Presentato oggi il bando 2024 rivolto ai giovani che non lavorano, non studiano e non affrontano ancora percorsi di apprendistato o tirocinio
È stato presentato oggi, al Blue District di via del Molo, il bando 2024 di Articolo + 1, progetto della Fondazione Compagnia di San Paolo che, insieme al Comune di Genova, mira a raggiungere i così detti NEET – Not in employment, education or training -, ovvero i giovani che non studiano, non lavorano e non sono coinvolti in alcun tipo di attività che, nella Città Metropolitana, nella fascia compresa tra i 15 e i 29 anni, si stimano essere il 15,2% della popolazione, 16.500 ragazzi e ragazze, un numero in diminuzione, ma comunque più alta rispetto alla media europea.
È dal 2019, infatti, che il Comune di Genova e Fondazione Compagnia di San Paolo hanno formulato un accordo quadro per realizzare programmi di sviluppo sociale, educativo e culturale attraverso interventi ispirati ai principi di sostenibilità economica, sociale, ambientale e di contrasto alle disuguaglianze dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e del Next Generation Eu – PNRR.
«Il Comune di Genova non può che ringraziare Fondazione Compagnia di San Paolo – ha detto l’assessore alle Politiche sociali Lorenza Rosso – perché è uno degli sponsor più attivi soprattutto in appoggio alle politiche sociali. Questo è un percorso che si ripresenta, perché ha avuto un ottimo successo: i ragazzi che sono stati raggiunti sono stati più di cinquecento, un numero davvero importante. E ci aiuta, come politiche sociali, ad arrivare a quei giovani che spesso rimangono in una zona di invisibilità o che comunque sono difficili da raggiungere e da tirar fuori. Il nostro compito, visto che abbiamo a che fare con molti ragazzi in condizione di fragilità e di bisogno, è quello di far tirare fuori ai ragazzi il meglio di loro e questa co-progettazione ci aiuta a farlo. Ringrazio tutti, anche gli uffici delle politiche sociali che ci mettono un impegno che va oltre quello di un dipendente mettendoci sempre il cuore». Nel Documento Programmatico Pluriennale (2021-2024), la Fondazione Compagnia di San Paolo si impegna a promuovere una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile.
Questo bando rientra tra le iniziative con le quali la Compagnia contribuisce a rafforzare i sistemi locali, promuovendo una migliore collaborazione tra attori pubblici e privati, imprese ed enti non-profit per facilitare l’occupazione di persone in situazione o a rischio di fragilità.
Le finalità generali del bando Articolo+1 Genova – II edizione sono:
• contribuire ad aumentare l’occupazione e ridurre l’inattività dei giovani e delle giovani (15-29enni) della Città Metropolitana di Genova, non inseriti in alcun percorso educativo, formativo o lavorativo e con difficoltà a inserirsi nel mercato del lavoro, in particolare per quelli con bassi livelli di occupabilità;
• promuovere il consolidamento di una rete di attori istituzionali pubblici e privati, enti e operatori del Terzo settore, associazioni di categoria e mondo imprenditoriale al fine di rendere accessibili opportunità offerte dal territorio, facilitare il raccordo con altre progettualità per creare sinergia e limitare sovrapposizioni, promuovere la conoscenza sul fenomeno dei NEET per sensibilizzare la comunità e far emergere i bisogni dei/lle giovani. Nello specifico il bando intende:
• facilitare l’individuazione, l’aggancio e la partecipazione a percorsi di orientamento e politica attiva del lavoro di giovani NEET, in particolare gli inattivi, che senza uno specifico intervento non si avvicinerebbero alle opportunità esistenti;
• promuovere l’attivazione e il protagonismo dei/lle giovani NEET attraverso la realizzazione di percorsi individuali e di gruppo, flessibili e personalizzabili, che tengano conto del loro talento e delle loro passioni e del livello di autonomia e consapevolezza in ingresso;
• promuovere l’empowerment dei/lle giovani, il rafforzamento delle soft skills ritenute fondamentali per l’ingresso nel mondo del lavoro anche attraverso il coinvolgimento in attività laboratoriali e di volontariato;
