Odori nauseabondi in Via Assarotti: rinvenuto un allevamento di Beagle

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Articolo del
12/12/2024
Cane razza beagle

I 12 animali sono stati trovati in buone condizioni di salute, ma in ambiente insalubre

Gli abitanti e i passanti di un civico di Via Assarotti da tempo erano costretti a sopportare odori acri e nauseabondi. L’estate è stato un periodo insopportabile e gli abitanti hanno continuato a sporgere esposti alla Polizia Locale per il forte disagio.

Più volte il personale del Reparto Sicurezza Urbana - Nucleo Tutela Ambientale, ha tentato di accedere all’immobile segnalato, al fine di comprendere da cosa derivassero i miasmi. Il personale del Nucleo specialistico ha quindi raccolto tutte le testimonianze dei condomini e dei passanti, informando la Procura della Repubblica.

Lo scorso 10 dicembre, concretizzatasi la possibilità di accesso all’interno dell’appartamento, gli agenti hanno riscontrato una situazione raccapricciante: l’inquilino, un cittadino peruviano di 43 anni, allevava cani Beagle in modo semi intensivo. Dodici i cani presenti, apparentemente in buone condizioni di salute e ben nutriti, ma costretti a vivere in due stanze piene della loro urina e dei loro escrementi. Il pavimento, in laminato, era completamente marcio e intriso di liquidi biologici; in vari angoli dell’appartamento sono stati rinvenuti anche topi morti e ormai mummificati, probabilmente attratti dal cibo somministrato ai cani.

Gli agenti hanno chiesto l’intervento dei veterinari di ASL3 che, viste le condizioni igieniche e il rischio biologico per la presenza di roditori, hanno indicato che i cani fossero sottoposti a sequestro per allontanarli da quella terribile situazione. Tutti i Beagle, tra cui 3 cuccioli di meno di 30 giorni, sono stati trasferiti presso il canile sanitario per ulteriori accertamenti.

L'inquilino è già conosciuto alle Forze di Polizia di Genova e del basso Piemonte, in quanto già destinatario, in passato, di provvedimenti di sequestro di animali per ragioni igieniche e per maltrattamento, è stato denunciato per le emissioni moleste ai sensi dell'art. 674 del Codice penale.

Si precisa che resta salva la presunzione di innocenza per cui tutti gli indagati sono da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva. Per quanto di competenza del Procuratore della Repubblica, relativamente ai fatti di rilevanza penale.

«Anche questa volta la Polizia Locale, che ringrazio per la professionalità e l'impegno profuso, ha dato prova di vicinanza alla cittadinanza, riuscendo a dare una risposta concreta alle richieste dei residenti che finalmente non dovranno più sopportare il disagio dei miasmi che ammorbavano la loro via. La Polizia Locale è sempre al fianco dei genovesi per rendere Genova una città più sicura per tutti». Lo dichiara l’assessore alla Sicurezza, Polizia Locale, Protezione Civile, Mobilità Sostenibile, Controllo Operativo AMT e Trasporto Pubblico, Sergio Gambino.

 

 

Ultimo aggiornamento: 12/12/2024