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Dal pomeriggio di lunedì 12 luglio è di nuovo percorribile via Porro. È stato infatti inaugurato ieri alla presenza del sindaco Marco Bucci il by pass che permetterà di collegare con una nuova arteria la Valpolcevera.

 

L’amministrazione comunale ricorda che non è consentito il transito ai pedoni e alle biciclette e che il limite di velocità per i mezzi è di 30 chilometri orari.

 

L’ordinanza emessa per regolamentare la viabilità prevede anche che i mezzi pesanti, superiori alle 3,5 tonnellate, non possano transitare dalle ore 22 alle ore 6.

 

Poco dopo le 18 di lunedì 12 agosto è stato aperto il by pass di via Porro, ossia la possibilità per i cittadini di Certosa e della Valpolcevera di raggungere Sampierdarena e il centro città in maniera veloce, come prima del crollo del ponte Morandi. «La bella notizia è che abbiamo aperto questa parte della valle  e io sono convinto che non la chiuderemo più. Magari solo qualche ora per montare l'impalcato del nuovo viadotto, ma sarà solo una cosa transitoria.

Venerdì 16 agosto gli uffici anagrafici dei Municipi e di quello centrale di corso Torino 11 saranno aperti al pubblico dalle ore 8,10 alle 12,30 solo per ricevere i cittadini che hanno necessità di rifare la carta d’identità a causa di smarrimento, scadenza, rinnovo o altro. Gli sportelli di corso Torino presteranno lo stesso servizio, nello stesso orario, anche sabato 17 agosto.

 

Elenco degli uffici anagrafici dei Municipi:

- Centro Est: Piazza Santa Fede 6, 7

- Centro Ovest: Via Sampierdarena 34

- Bassa Val Bisagno: Piazza Manzoni 1

facciata palazzo Tursi

Diretta della Rai e due maxischermi in via 30 giugno per seguire la cerimonia: a un anno esatto del crollo del Ponte Morandi, che ha causato 43 morti e grande commozione in tutto il Paese, l’Amministrazione comunale ha previsto una cerimonia commemorativa per ricordare quella tragedia e manifestare ancora una volta il cordoglio, la solidarietà e la vicinanza dei genovesi ai parenti delle vittime.

 

«In riferimento agli articoli apparsa sulla stampa con cui si paragona il sistema dei servizi per i minori del Comune di Genova alle vicende occorse nei Comuni della Val d’Enza, considerato che si continuano ad indicare i nominativi degli operatori sociali del Comune di Genova, ritengo necessario presentare alcune puntualizzazioni.