25 aprile: la cerimonia al Ponte Monumentale e al Carlo Felice

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25/04/2021
autorità ponte monumentale

Celebrato il 76esimo anniversario della Liberazione alla presenza della ministra alla Giustizia Marta Cartabia

Tiziana Lanuti

Alla presenza della ministra della Giustizia Marta Cartabia, si sono svolte oggi a Genova le celebrazioni per il 76esimo anniversario della Liberazione. Anche quest’anno, a causa della pandemia, gli eventi si sono svolti senza la tradizionale partecipazione popolare. Ancora una volta una piazza virtuale e "speriamo che questo sia l'ultimo anno", l'augurio del sindaco Marco Bucci.

 

Dopo la deposizione delle corone d'alloro al cimitero monumentale di Staglieno al Campo Israelitico, al Sacrario Trento e Trieste e al Campo Caduti Partigiani, la giornata è proseguita con l'arrivo della ministra Cartabia, accolta dalle massime autorità cittadine. La ministra della Giustizia ha deposto una corona d'alloro davanti alla lapide posta sotto il ponte Monumentale dove è inscritto l’atto di resa ai partigiani firmato a villa Migone dal generale tedesco Günther Meinhold.

 

Con la Ministra  erano presenti il sindaco di Genova Marco Bucci, il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il prefetto di Genova Carmen Perrotta, il direttore marittimo della Liguria ammiraglio Nicola Carlone, il presidente provinciale dell’Anpi Massimo Brisca e il presidente dell’Istituto ligure per la storia della resistenza e dell’età contemporanea “Raimondo Ricci” Mino Ronzitti.

 

Posizionati sotto il ponte Monumentale anche i gonfaloni della città di Genova e della Città metropolitana, decorati di medaglia d’oro al merito civile, di Regione Liguria e il medagliere dell’Anpi, il Nastro Azzurro e i libari delle associazioni combattentistiche e d’Arma e delle associazioni partigiane.

 

"Chi è caduto per la libertà va ricordato sempre perché nelle sfide del futuro bisogna sempre ricordarsi della memoria e di quello che è successo", ha detto il sindaco di Genova e della Città Metropolitana Marco Bucci 

"Noi ricordiamo – ha aggiunto Marco Bucci - quelli che hanno combattuto, quelli che hanno perso la vita, che hanno fatto del loro meglio per il bene primario, per la libertà, la giustizia e la possibilità di lavorare al progresso della nostra società civile e sono contento come sindaco, e personalmente,  del fatto che il ministro Marta Cartabia sia venuta qui oggi. Il 25 aprile è un momento importantissimo della storia di Genova e di noi italiani. La libertà è una delle cose principali che abbiamo, finisce solo dove comincia quella degli altri".

 

Alla fine della cerimonia, terminata con le note dell’Inno di Mameli e l'onore delle bandiere e dei gonfaloni alla memoria di chi diede la sua vita per la libertà, le autorità cittadine insieme con la ministra Cartabia hanno sostato sotto i portici dell’Accademia Ligustica, dove hanno posto una corona alla targa di Luciano Bolis del Movimento federalista europeo Genova e alla targa di Sandro Pertini.

 

Poi l’arrivo al teatro Carlo Felice e le autorità sono state accolte dagli ottoni dell’orchestra  del teatro che hanno intonato una suggestiva versione di Bella Ciao nel porticato. Alla ministra Marta Cartabia l’onore di tenere l’orazione ufficiale, nella quale ha collegato il passato all'"assedio della pandemia": "La liberazione, prima, e la ricostruzione, poi, furono possibili grazie allo spirito di unità nazionale in vista del bene comune che animò tutte le componenti della Resistenza; uno spirito necessario, allora come oggi, per far fronte a evenienze eccezionali, come quella che stiamo attraversando da più di un anno. Siamo di nuovo a un crocevia della storia in cui di nuovo, imperioso si affaccia il bisogno di liberazione e di ricostruzione".

 

Anche il presidente della Regione Giovanni Toti che ha sottolineato l’importanza della libertà e le sfide che ci attendono: “Credo che mai come oggi si possa comprendere fino in fondo il significato di libertà che è intrinseco a questo giorno. La libertà delle piccole cose che quando c'è viene data per scontata e quando non c'è più diventa un bene prezioso. La faccia di un amico, il potersi spostare, la libertà economica. Oggi come allora siamo alla vigilia di un momento importante di riacquisizione della nostra libertà. Oggi come allora siamo alla vigilia di sfide altrettanto importanti, quella della ripresa e quella del benessere, perché la libertà non è solamente le libertà individuali ma la possibilità di poter fare il proprio lavoro e vivere di esso".

Ultimo aggiornamento: 25/04/2021