Sei velostazioni e cinque cicloposteggi in punti nevralgici della città. Obiettivo 150 km di percorsi ciclabili entro il 2025
Si sta rivelando un successo il piano di mobilità sostenibile dedicato a chi, ogni giorno, decide di muoversi di muoversi in bicicletta tra le vie di Genova, soprattutto grazie al servizio offerto dagli 11 bike parking che sono stati attivati nell’ultimo anno con la collaborazione di Genova Parcheggi.
Sono sei, infatti, le velostazioni, strutture in vetro e acciaio, costruite in luoghi strategici e di interscambio della città: uno alla stazione Brignole, uno in piazza Dante, uno in Darsena, uno a Pra’, uno a Cornigliano e uno a Bolzaneto. In queste strutture, che ogni giorno vengono utilizzate da decine di utenti, si accede attraverso la tessera di Genova Parcheggi - per la quale occorre versare una quota di 5 euro per la cauzione - e sono di utilizzo gratuito.
Cinqueinvece i cicloposteggi: uno in Largo Zecca, uno nel sottopasso di piazza De Ferrari, uno in vico Boccanegra (riservato ai residenti del Centro Storico), uno in vico Cannone (riservato ai residenti del Centro Storico) e uno al Matitone per i dipendenti. La peculiarità dei cicloposteggi è la presenza delle stazioni di riparazione, che consente agli utenti di eseguire piccoli lavori di manutenzione sul proprio mezzo. Anche in questo caso, attraverso la tessera di Genova Parcheggi, l’utilizzo è gratuito e la sosta è consentita per 15 giorni.
L’estensione dei percorsi ciclabili in città, tra piste ciclabili e corsie ciclabili, attualmente ammonta a circa 70 km, ma l’obiettivo è quello di arrivare a 150 entro il 2025, grazie anche ai fondi del PNRR, con molti progetti già in fase esecutiva, come quello della ciclabile della Valpolcevera che collegherà la Fiumara a Pontedecimo, un percorso di circa 14 km che dovrebbe essere completato entro l’estate.
Un importante lavoro già completato è stato la ciclabile della Valbisagno, intervento che ha consentito anche la messa in sicurezza del manto stradale e dell’argine.
«Genova è una città che in questi anni si è proiettata in maniera decisa nella direzione di una nuova forma di mobilità - ha detto l’assessore alla Mobilità Matteo Campora -, una mobilità che vuole puntare a forme alternative al trasporto su gomma e che mira a favorire un cambiamento anche culturale. Stiamo lavorando per avere una città sempre più sostenibile, in cui i trasporti - che siano privati o il trasporto pubblico locale - siano green, elettrici, dolci: per questo i progetti sono ambiziosi, ma assolutamente alla portata, come il raddoppio delle colonnine di ricarica e il sostegno alle famiglie che vorranno acquistare un mezzo elettrico».