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La cultura arriva nelle case dei genovesi portando un patrimonio di valore inestimabile. Grazie al supporto delle nuove tecnologie, dei droni e delle immagini ad alta definizione, dal 20 dicembre al 6 gennaio sarà possibile visitare virtualmente le opere realizzate, tra il XIV e il XVIII secolo da artisti di fama internazionale su commissione delle ricche famiglie genovesi.

Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, bar e operatori della ristorazione in generale, ma anche palestre, impianti sportivi, alberghi e strutture ricettive, commercio ambulante e florovivaismo. Questi settori, fortemente penalizzati dalle chiusure imposte dagli ultimi Dpcm per il contenimento della diffusione del Covid-19, sono tra i destinatari dei contributi deliberati dalla giunta comunale di Genova, su proposta del vicesindaco e assessore al Bilancio Pietro Piciocchi e dall’assessore al Commercio Paola Bordilli, a sostegno delle imprese locali.

Sabato 5 dicembre prenderanno il via le iniziative delle Giornate Mameliane 2020. Per ricordare l’anniversario di quel “che l’inse” che diede inizio alla rivolta popolare contro gli austriaci, alle ore 10,30 verrà deposta una corona presso il Monumento a Balilla in piazza Portoria. La deposizione è a cura del Comune di Genova e dell’Associazione “A Compagna.

Come ogni anno il Comune di Genova organizza, dal 5 al 10 dicembre, le “Giornate Mameliane” per valorizzare, con celebrazioni ufficiali ed eventi culturali, la storia di Genova nel Risorgimento e il patrimonio iconografico e documentario conservato all’Istituto Mazziniano-Museo del Risorgimento.

 

Sono oltre duemila le domande pervenute al Comune di Genova per accedere ai contributi del Fondo Nazionale per il Sostegno alle Locazioni 2020, stanziati dallo Stato e ripartiti dalla Regione Liguria. Si tratta di un aiuto economico, una tantum, per il pagamento dell’affitto di contratti stipulati tra privati per prima casa. Il bando è scaduto il 30 novembre e, visto che si poteva fare anche domanda per raccomandata, per avere i dati definitivi bisognerà aspettare ancora qualche giorno: in ogni caso gli uffici stimano che, alla fine, le domande saranno circa 2.300.

L'identità digitale è ormai diventata uno strumento indispensabile per accedere ai servizi della Pubblica amministrazione. Alla crescita della domanda da parte dei cittadini, il Comune di Genova ha risposto aprendo una rete articolata di Spid Point su tutto il territorio cittadino. Alla base del boom di richieste c'è sicuramente la pandemia scatenata dal Covid-19, che obbliga le persone a limitare la mobilità, unitamente al progredire dello smart working, che favorisce i contatti digitali tra cittadini e pubbliche amministrazioni.