Polizia locale, inaugurata la nuova centrale operativa: tecnologia tra la più avveniristica di Italia

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10/05/2022
logo centrale operativa con grafica Lanterna

Sei postazioni operatore, tre centralinisti e uno dei videowall più grandi del paese

Irene Moretti

È stata inaugurata quest’oggi la nuova centrale operativa della Polizia locale di Genova presso il decimo piano del Matitone, una centrale che è tra le più innovative e all’avanguardia tra quelle dei corpi di polizia nazionali, soprattutto per quanto riguarda il videowall. Composto da 16 schermi da 55” è infatti uno dei più grandi in Italia e permette la visualizzazione di più elementi in simultanea: ogni singolo schermo ha caratteristiche con standard molto elevanti sia per quanto riguarda la qualità che la luminosità delle immagini.

 

La centrale operativa è formata da sei postazione operatore e da tre postazioni centralistica, ciascuna dotata da monitor curvi da 49” (due per gli operatori e singolo per i centralinisti), mentre le postazioni di lavoro sono dotate di processori “i7” di ultima generazione che permettono di lavorare su sofisticati e all’avanguardia software di video-analisi, su tutti i portali delle telecamere e della lettura delle targhe. All’avanguardia anche le comunicazioni radio, rafforzate da livelli di sicurezza anti abbattimento, già pronte al passaggio alla tecnologia DMR previsto per il prossimo dicembre.

 

Anche il comfort degli agenti è stato messo in primo piano: tutte le postazioni sono dotate di sedie certificate h24 con una domotizzazione dell’impianto luce. Gli agenti che occuperanno la nuova centrale operativa potranno regolarsi la temperatura della stanza grazie a un impianto autonomo. La sala riunioni è stata allestita con postazioni per videoconferenza per poter garantire collegamenti web stabili, mentre la costruzione della ampia vetrata curva è stata pensata per poter creare un ambiente luminoso per le dirette televisive delle emittenti locali.

 

Per terminare i lavori ci sono voluti due anni e mezzo e sono stati interamente finanziati dal ministero degli Interni grazie al fondo del così detto “Decreto Salvini” del 2018.

Ultimo aggiornamento: 11/05/2022