolta la femmina, dopo l’accoppiamento, uccide il maschio.
Orario:
da martedì a venerdì h 9/19
sabato e domenica h 10/19,30
Biglietti:
intero € 10
ridotto € 6
ingresso scolaresche € 3 a studente