Una fabbrica verde che trasforma i rifiuti indifferenziati in risorse

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10/03/2021
Impianto TMB Scarpino

Un impianto di smaltimento a freddo che si compone di due fasi distinte, una meccanica e una biologica. Realizzato da Iren per conto di Amiu. Costo dell'opera 42 milioni di euro

Entrerà in funzione nella primavera del 2022 il nuovo impianto, realizzato da Iren per conto di Amiu, di trattamento meccanico biologico (Tmb) all'interno del "cratere" di Scarpino, la storica discarica del capoluogo ligure, in grado di ricevere e trasformare sino a 110 mila tonnellate di rifiuti non riciclabili, abbattendo i costi di smaltimento, nel pieno rispetto dell’ambiente.

 

Oggi la cerimonia della posa della prima pietra alla quale erano presenti Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, sindaco di Genova, Simone Ferrero, consigliere delegato all’ambiente di Città Metropolitana e Matteo Campora, assessore all’Ambiente del Comune di Genova.

Sono intervenuti Pietro Pongiglione, presidente AMIU Genova, Davide Grossi, Direttore Generale AMIU Genova e Massimiliano Bianco, amministratore delegato Gruppo Iren. Presenti anche i due cappellani del Lavoro, don Massimiliano Moretti e don Gian Piero Carzino.

 

Realizzato in project financing da Iren, che lo avrà in gestione per 25 anni, l'impianto ha lo scopo di valorizzare il materiale recuperabile dall'indifferenziata (carta, cartone, plastica, tetrapak) e, nello stesso tempo, produrre Ccs, un tipo di combustibile alternativo, riducendo a quantità minime i residui della lavorazione da conferire in discarica.

 

L'investimento è pari a 42 milioni di euro e impiegherà un centinaio di addetti ai lavori al giorno tra tecnici e operai nella sua fase di realizzazione. Il Tmb è impiegato per recuperare dai rifiuti indifferenziati alcuni materiali che possono essere riciclati o recuperati. Il processo è composto di due fasi: una prima parte meccanica consente la separazione e classificazione dei vari componenti dei rifiuti utilizzando sistemi automatizzati come magneti e vagli. La seconda fase, invece, coinvolge i processi di compostaggio e digestione anaerobica della frazione umida proveniente dalla prima fase. 

 

"Questo è un momento che la città si aspetta da anni - ha detto Marco Bucci -. Un grandissimo risultato che ci consentirà di chiudere il ciclo dei rifiuti, che non è chiuso totalmente ma quasi. Una volta a regime ci sarà un risparmio anche sulla Tari, anche se oggi la cosa più importante è il passo avanti nel ciclo dei rifiuti, sempre ricordando che i cittadini dovranno fare la loro parte, praticando correttamente la raccolta differenziata. A questo proposito stiamo registrando grossi miglioramenti dove meno te lo aspetti. Mi riferisco al Centro Storico dove, grazie agli ecopunti, abbiamo raggiunto quasi il 60% di differenziata. Si può fare, ma bisogna darsi da fare tutti insieme".

 

Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha ricordato: "Quando è iniziata la nostra amministrazione, la commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti parlava di una Liguria che stava all'anno zero, sei anni dopo abbiamo fatto molti passi avanti e questa giornata ne è la dimostrazione così come lo è l'avvio dei lavori per il biodigestore della Spezia, il raddoppio di quello di Cairo Montenotte e il commissariamento dell'ato idrico del ponente. La raccolta differenziata ha superato abbondantemente il 50% in tutta la Liguria e con questo lavoro oggi anche Genova si avvia verso un percorso virtuoso, che recupera una discarica per anni considerata una bomba ecologica e la trasforma in un sito di ultima generazione".

 

"Oggi iniziamo a costruire - ha detto l'assessore all'ambiente Matteo Campora - il primo impianto di trattamento dei rifiuti nella storia di Genova. Nessuno ci era mai riuscito. L'obiettivo è chiudere il ciclo del trattamento dei rifiuti all'interno della nostra città. Andremo speditamente nei lavori per averlo in funzione nella primavera del 2022. Vogliamo stimolare il cittadino a fare la differenziata sulla quale stiamo raggiungendo risultati incoraggianti. Verremo incontro alle esigenze dei cittadini garantendo il ritiro degli ingombranti a piano strada in tutta la città. Contemporaneamente stiamo procedendo nell'installazione degli ecocompattatori della plastica e su questo versante siamo primi in Italia. A oggi sono più di 800.000 le bottiglie di plastica raccolte".

 

"Crescere è impossibile senza cambiamento e chi non vuole cambiare, non può crescere in nessun modo. In questo momento cruciale per la nostra azienda e per la nostra città, vogliamo riportare all'attenzione dei nostri obiettivi due elementi fondamentali: l’importanza dell’economia sostenibile e la salvaguardia dell’ambiente. - dichiara Pietro Pongiglione, presidente AMIU Genova - Mi piacerebbe sottolineare che in questi anni la professionalità e le capacità di intervento e di monitoraggio della "squadra Scarpino" è esponenzialmente aumentata, affinata e cresciuta qualitativamente trasformandosi in un vero e proprio patrimonio aziendale. Negli anni se è vero che è cambiata la normativa, possiamo dire che parallelamente è cambiata l’azienda e le sue professionalità, crescendo in modo consapevole".

 

“Il piano industriale di Iren poggia sul fondamentale pilastro della sostenibilità – ha dichiarato Massimiliano Bianco, AD  Gruppo Iren – con una previsione di 3,7 Mld di Euro di investimenti sui territori, il 60% dei quali in impianti che, nelle diverse filiere dell’attività, dalla riduzione delle perdite idriche, alla depurazione e riutilizzo delle acque reflue, all’efficientamento energetico, al trattamento delle diverse frazioni dei rifiuti urbani, consentiranno di migliorare l’ambiente dei territori in cui operiamo. In Liguria, in particolare, sono previsti oltre 900 Mln di investimenti, con focus particolare sul ciclo idrico e su quello dei rifiuti. L’impianto di Scarpino, per cui la nostra società Iren Ambiente segue la realizzazione e la gestione, è un tassello fondamentale del percorso che abbiamo delineato. Siamo orgogliosi di poter contribuire con il know how dei nostri tecnici ad un’opera fondamentale per lo sviluppo ligure e di poter collaborare con una realtà come AMIU, come noi fortemente radicata sul territorio genovese”.

Ultimo aggiornamento: 11/03/2021