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A Palazzo Tursi il XXIII Corso universitario multidisciplinare di Educazione allo Sviluppo

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Articolo del
27/04/2023
23° corso universitario multidisciplinare

Il tema è: “Proposta per una Carta aggiornata dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza” 

Claudio Critelli

Questo pomeriggio, nell’ambito dell’anno accademico 2022/2023, nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi si è svolto il primo di sei incontri del XXIII Corso Universitario Multidisciplinare di Educazione allo Sviluppo il cui tema quest’anno è “La Convenzione sui Diritti del Bambino: verso il diritto alla pace, il diritto all’ambiente, il diritto allo sviluppo. Proposte per l’aggiornamento della Carta dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza". Per partecipare occorre scrivere un’email all’indirizzo comitato.liguria@unicef.it.

 

Il corso è rivolto non solo a studenti universitari (a cui vengono attribuiti 3 CFU), ma a chiunque (educatori, insegnanti, operatori socio-sanitari, ecc) sia interessato e coinvolto sulle tematiche proposte. È organizzato da Unicef Liguria con il Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali dell’Università di Genova e in collaborazione con l’Agenzia per la Famiglia del Comune di Genova, Regione Liguria, il Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università di Padova, CESVICO - Centro per lo Sviluppo della Solidarietà e della Cooperazione Internazionale e il comitato regionale Unicef del Veneto.

 

I prossimi incontri si terranno sempre a Palazzo Tursi, ma nella sede dell’Agenzia per la Famiglia e online su Teams di UniGe; sono in calendario nei giovedì 4, 11, 18, 25 maggio e 1° giugno dalle ore 15 alle 18.

 

L’appuntamento inaugurale è stato aperto dai saluti istituzionali dell’assessore comunale ai Servizi sociali e alla Famiglia Lorenza Rosso, dell’assessore regionale all’Università e alla Tutela e valorizzazione dell’Infanzia Simona Ferro, dalla prorettrice vicaria dell’Università degli Studi di Genova Nicoletta Dacrema e del presidente regionale Liguria per l’Unicef Franco Cirio moderatore dell’incontro.

 

Sono intervenuti anche il garante dei Diritti per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Liguria Francesco Lalla, il garante dei Diritti per l’Infanzia e l’Adolescenza del Comune di Genova Francesco Mazza Galanti e il direttore generale USR Liguria Antimo Ponticiello. In collegamento da remoto hanno dato i loro contributi il direttore del Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca” dell’Università di Padova Marco Mascia, la presidente di Unicef Italia Carmela Pace, la presidente regionale Veneto per l’Unicef Mariella Andreatta.

 

«Il rapporto tra Comune di Genova, la sua Università e Unicef Liguria è sempre più collaborativo e proficuo, l'ennesima dimostrazione è offerta dallo svolgimento a Palazzo Tursi di questo corso accademico multidisciplinare che contribuisce a consolidare il percorso intrapreso insieme negli ultimi anni – ha dichiarato l'assessore ai Servizi sociali e alla Famiglia Lorenza Rosso -. Le tematiche affrontate hanno una grande valenza e richiedono sensibilità particolari. Come amministrazione comunale siamo orgogliosi che siano affrontate in stretta collaborazione con la nostra Agenzia per la Famiglia e siamo davvero contenti di poter fornire importanti contributi».

 

«Ho partecipato con piacere alla presentazione del 23esimo Corso Multidisciplinare di Educazione allo Sviluppo, uno strumento importante per confrontarsi su tematiche che da assessore regionale all'Università e alla Tutela e Valorizzazione dell'Infanzia tratto quotidianamente - ha affermato Simona Ferro -. Nell'occasione ho infatti ricordato quanto messo in campo fino a oggi compreso l'ultimo risultato raggiunto che ha permesso l'ingresso del dottor Dario Arkel, Garante regionale per l'Infanzia, nell'Osservatorio nazionale sul tema. Discutere dei diritti dei più giovani significa delineare spunti per un futuro migliore e sono convinta che anche questo corso darà un contributo in tal senso».

