Nasce un “tavolo” di coordinamento tra Comune, aziende e associazioni che unirà menti, idee, competenze e professionalità a servizio del cimitero monumentale, che si prepara alla commemorazione dei defunti del 2 novembre
Staglieno come luogo della memoria, ma anche fruibile e digitale; l’info-point sempre attivo; un progetto per il compostaggio dei fiori che dimostri l’importanza di una vera economia circolare; un “Polo di restauro” all’interno della struttura e una campagna nelle scuole per far conoscere ai giovani il patrimonio di uno dei più importanti cimiteri monumentali d’Europa.
Sono questi alcuni degli obiettivi che l’Amministrazione comunale ha intenzione di portare a termine nei prossimi anni sul cimitero monumentale di Staglieno, che nella settimana dei defunti, come ogni anno, verrà visitato da migliaia di persone e che mercoledì 2 novembre commemorerà i caduti di tutti le guerre, con una cerimonia ufficiale e la funzione religiosa nel piazzale della Fede, celebrata dall’Arcivescovo Metropolita della Diocesi di Genova monsignor Marco Tasca.
“Nessuno pensa di negare le criticità e i problemi del cimitero di Staglieno- dichiara l’assessore Marta Brusoni- Ce li portiamo dietro da anni e vanno risolti. Intanto, da quando ho avuto la delega ai Servizi cimiteriali, abbiamo deciso con gli uffici di creare un coordinamento tra tutte le professionalità che in vario modo lavorano per il cimitero di Staglieno. Ho incontrato le aziende private e le associazioni e ne è nato un brainstorming, per far emergere un metodo di lavoro condiviso per il futuro, e per scambiarci idee volte alla risoluzione dei problemi. Coinvolgeremo le scuole, per tramandare tradizioni e storia; renderemo il cimitero “digitale” e getteremo le basi del polo del restauro, per assicurarci la sopravvivenza delle opere contenute nel cimitero monumentale. Il fatto che il cimitero di Staglieno stia a cuore a questa Amministrazione, lo dimostrano poi i finanziamenti stanziati fino ad oggi e quelli previsti per il suo completo consolidamento strutturale e il suo risanamento conservativo. E’ il segno che il Comune ha cambiato passo e che sta investendo nel suo cimitero. I frutti si vedranno col tempo, ma saranno duraturi”.
Tra i progetti che riguarderanno il cimitero nei prossimi mesi c’è l’installazione del Wi-fii a Staglieno, come servizio aggiuntivo non solo per l’utenza, ma anche per chi da visitatore avrà necessità di conoscere la storia e le bellezze del museo a cielo aperto, dei monumenti che ricordano personaggi della cultura e delle arti che riposano nel Pantheon, o in luoghi come il Boschetto irregolare e il Campo dei Mille, dove sono custodite le tombe di molti dei protagonisti delle vicende risorgimentali e garibaldine. Per quanto riguarda l’Info-Point di recente realizzazione, lo sportello di informazione turistico/culturale a disposizione dei visitatori, italiani e stranieri, che sempre più numerosi visitano il cimitero monumentale genovese, verrà potenziato attraverso l’estensione del servizio alle associazioni e a soggetti ad hoc che possano tenerlo sempre aperto e accessibile; la valorizzazione di Staglieno verrà promossa anche attraverso campagne nelle scuole, laboratori, e visite guidate per promuovere le radici e la storia di un territorio. Tra gli obiettivi da raggiungere c’è anche quello ambizioso di un “polo di restauro” all’interno della struttura che, in accordo con la Sovrintendenza, preveda il restauro e la riqualificazione del cimitero monumentale e delle opere in esso contenute. Di più immediata realizzazione, invece, l’idea del “Fior di compost”, ovvero il progetto per il compostaggio dei fiori cimiteriali che la Adoc, Associazione Difesa e orientamento dei Consumatori, ha promosso insieme all’Associazione Ambiente ed Energia al Quadrato per sviluppare l’economia circolare della città, stimolare la coscienza ambientale di chi frequenta il cimitero di Staglieno e ottenere allo stesso tempo ottimi ritorni per AMIU. Il tutto coordinato per la prima volta da un “tavolo” di lavoro a cui il Comune inviterà associazioni e aziende: un “brainstorming” che di fatto metterà insieme menti, idee, competenze e professionalità per il cimitero di Staglieno.
