Il concerto per Genova, con il capo chino e con le ultime note di Morricone

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27/07/2020

Venerdì al Carlo Felice il concerto dedicato alle vittime del Morandi. Oltre al brano del Maestro, un programma sulla storia musicale della città

Fabrizio Assandri

Sarà suonato "in punta di piedi e col capo chino in segno di rispetto", come spiega il sovrintendente Claudio Orazi, il concerto in memoria delle vittime del Ponte Morandi, venerdì 31 al Teatro Carlo Felice alle 21,15. All'omaggio assisteranno anche i famigliari delle vittime, a partire dalla presidente del loro comitato, Egle Possetti: la serata si svolge a pochi passi dalla piazza che, un mese dopo la tragedia, accolse il primo momento di ricordo collettivo.  Sarà per la città una serata importante, ad appena tre giorni dall'inaugurazione del nuovo ponte Genova-San Giorgio, che si terrà lunedì 3 agosto: sul palco del Carlo Felice Genova verrà esaltata attraverso un viaggio attraverso l'importante storia musicale della città. Il Teatro potrà ospitare circa 900 spettatori (il biglietto, a invito, sarà in distribuzione da domani a giovedì), il concerto sarà anche trasmesso in diretta da Primocanale e sui canali social del Teatro Carlo Felice.

 

Il concerto prevede un inedito molto atteso: in apertura ci sarà la prima esecuzione assoluta di "Tante pietre a ricordare", per orchestra, coro e voce bianca, si tratta dell'ultimo brano scritto da Ennio Morricone appositamente per quest'occasione, su commissione del Teatro Carlo Felice e del Comune di Genova, che il maestro scomparso il 6 luglio ha voluto donare alla città.

 

Sul podio salirà il figlio del compositore, Andrea Morricone: un figlio che ricorderà il padre e, insieme a lui, le vittime del Morandi a quasi due anni di distanza dal crollo. Orazi racconta la cura e la passione con cui il Maestro, perfino negli ultimi giorni di vita, pensava al brano: ad esempio è stato Ennio Morricone in persona a scegliere la voce bianca di Lucia Benza, tra oltre quaranta provini anonimi che gli sono stati mandati. A riprova della grande dedizione del Maestro, il sovrintendente ha ricordato le telefonate ricevute dal Maestro con il sindaco di Genova, Marco Bucci.

 

Dopo il brano di Morricone, spazio a compositori genovesi di nascita o di adozione, con un programma incentrato su Genova in cui spiccano due prime esecuzioni in tempi moderni: la Suite n. 8 "Genova" (I movimento) di Lorenzo Perosi e il "Quoniam" della Messe Solenne di Saverio Mercadante, eseguita per la prima volta nel 1868 nella Chiesa del Gesù e frutto di una commissione di Angelo Mariani, allora direttore del Teatro Carlo Felice.

 

A dirigere l'Orchestra e il Coro del Teatro Carlo Felice sarà uno dei più importanti direttori al mondo, il genovese Fabio Luisi.

 

E ancora: una selezione dal verdiano Simon Boccanegra, opera lirica genovese per eccellenza, Rossini e, naturalmente, non poteva mancare Paganini. Tra i solisti il tenore Francesco Meli, la soprano Serena Gamberoni, il mezzosoprano Martina Belli, il baritono Michele Patti, il baritono Luca Salsi, e i bassi Battista Parodi e Roberto Scandiuzzi.

 

Alla presentazione del concerto, questa mattina, oltre al sovrintendente hanno partecipato l'assessore regionale alle Politiche Culturali Ilaria Cavo e il vicesindaco di Genova Stefano Balleari, che spiega: "Sono molto orgoglioso della partecipazione dei famigliari delle vittime, con il loro comitato. Significa che hanno capito e appoggiato la nostra iniziativa, che non vuole essere una festa, ma un ricordo per tutti i genovesi e non solo, visto che tutto il mondo ci ha osservato, il ricordo di un giorno che sarebbe da dimenticare".

 

La musica, quindi, sarà protagonista di questi giorni genovesi: oltre al concerto del Carlo Felice in memoria delle vittime, c'è anche la colonna sonora dell'inaugurazione del nuovo Ponte: la nuova versione di Crêuza de mä, la celebre canzone composta da Fabrizio De André e Mauro Pagani, interpretata, su iniziativa di Dori Ghezzi, da alcuni tra i maggiori artisti del panorama musicale.

Ultimo aggiornamento: 28/07/2020