 

«Quello della tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è un tema di fondamentale importanza perché i bambini rappresentano il presente ma anche il futuro di tutti noi. Lo è a maggior ragione in un mondo dinamico come quello attuale, in rapida trasformazione e pieno di incertezze su molti fronti – ha spiegato la prorettrice vicaria dell’Università degli Studi di Genova Nicoletta Dacrema -. Il 23esimo corso multidisciplinare è di un’attualità straordinaria e ribadisce la capacità delle principali istituzioni cittadine di fare rete collaborando in piena sinergia. Il nostro ateneo ha tra i suoi obiettivi quello di formare giovani con competenze sempre più aggiornate. Siamo anche impegnati su attività di tirocinio presso l’Unicef e su corsi di mediazione culturale e linguistica che hanno prodotto frutti importanti, ad esempio nell’accoglienza dei profughi e dei bambini provenienti da zone disagiate o di guerra. Proprio su questo aspetto specifico, pochi giorni fa, abbiamo siglato una convenzione insieme ad altre università italiane».

 

«Dare la parola ha giovani è un’occasione straordinaria – ha sottolineato il presidente regionale Liguria per l’Unicef Franco Cirio -. Sono fiducioso e nutro la speranza che gli studenti delle scuole liguri insieme agli insegnanti sapranno cogliere l’occasione promossa da questo CUMES per approfondire la conoscenza della Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza ed inviare alla sede Unicef di piazza De Ferrari 6r le loro proposte e suggerimenti per un aggiornamento, con particolare riferimento ai diritti di terza generazione: diritto alla Pace, diritto all’ambiente e diritto allo Sviluppo Sostenibile».

 

La Convenzione sui Diritti dei bambini e degli adolescenti (0-18 anni) è stata approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e inserita nell’ordinamento italiano con la legge n° 176 del 27 maggio 1991. Il 25 settembre 2015 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato l’Agenda 2030 con l’introduzione di 17 obiettivi e 169 target da raggiungere entro il 2030. L’Unicef ha incorporato nella sua missione gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio in quanto rappresentano la messa in pratica della Convenzione; dimezzare la povertà estrema e la fame nel mondo; rendere universale l’istruzione primaria; fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti; pari opportunità ed empowerment femminile; ridurre la mortalità infantile; migliorare la salute materna; combattere l’HIV/AIDS, la malaria e altre malattie; garantire la sostenibilità ambientale e ampliare una partnership globale per lo sviluppo.

 

La Convenzione si compone di 54 articoli suddivisi in tre parti: la prima (artt. 1-41) contiene la lista dei diritti riconosciuti; la seconda (artt.42-45) le norme di garanzia; la terza (artt.46-54) le norme di attuazione. I diritti sanciti sono i seguenti: alla vita; ad un nome e una nazionalità; a conservare la propria identità; a mantenere relazioni personali e contatti diretti regolari con entrambi i genitori; a lasciare qualsiasi paese e a far ritorno nel proprio paese; alla libertà di espressione e di informazione; alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; alla libertà di associazione o di riunione pacifica; alla privacy; al godimento dei più alti livelli raggiungibili di salute fisica e mentale; di beneficiare della sicurezza sociale; ad un livello di vita sufficiente; ad avere un’educazione; nel caso in cui un bambino appartenga a una minoranza, a non essere privato della propria vita culturale; al riposo e allo svago; a partecipare liberamente alla vita culturale e artistica; ad essere protetto contro lo sfruttamento economico; ad essere protetto contro l’uso illecito di sostanze stupefacenti; ad essere protetto contro ogni forma di sfruttamento sessuale e violenza personale; a non essere sottoposto a tortura, a trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti; ad essere trattato in un modo da promuovere il suo senso di dignità e valore nel caso in cui il bambino sia riconosciuto colpevole di avere violato la legge penale.

Ultimo aggiornamento: 27/04/2023