L'assessore Piciocchi ha presentato la nuova modalità di risposta al disagio abitativo. Realizzata dal Comune con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo
Questa mattina, in via Lungo Polcevera 14, è stato inaugurato il primo alloggio della “Casa Sostenibile”. È stato realizzato grazie a un bando per il social housing finanziato dalla Compagnia di San Paolo. All’evento sono intervenuti, fra gli altri, l’assessore alle Politiche della Casa Pietro Piciocchi e un rappresentante della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Il progetto, illustrato nel dettaglio da Chiara Rodi della Direzione Politiche della Casa, interviene in una zona difficile dove già si stanno realizzando ristrutturazioni e azioni di lotta all’abusivismo. Grazie al contributo ottenuto, 70mila euro, a queste soluzioni si potrà aggiungere una nuova modalità di intervento che, alla soluzione abitativa, unisce un percorso di affiancamento alle famiglie affinché riescano a superare il momento di difficoltà.
«Oggi è una giornata importante perché abbiamo avviato un innovativo modello di collaborazione tra Amministrazione e associazioni per assistere, e supportare, persone momentaneamente in difficoltà e alla ricerca di una loro autonomia – ha dichiarato l’assessore Pietro Piciocchi -. La Val Polcevera ha criticità acuite dal crollo di Ponte Morandi e iniziare da qui ha anche una valenza simbolica della nuova visione che questo Comune ha rispetto ai problemi dell’emergenza abitativa. Abbiamo identificato altri alloggi potenzialmente utili a questo progetto ed avviato un consistente programma di recupero per fronteggiare l’emergenza abitativa. Insieme alle associazioni del terzo settore continueremo a confrontarci per capire quali siano le gestioni ideali rispetto a ciascuna realtà».
La “Casa Sostenibile”, realizzata con l’accorpamento di due abitazioni interamente ristrutturate e arredate, sarà utilizzata per un progetto sociale rivolto a persone non in condizioni di grave emergenza ma comunque in una fase di disagio abitativo, che conservano autonomie, potenzialità lavorative e un reddito, seppur basso. Qui sarà sperimentata la convivenza di due piccoli nuclei familiari, con una coabitazione intesa come risorsa per il reciproco aiuto oltre che stimolo alla socialità e all'impegno per l'autonomia.
Il progetto prevede anche un percorso di accompagnamento sociale per le persone inserite, per sostenerle nel raggiungimento di un’autonomia lavorativa e, di conseguenza, nella ricerca di una casa autonoma non ERP, ma a canone calmierato. Per loro si prevede un periodo di permanenza di circa un anno e mezzo, l’alloggio verrà quindi utilizzato con una continua rotazione di utenti.
Per l'intervento socio educativo la Fondazione Compagnia di San Paolo eroga un contributo di 10mila euro. Saranno dedicati al lavoro del partner del progetto, la Cooperativa sociale Agorà, che impegnerà due educatori professionali per realizzare, in collaborazione con l’Ufficio Emergenza, percorsi di sostegno e gestione dei rapporti di convivenza alle due famiglie.
Il servizio educativo di accompagnamento all'abitare è una novità che rientra negli obiettivi del Pon Metro rivolti alle famiglie e anche nel concetto di “Housing First”, che considera l’offerta di un’abitazione confortevole e di un periodo di sostegno alla famiglia un aiuto importante per recuperare le proprie energie positive.