A 414 giorni dal crollo del ponte Morandi, che il 14 agosto 2018 ha collassato provocando 43 vittime, nasce oggi il nuovo viadotto sul Polcevera. Pronto per la primavera del prossimo anno. Alle 11:17 è stato posato il primo impalcato tra le pile 5 e 6 a 50 metri d'altezza
Nessun taglio di nastro tricolore ma il suono di una sirena che, alle 10,11, ha dato il via alle operazioni di sollevamento della trave che sorreggerà il primo impalcato del nuovo viadotto sul Polcevera tra le pile 5 e 6. Due gruppi di carrelloni semoventi (SPMT) hanno trasportato la struttura in acciaio dalla zona dove era stata preassemblata sino alla zona del sollevamento. L’elevazione del primo tratto d’impalcato è stata effettuata da due gru tralicciate e cingolate della portata di 650 tonnellate che hanno operato in tandem prendendo in carico la struttura e sollevandola in quota.
Alla cerimonia erano presenti il premier Giuseppe Conte, il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli, il sindaco Marco Bucci, il governatore Giovanni Toti, e l'architetto Renzo Piano che ha donato il disegno del viadotto. Presenti anche Salini e Bono per il consorzio PerGenova (Salini-Impregilo e Fincantieri) che ricostruisce il ponte.
E' una struttura lunga 50 metri, costruita in acciaio e pesa 500 tonnellate ed è stata issata a quasi 50 metri di altezza, prima di 19 campate che costituiranno il nuovo viadotto: 16 da 50 metri e 3 da 100 metri.
"Questo ponte - ha detto il sindaco Marco Bucci - non è solo il ricordo di una grande tragedia ma anche la certezza che quando stiamo tutti insieme diamo un segnale che noi, in Italia, riusciamo a fare le cose giuste nei tempi giusti". Proprio oggi, prima di giungere a Genova, il premier ha firmato la proroga di commissario a Marco Bucci.
Discontinuità rispetto al passato a partire dalle parole. Tanto è vero che la cerimonia di realizzazione del primo tratto è stata denominata varo e non inaugurazione, in forza dell'impalcato in acciaio che somiglia alla chiglia di una nave.
Sempre Bucci nel suo intervento ha voluto ringraziare con il cuore: "le 43 vittime, chi ha demolito il ponte, chi lo sta ricostruendo e tutti i cittadini genovesi che vivono intorno al ponte, che soffrono un disagio per il cantiere che non si ferma mai e che tra qualche mese riunirà le due valli".