De Chirico arriva al Ducale con "Il volto della metafisica"

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29/03/2019

Un centinaio di opere, in chiave metafisica e suddivise per temi. Fino al 7 luglio nell'Appartamento del doge

Silvia Stefani

Dopo 25 anni dall’ultima esposizione, le opere di Giorgio De Chirico tornano a Genova con la mostra Il volto della metafisica, prodotta e organizzata da ViDi, in collaborazione con Palazzo Ducale e con Fondazione Giorgio e Isa de Chirico e curata da Victoria Noel-Johnson.

 

La rassegna, che rimarrà allestita fino al 7 luglio nell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale, è stata presentata questa mattina e da domani sarà visitabile tutti i giorni, lunedì escluso, dalle 10 alle 19.30.

Il volto della metafisica propone una revisione critica della complessa attività del pictor optimus, ripercorrendo la sua carriera con l’intento – ha spiegato la curatrice - di promuovere l’interpretazione di una metafisica continua.

«Una mostra magnifica, di un artista straordinario che è tornato a Genova dopo un quarto di secolo e, per questo, ringrazio organizzatori e curatrice – ha commentato l’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso - Il tema che maggiormente mi ha colpito è quello del viaggio e del ritorno, in particolare Il Ritorno di Ulisse, considerato l'opera conclusiva di De Chirico».

L’esposizione, conta circa un centinaio di quadri, realizzati durante l'intero arco della carriera dell'artista, che arrivano da musei e da collezioni private. Il percorso è suddiviso per temi: il viaggio e il ritorno, con opere come L’ebreo errante (1917), Ulisse (autoritratto 1922), Ritorno di Ulisse (1968); il mondo degli esterni metafisici con i panorami urbani e i bagni misteriosi, raccontati mediante le illustrazioni realizzate per Mythologie di Jean Cocteau; le figure, con i trovatori-manichini, i personaggi mitologici, le muse e gli archeologi; gli interni metafisicila natura, con le nature morte o vite silenti, e infine la tradizione, con i vari ritratti si sapore quattro-cinquecentesco, i celebri autoritratti ispirati a Rubens o Velasquez, e ancora le copie e le libere interpretazioni di opere dei grandi maestri come Durer, Watteau, Courbet, Renoir, Raffaello e Perugino.

Ultimo aggiornamento: 29/03/2019