Grandi mostre, incontri, festival e tanto altro. Palazzo Ducale si conferma la “casa della cultura”, aperta 365 giorni l’anno
Palazzo Ducale di Genova conferma la propria centralità nel panorama culturale non soltanto cittadino.
È stato presentato questa mattina presso un Salone del Maggior Consiglio gremito il programma delle attività della stagione 2022-2023.
Insieme al neopresidente di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Giuseppe Costa, la presidente Serena Bertolucci e il sindaco di Genova Marco Bucci. Hanno portato un saluto anche il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, il segretario regionale del MIC per la Liguria Manuela Salvitti e Nicoletta Viziano per la Fondazione Compagnia San Paolo.
Un programma – come di consueto – ricco e coinvolgente. Innanzitutto le mostre, di altissimo livello qualitativo e che sanno mescolare diversi linguaggi. Alle già inaugurate Rubens a Genova e Disney. L’arte di raccontare storie senza tempo, si affiancheranno le esposizioni dedicate alla fotografia – come ormai è tradizione per Palazzo Ducale – con Sabine Weiss, (18 novembre-12 marzo 2023), Man Ray (4 marco-2 luglio 2023) e Letizia Battaglia (29 aprile-1 novembre 2023).
E poi i cicli di incontri, le rassegne, gli appuntamenti in grado di coinvolgere la città e di porla al centro del dibattito culturale nazionale. Su tutti La Storia in piazza (30 marzo-2 aprile), giunta ormai alla 12ª edizione e diventata un punto di riferimento nel panorama della divulgazione delle scienze storiche. “Storia segreta” il tema della prossima edizione.
Da ultimo, ma non per importanza, le iniziative dedicate alle scuole e alle famiglie, un fiore all’occhiello della programmazione della Fondazione.
Il Palazzo dunque sarà come sempre una vera e propria “casa della cultura” con un cartellone in grado di offrire occasioni di crescita e di intrattenimento.
"Cultura con la c maiuscola – ha detto Giuseppe Costa, alla sua prima uscita pubblica come presidente della Fondazione per la cultura – Questa casa sia aperta 365 giorni ai giovani e ai meno giovani, ai genovesi e ai non genovesi".
"Noi abbiamo sempre creduto nel fatto che la cultura fosse la cosa più importante - ha aggiunto Marco Bucci, sindaco di Genova e assessore alla cultura - perché determina i comportamenti delle persone che sono quelli che fanno crescere una città. Questa città è viva - ha sottolineato - e dà spazio a tutti. Alzando il livello della cultura alziamo il livello della qualità di vita".