• contrastare l’isolamento dei/lle giovani, in particolar modo di quelli più vulnerabili, e promuovere occasioni di incontro e confronto tra pari, prevedendo eventualmente attività di accompagnamento psicologico ove necessario;
• facilitare l’accesso alle informazioni utili per favorire la transizione nel mercato del lavoro, esplorare le opportunità che facilitino la ripresa del percorso scolastico, la formazione professionale e il sistema duale;
• promuovere il dialogo tra giovani ed esperti sul tema del lavoro rispetto al valore del lavoro, dello studio e della formazione come strumenti di autodeterminazione;
• promuovere il ruolo del terzo settore in collaborazione con le iniziative pubbliche di contrasto alla dispersione scolastica e formativa nonché gli altri interventi esistenti sul territorio. È auspicato il coinvolgimento nelle proposte di altri soggetti come, per esempio, il mondo datoriale e le imprese, in un’ottica di sistema;
• creare occasioni di confronto e apprendimento tra operatori ed enti responsabili;
• definire e sostenere la messa a sistema di politiche del lavoro innovative, efficaci e capaci di proporre percorsi credibili anche per i giovani meno occupabili. I destinatari delle azioni I destinatari delle azioni sono i giovani e le giovani disoccupati o inattivi, in età compresa tra i 15 e 29 anni (30 non compiuti), italiani e stranieri in regola con il permesso di soggiorno residenti nel territorio della Città Metropolitana di Genova, che rientrino in una fascia di reddito ISEE non superiore a 25.000 euro, verificata anche attraverso la produzione di ISEE istantaneo. Al fine di garantire la partecipazione ai percorsi di soggetti particolarmente vulnerabili, le proposte dovranno includere interventi rivolti ad uno dei seguenti specifici target di popolazione:
• giovani stranieri/e con primo titolo di soggiorno rilasciato nei 5 anni precedenti alla data di presa in carico nel progetto;
• giovani con disabilità certificata;
• donne sole con figli/e minori a carico;
• donne con carichi familiari legati a malattia o disabilità di persone facenti parte il nucleo familiare. Sono in ogni caso esclusi i/le giovani, che al momento della firma del patto di servizio (risultino iscritti e/o frequentino attività formative per il conseguimento di qualsivoglia titolo dell’istruzione e della formazione professionale (qualifica, diploma professionale e di istruzione, certificato di specializzazione tecnica superiore di primo livello, diploma tecnico superiore, laurea triennale o magistrale, dottorato di ricerca, praticantato per l’accesso alle professioni ordinistiche)
• stiano conseguendo una qualifica e/o un diploma in apprendistato duale;
• partecipino ad interventi di contrasto della dispersione scolastica e formativa finalizzati al rientro in formazione o di politica attiva del lavoro;
• stiano svolgendo il Servizio Civile.
Costituiscono un’eccezione i/le giovani frequentanti corsi presso i Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) per il conseguimento della certificazione di livello A2 della lingua italiana riservati a studenti stranieri, oppure corsi finalizzati al conseguimento del diploma conclusivo del primo ciclo di istruzione (ex licenza media) per italiani e stranieri che ne siano privi. I requisiti del bando prevedono che sia in fase di costruzione della proposta sia in fase di attuazione, i destinatari delle azioni siano profilati sulla base di un numero ristretto di variabili come meglio descritto di seguito. Sulla base delle caratteristiche del giovane, viene definita l’appartenenza a uno dei quattro profili di occupabilità che identificano classi progressivamente più occupabili.
Questo modello è stato costruito attraverso una analisi che ha permesso di stimare la probabilità di un giovane, iscritto ai centri per l’impiego e avente determinate caratteristiche anagrafiche in ingresso, di essere occupato entro 12 mesi. Più basso il livello di occupabilità stimato, maggiore la necessità di risposte più complesse attraverso strumenti diversificati e a elevata intensità di accompagnamento. Il rispetto dei criteri di accesso all’iniziativa e la corretta profilatura dei giovani potranno essere oggetto di verifica da parte della Compagnia in qualsiasi momento durante la realizzazione del progetto.