«Gli spazi dove fare cultura a Genova stanno aumentando e non diminuendo, a partire dalle biblioteche».
È quanto afferma l’assessore alla Politiche culturali del Comune di Genova che ricorda come la rete del Sistema Bibliotecario Urbano – che comprende 2 biblioteche centrali (Berio e De Amicis) e 14 biblioteche nei Municipi – ha avuto un incremento di superficie di più di 300 metri quadrati grazie alla prossima apertura della Nuova Biblioteca Saffi.
«Ma in generale circa 8mila i metri quadrati in più destinati alla cultura – continua l’assessore –: il Luzzati a palazzo Ducale, il nuovo Museo dell’Emigrazione alla Commenda e il Museo della Città in piazza Banchi, la prossima apertura al pubblico dell’alcova di palazzo Rosso, per non parlare della ristrutturazione del Museo Chiossone che porterà a rendere accessibile e utilizzabile la splendida terrazza che si affaccia sul parco. E poi citerei anche il Museo nazionale dei cantautori per il quale il Comune di Genova sta dando il proprio importante contributo e il Museo diffuso del Jeans, un grande progetto di respiro internazionale.
Come spesso accade – rimarca Barbara Grosso – quando si indica la luna ci sono alcuni che si ostinano a guardare il dito. La nostra Amministrazione ha ben chiaro l’obiettivo che vuole raggiungere: fornire servizi culturali sempre più qualificati per consentire la crescita di tutti, in primis dei bambini. È questa la nostra “luna”.
Prova ne è il fatto che nel Piano strategico che stiamo predisponendo per rilanciare la rete delle nostre biblioteche civiche, un ruolo decisivo sarà giocato proprio dai servizi dedicati ai bambini e ai ragazzi.
Il futuro di Genova dipende da loro, lo sappiamo bene. I nostri ragazzi hanno bisogno di servizi culturali di qualità ed è a questo che puntiamo, obbedendo ai suggerimenti dell’Agenda 2030: “fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti.
La Biblioteca De Amicis – dice ancora Grosso – è uno dei fiori all’occhiello dell’offerta culturale della città. Una biblioteca dal glorioso passato, nata nei primi anni Settanta a Villa Imperiale e poi trasferitasi ai Magazzini del Cotone nel 1999.
La “DeA” conserverà inalterata la sua “vocazione” e nessuna – sottolineo, nessuna – delle funzioni e delle attività attualmente riservate ai bambini e ai ragazzi andrà persa. I volumi ospitati negli spazi che ha chiesto la società Porto Antico (proprietaria dei locali che ospitano la De Amicis) saranno ricollocati all’interno della stessa biblioteca e dunque il patrimonio librario rimarrà assolutamente intatto. Così come tutte le attività svolte non saranno ridotte. Sono già disponibili spazi aggiuntivi individuati da Porto Antico da destinare alle attività della Biblioteca.
Ciò che conta sono sostanza e risultati – conclude l’assessore – e da questo punto di vista mi sento di rassicurare tutti: il servizio che la biblioteca De Amicis svolge per bambini e ragazzi non solo non subirà arretramenti, ma verrà rilanciato».