Tra gli obiettivi lo sviluppo di ricerche volte alla salvaguardia e prevenzione dei rischi ambientali. Le altre tematiche recupero e riqualificazione, per ricostruire l’aspetto delle Vallate il più vicino possibile all’originale
La salvaguardia e la prevenzione dei rischi ambientali delle vallate genovesi al centro della convenzione sottoscritta oggi a Palazzo Tursi tra Comune e Università di Genova che si propone di dare il via a un percorso comune per la progettazione ragionata degli interventi da eseguire nelle valli grandi e piccole che si estendono a ventaglio intorno alla città.
In rappresentanza del Comune di Genova, su delega del sindaco Marco Bucci, l’assessore ai Lavori pubblici e valorizzazione delle vallate Paolo Fanghella, e in rappresentanza del dipartimento Architettura e Design – Scuola Politecnica dell’Università degli Studi di Genova, il direttore Niccolò Cassiddu.
Ecco gli obiettivi della convenzione: lo sviluppo di ricerche volte alla salvaguardia e prevenzione dei rischi ambientali, la riqualificazione e la valorizzazione delle risorse produttive locali, la partecipazione a progetti su programmi comunitari per finanziare gli interventi di marketing territoriale e di sviluppo locale.
Queste tematiche, compresi il recupero e la valorizzazione del nostro territorio, verranno affrontate dal laboratorio Geomorfolab, coordinato dal professor Gerardo Brancucci e dalla struttura progettazione idrogeologica e geotecnica del Comune di Genova, diretta dal geologo Giorgio Grassano e composta da Giulia Dell’erba (paesaggista), Antonietta Franzè (geologo), Marianna Reggio (ingegnere idraulico) e Daria Franzetti (ingegnere civile).
La convenzione avrà costo zero e durata quinquennale rinnovabile.
Molti gli interventi già realizzati in questi anni dalla struttura progettazione idrogeologica e geotecnica del Comune di Genova, tra cui, per esempio, in Val Cerusa, in località Sambuco e in località Fiorino.
“Questa convenzione firmata dal Comune e dal dipartimento di architettura – hanno dichiarato Gerardo Brancucci e Giorgio Grassano – è un’occasione unica per affrontare le problematiche del territorio vallivo, non solo per quanto riguarda la messa in sicurezza idrogeologica, ma al fine del recupero e della riqualificazione, ricostruendone l’aspetto il più vicino possibile all’originale”.