A gennaio al via l'avventura "Walking for Charity" di Massimo Pedersoli che percorrerà tutto il sentiero europeo E1 da Pra' fino alla Norvegia
Più di 6.000 chilometri, 300.000 metri di dislivello, 200 giorni di cammino, un progetto di supporto alla diversabilità da sostenere: “E1vvai, un cammino superbo” è il nuovo impegno del genovese Massimo Pedersoli, che il 14 gennaio 2024 partirà da Pra’ per raggiungere a piedi Capo Nord, lungo il sentiero europeo E1, attraverso Italia, Svizzera, Germania, Danimarca, Svezia e Norvegia. Viaggerà con un cartello appeso allo zaino che racconta del Progetto Goccia a Goccia, un percorso di acquamotricità a cura dell'Associazione Il Cucciolo che si tiene alle piscine di Pra’, presso l’Acquacenter I Delfini – GS Aragno, e accoglie trenta bambine e bambini fragili di età compresa tra i due e i quindici anni.
Il nome scelto per l’impresa non è casuale: oltre all’atto sportivo in sé ci sono i valori di Walking for Charity, il progetto di Pedersoli, e la volontà di dare la giusta visibilità a Genova e la Liguria, che nel 2024 e nel 2025 saranno rispettivamente Capitale e Regione Europea dello Sport. Migliaia sono i chilometri già percorsi a sostegno di tante cause, con un'attenzione particolare all'autismo. Pedersoli, per raccontare i cammini e le sue sensazioni, ha anche scritto un libro, dal titolo "Quelle improvvise connessioni blu". “E1vvai, un cammino superbo” è stato presentato oggi nella sede di Regione Liguria.
«La Liguria è orgogliosa delle imprese di Massimo e del suo impegno per garantire speranza e benessere a tanti piccoli guerrieri – commentano il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore allo Sport Simona Ferro – Il progetto, unico nel suo genere, aiuterà molte famiglie ad affrontare gli ingenti costi degli interventi riabilitativi. È opportuno sottolineare, ancora una volta, il ruolo fondamentale che ricopre lo sport sia come veicolo di importanti messaggi e iniziative, sia come efficace strumento per il superamento di ostacoli e barriere fisiche, sociali e psicologiche».
«Mi sono accorto che il sentiero E1 passa proprio dietro casa mia, a Pra', e ho pensato che fosse arrivato il momento di ripartire – spiega Massimo Pedersoli – Lungo il percorso mi piacerebbe incontrare le associazioni del territorio e camminare insieme ad altre persone. Ho scelto il progetto Goccia dopo Goccia perché penso che ognuno di noi potrebbe svegliarsi una mattina, vedere cambiata la propria condizione e avere bisogno di aiuto. Ho incontrato i ragazzi e le loro famiglie, di autismo e altre fragilità conosciamo poco, ne abbiamo paura e tendiamo ad emarginare, così ho scelto di camminare per loro».
L’impresa sportiva di Carlo Pedersoli è seguita da vicino da un importante staff tecnico composto dal nutrizionista Casarino, il fisioterapista Vinacci, il preparatore atletico Bergia. “Ma abbiamo bisogno di altri per sostenere in parte la logistica e supportare il progetto Goccia dopo Goccia” conclude.
«Una bellissima iniziativa che, all'amore per le camminate e per lo slow tourism, abbina l'attenzione alla beneficenza e a temi primari quali inclusione sociale, solidarietà e tutela della salute, connaturati al mondo dello sport e alle centinaia di società e associazioni che lo animano ogni giorno con passione, generosità e spirito di servizio – spiega l’assessore allo Sport e al Turismo del Comune di Genova Alessandra Bianchi – Il progetto rappresenta inoltre una formidabile vetrina internazionale per Genova e le sue innumerevoli bellezze storiche, culturali e paesaggistiche, tra cui le centinaia di km di sentieri che collegano il nostro mare all’entroterra, frequentati da un numero sempre maggiore di escursionisti a piedi e biker: una risorsa importante che andremo a valorizzare nel quadro di Genova Capitale europea dello Sport 2024, al pari di moltissime altre attività motorie e discipline sportive».
«Massimo è un ragazzo di Pra’ e sono molto contento di avere l'opportunità, come Municipio, di condividere e sostenere l’evento – dichiara Guido Barbazza, presidente del Municipio VII Ponente – In assoluto per l'impegno a sostegno dei bambini autistici e della disabilità in generale, attraverso il collegamento tra il nostro territorio e Capo Nord. È la nostra visione: l'immagine, la cultura, l’essenza di Pegli, Pra’, Voltri. Basilico, farinata e focaccia, eccellenze del nostro territorio da promuovere ed esportare».
«Siamo lieti di aver sostenuto dal primo momento questa impresa che ha una valenza sportiva, sociale e con una nota internazionale che riempie di orgoglio il nostro territorio – aggiunge l’assessore allo sport e ambiente del Municipio VII Ponente Paola Pesce Maineri – Stiamo già dialogando, in sinergia con Monte Gazzo Outdoor, per dare il giusto tributo alla partenza del nostro atleta il 14 gennaio con un evento che partirà da Pra’ arriverà a Pegli e proseguirà per intraprendere il cammino E1».
«L'idea di Massimo dà a tanti bimbi la preziosa opportunità di frequentare il progetto dedicato, contribuendo al loro sviluppo motorio e al loro benessere generale – dichiara Marco Ghiglione, direttore della piscina Aquacenter I Delfini-GS Aragno – Da parte nostra cerchiamo, come sempre, di contribuire a creare un ambiente più inclusivo e favorevole per il loro sviluppo. Tante sono le iniziative che Aragno in questi anni ha attivato per situazioni difficili, e questo ci gratifica».
«Nell'acqua possiamo associare la parte riabilitativa a quella ludico sportiva, ed è in questo elemento che si sviluppa l'interazione con l'altro – prosegue Lara Canepa, neuropsicomotricista e acquamotricista de Il Cucciolo per il progetto Goccia dopo Goccia – Cominciamo con la riabilitazione e arriviamo alle squadre di nuoto e pallanuoto paralimpici degli Special Olympics. Massimo è spettacolare, grazie a lui il progetto girerà l’Europa e riusciremo a dare un ulteriore sostegno alle famiglie».
«È un onore essere insieme a Massimo in questa impresa sportiva – conclude Paolo Persich, presidente di Monte Gazzo Outdoor Costa di Sestri Ponente, partner del progetto. – Il suo intento è mettere in primo piano i ragazzi, ma anche le difficoltà economiche delle loro famiglie. Il suo cammino si sposa perfettamente con la nostra mission: siamo nati per valorizzare il territorio e preservare la bellezza attraverso la pratica delle discipline outdoor. Abbiamo cominciato pulendo i sentieri del Monte Gazzo, un lavoro svolto da volontari, a nostre spese. Un lavoro così apprezzato che ha portato all’affidamento di 58 chilometri di sentieri».