Ucraina, partito nuovo tir per Kharkiv: è il ventesimo che parte da Genova

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01/08/2022
Ucraina

L’iniziativa è stata coordinata dall’associazione POKROVA ODV e ha visto anche la collaborazione di Costa Foundation e Saif. Gambino: «Genova tutta ha attenzione alta su dramma umano Ucraina»

Irene Moretti

È partito alle 15 di venerdì 29 luglio il ventesimo tir che da tir Genova raggiungerà l’Ucraina martoriata dalla guerra, destinazione Kharkiv, sul fronte orientale. Trentatré bancali di beni di prima necessità tra cibi a lunga scadenza per i più piccoli e non solo e prodotti per l’igiene personale, perché al fronte, raccontano, manca tutto. Il viaggio, così come la raccolta dei prodotti, è stata organizzata e coordinata dall’associazione POKROVA ODV insieme alla società Saif, a Costa Crociere Foundation, alla Misericordia, alla Caritas dell’Arcidiocesi di Genova e a Contrepair S.R.L.

 

A salutare il tir alla partenza, l’assessore alla Protezione Civile Sergio Gambino: «L’attenzione su questa tragedia non deve mai calare: i problemi sono gli stessi di quando è cominciata questa guerra. A Kharkiv i problemi ci sono e noi dobbiamo continuare a mantenere alta l’attenzione sulle problematiche di queste città, in particole su quelle con le quali la città di Genova ha un gemellaggio. Ringraziamo tutti quelli che hanno partecipato a questa spedizione che speriamo non sia l’ultima. So che presto altre associazioni manderanno anche delle ambulanze. Questo è il ventesimo tir. L’attenzione è alta e questa iniziativa nasce dalla comunità ucraina e dai cittadini genovesi ed è importante che si sappia che Genova tutta ha ancora l’attenzione molto alta sul dramma umano dell’Ucraina»

 

. «Spero che ci saranno altri camion – aggiunge Oleh Sahaydak, coordinatore di POKROVA – Kharkiv è la seconda città gemellata con Genova e questo aiuto è molto importante per una città che ogni giorno è bombardata e ha bisogno di questi aiuti. Abbiamo già mandato 19 camion grazie ai cittadini genovesi che hanno portato beni alla chiesa di Santo Stefano».

I beni caricati sui trentatré bancali sono stati interamente offerti da Costa Crociere Foundation e dalla società di combustibili Saif.

 

«Abbiamo donato in base a quello che la comunità ha ritenuto necessario – ha spiegato Francesco Zucchi responsabile commerciale di Saif – perché l’idea è che questa roba arrivi anche al fronte. Lì manca tutto. Conoscevamo padre Vitaly, siamo stati in Polonia a marzo con sei macchine e siamo tornati con una trentina di persone e siamo rimasti in contatto. Abbiamo organizzato corsi di italiano». «Grazie a tutti i dipendenti di Costa Crociere che hanno voluto dare il loro contributo – dice Anna Giordano di Costa Crociere Foundation – e abbiamo fatto una raccolta interna e così siamo riusciti a comprare tre tonnellate e mezzo di beni di prima necessità che la comunità ucraina ci ha suggerito e siamo felici di essere riusciti nell’intento».

 

Tra i presenti anche Albert Kononenko, originario proprio di Kharkiv e deputato regionale di Kharkiv: «Serve l’aiuto di tutti. Sono rimaste circa 400mila persone, prima eravamo 1milione e 4mila, ma non sappiamo esattamente quanti sfollati ci siano. A nome della città di Kharkiv voglio ringraziare tutti quelli che hanno partecipato all’acquisto di beni umanitari per la mia città, la cui popolazione è martirizzata da forti bombardamenti. Vorrei anche sottolineare anche l’aiuto fattivo della diaspora ucraina a Genova nella persona di padre Vitalj e anche la nostra gratitudine al sindaco di Genova Marco Bucci e all’assessore Sergio Gambino, a Costa Crociere e a tutti quelli che hanno dato un aiuto in tempo di guerra atroce alla città gemella di Genova. Grazie Zena».

Per chi volesse continuare a donare beni di prima necessità e possibile recarsi presso la chiesa di Santo Stefano. I prodotti necessari sono alimenti a lunga scadenza e prodotti per l’igiene personale.

Ultimo aggiornamento: 05/08/2022