“Parlare male di un cimitero come quello di Staglieno sarebbe fin troppo facile: un sito enorme, complesso, che nel tempo sicuramente non ha ricevuto una cura particolare; c’è il problema del verde, quello delle infiltrazioni nelle gallerie; ci sono tombe private su cui il Comune non può intervenire e c’è il problema della manutenzione complicata di un cimitero che è in realtà un museo a cielo aperto, esposto con le sue bellezze alle intemperie. Ma stiamo cambiando rotta- ha detto Angelica Canevari del direttivo di GenovaFa, l’associazione di promozione sociale volta alla valorizzazione e cultura del territorio che tra i suoi progetti annovera anche quello per la valorizzazione del Cimitero Monumentale di Genova e del suo patrimonio artistico- Oggi stiamo cercando di porre rimedio ai danni del passato e lo dimostrano i fondi che il Comune ha stanziato per risanare il sito. Adesso c’è una progettazione: risaneremo le parti ammalorate del cimitero per poi permettere i restauri di statue e tombe. Negli anni si è agito sempre con interventi a spot, senza capire che se restauro quattro statue distanti due chilometri tra di loro, nessuno se ne accorge. Se invece metto mano alla galleria, elimino le infiltrazioni di acqua e impedisco che ci piova dentro, il restauro successivo della quattro statue sarà valorizzato. La valorizzazione di un bene così complesso ed esteso come il cimitero monumentale di Staglieno non può che passare da una rete progettuale, il cui difetto è quello di non far vedere frutti immediati, ma che è l’unica strada percorribile”.
Gli investimenti per il recupero, la manutenzione e la valorizzazione del cimitero monumentale di Staglieno hanno visto lo scorso mese di giugno lo stanziamento di 550.000 euro per la realizzazione del secondo e ultimo lotto del progetto dedicato alle gallerie “Frontale” e “Laterale”; un’operazione che complessivamente ammonta a 1.960.000 euro e che nella sua prima fase ha riguardato il risanamento conservativo ed il consolidamento strutturale dei solai in cemento armato. Questa seconda parte di interventi prevede la ricostruzione delle volte pericolanti il cui aspetto finale restituirà l’originaria immagine del manufatto, compreso il mantenimento del lucernario circolare al centro della volta così come da indicazione della Soprintendenza. Per il cimitero monumentale di Staglieno sono già previsti ulteriori interventi di particolare importanza. Fra questi spiccano il rifacimento dell’impermeabilizzazione e dei prospetti della galleria Sant’Antonino e il risanamento conservativo del porticato inferiore di ponente inseriti nel piano triennale 2022-2024 con un investimento di 2.200.000 euro. Il cimitero di Staglieno rientra poi, assieme agli altri 34 cimiteri del Comune, nel piano di interventi urgenti da 1 milione di euro per i cimiteri comunali; Aster, l’azienda partecipata del Comune di Genova per i Servizi Territoriali, ha predisposto un piano di intervento straordinario quinquennale che prevede una mappatura delle aree valutate di maggiore rischio e quindi l’attivazione di opere necessarie alla messa in sicurezza del verde verticale, per cui sono stati stanziati 200.000 euro. E i primi interventi previsti dal piano sono partiti proprio dal cimitero di Staglieno.
Si ricorda che in occasione della novena dei Defunti, fino al 2 novembre tutti i cimiteri cittadini resteranno aperti al pubblico dalle 7.30 alle 16.30, con chiusura alle 17. Per facilitare gli accessi ai cimiteri genovesi sono state previste alcune modifiche, in modo da agevolare le persone con problemi fisici o con disabilità. In particolare, nel cimitero di Staglieno verrà attivato un minibus gratuito per le persone con difficoltà di deambulazione. Questo servizio, disponibile fino a mercoledì 2 novembre, sostituisce il bus Amt a pagamento interno al cimitero di Staglieno. Fino al 2 novembre sarà, infine, vietato l'ingresso alle autovetture private. Limitatamente alla fascia oraria tra le 12 e le 13,30, è consentito l’ingresso esclusivamente alle autovetture private per il trasporto delle persone disabili e a quelle già soggette ad autorizzazione, che possono prendere accordi specifici con i competenti ispettorati cimiteriali.