Sotto il nuovo viadotto del Polcevera progettato da Renzo Piano un anello ciclopedonale in acciaio lungo circa 1500 metri (il Cerchio Rosso) verde, arredi urbani, spazi pubblici e un nuovo quartiere alimentato totalmente a energie rinnovabili
Oggi, nella sala conferenze dell’Istituto Don Bosco di Sampierdarena, prima tappa della presentazione ai genovesi del progetto “Parco del Ponte” dell’architetto Stefano Boeri, vincitore del concorso per la rigenerazione del Quadrante della Valpolcevera, concorso bandito dal Comune di Genova in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Genova ed il Consiglio Nazionale degli Architetti.
Gli incontri pubblici proseguiranno il 16, il 21 e il 30 ottobre, in diverse sedi, dove sarà possibile esporre ai progettisti perplessità, fornire consigli ed idee per la stesura finale del progetto. Agli incontri saranno presenti i rappresentanti della Direzione Urban Lab e dell’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Genova.
Inoltre, negli spazi del Don Bosco, da oggi e fino alla fine del mese, sarà aperto un infopoint per permettere alla cittadinanza di consultare tutta la documentazione utile sul “Quadrante Valpolcevera”. Durante questo periodo verranno organizzati anche specifici meeting con i progettisti e conferenze stampa per l’aggiornamento delle attività del percorso di partecipazione. Terminata questa fase inizierà la progettazione preliminare, a cui seguirà quella definitiva e, per finire, la presentazione del progetto esecutivo, prevista per la fine di febbraio del prossimo anno.
All'auditorium del Don Bosco erano presenti, oltre al sindaco di Genova Marco Bucci e all'assessore all'Urbanistica Simonetta Cenci, l'architetto Stefano Boeri con i suoi colleghi Petra Blaisse e Andrea Boschetti, che hanno illustrato i dettagli del progetto.
"Siamo di fronte a un progetto molto bello - ha detto il sindaco Marco Bucci - che farà di questo quartiere un grande esempio di rinnovamento urbano. Una delle idee vincenti, alla quale puntiamo moltissimo, è quella della rigenerazione dell'energia. Ma puntiamo molto anche sull'estetica, con la possibilità da parte dei cittadini di godersi, a piedi, in bicicletta o in carrozzina, una zona completamente rinnovata, con piste ciclabili, verde, arredi urbani, spazi pubblici e servizi. Una soluzione gradita a chi abitata il quartiere ma che, nel contempo, dà a Genova una grande visibilità internazionale. Per quanto riguarda la parte economica - ha precisato Bucci - mi aspetto che le aziende che si insedieranno contribuiscano finanziando porzioni di progetto. Non si tratta di un project financing classico, ma di una finanza estesa. Ci aspettiamo anche dei finanziamenti da parte dello Stato - ha concluso il sindaco - con il quale stiamo trattando per poi iniziare i lavori nella seconda metà del 2020, quando il ponte sarà completato".
E' stata poi la volta dell'architetto Boeri che ha illustrato i punti cardine del suo progetto: il Cerchio Rosso, la Torre del Vento e l'energia rinnovabile. "Questo progetto è più che altro una sfida - ha detto Boeri - per portare in un luogo colpito da una tragedia immane il massimo della qualità ambientale, della rigenerazione urbana, dell'accessibilità e dell'eccellenza della ricerca in campo energetico. L'idea è che il quartiere diventi un modello per tutto il mondo, per la produzione di energia pulita e autosufficiente. Dobbiamo guardare al futuro senza dimenticar il passato. Il Cerchio rosso in acciaio che passa sotto il nuovo ponte, rappresenta la memoria di Genova, protagonista nei traffici e nell'industria. Simboleggia la siderurgia pesante e la volatilità delle nuove tecnologie, convertendo in energia i flussi che percorrono il nuovo Ponte e il Cerchio Rosso. Energia e movimento che confluiscono nella Torre del Vento”