Report Consiglio comunale del 23 gennaio

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23/01/2024
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Approvato il nuovo patto parasociale di Iren. Tra gli altri argomenti di oggi, il nuovo piano tariffario del TPL e la sicurezza dell’edilizia scolastica 

Il consiglio comunale si è aperto, come di consueto, con la discussione degli art. 54, interrogazioni a risposta immediata:

 

«Sul tema del nuovo piano tariffario del trasporto pubblico locale, premetto che a febbraio organizzeremo una commissione consiliare per rispondere compiutamente a tutte le domande. Di certo si tratta di una grande rivoluzione delle tariffe, le più innovative che abbiamo in Italia. Quando nel 2017 ho cominciato a fare l’assessore si spendevano 395 per viaggiare solo sul territorio comunale di Genova, a fronte dei 295 euro che si pagano oggi per viaggiare in tutti e 267 i Comuni del genovesato, quindi di tutta la Città Metropolitana. È un’innovazione tariffaria che può ricevere delle critiche, ma i numeri ci parlano di un grande successo: infatti, siamo passati da circa 500 a 1.600 abbonamenti al giorno. Una rivoluzione che ha l’obiettivo di mettere al centro della mobilità il trasporto pubblico locale, considerando l’intera Città Metropolitana un bacino unico. Dopo l’affidamento in house ad AMT del trasporto pubblico in area extraurbana, oggi trasporto urbano ed extraurbano sono la stessa cosa. Un tempo ogni residente dell’entroterra pagava 650 euro per poter viaggiare sulle tratte urbane ed extraurbane, una tariffa abbassata successivamente a 400 euro; oggi, invece, paga 295 per girare tranquillamente su tutto il territorio del genovesato, potendo utilizzare gratuitamente anche la metropolitana. Un sistema pensato anche per semplificare la vita delle persone, premiato dai cittadini a tal punto da registrare, relativamente agli over 70 e ad altre categorie, un vero e proprio assalto alle biglietterie di AMT. Abbiamo lavorato anche per garantire un servizio informativo migliore, con il notevole contributo delle associazioni dei consumatori come l’Istituto Ligure per il Consumo che ha una presenza importante a Genova e in tutto il territorio provinciale. Riguardo alle ore 9.30 come orario di partenza del trasporto pubblico gratuito per gli over 70, si è deciso così dal momento che negli orari precedenti gli autobus sono frequentati dal maggior numero di persone tra pendolari e studenti, oltre a qualche over 70 che lavora ma che, inevitabilmente, rappresenta una minoranza, così come ci possono essere i casi in cui un over 70 accompagna il nipote a scuola, ma diventa complicato disciplinare tutti i casi. La commissione consiliare servirà a dare tutti i numeri relativi al nuovo piano tariffario, di cui dobbiamo essere orgogliosi in quanto mette Genova all’avanguardia. La nostra città punta sul trasporto pubblico locale: lo dimostra il fatto che dal 2017 ad oggi il Comune di Genova ha voluto tenere tutte le partecipate pubbliche nonostante qualcuno, in passato, vi avesse fatto entrare dei privati».

È quanto risposto dall’assessore Matteo Campora all’interrogazione presentata dalla consigliera del Partito Democratico Donatella Alfonso, che chiedeva “a fronte dell’entrata in vigore del nuovo sistema tariffario che prevede la gratuità per chi ha più di 70 anni e meno di 14 a partire dalle 9.30, mentre si introduce un abbonamento a 295 euro per tutti gli altri cittadini con una validità di 13 mesi al rinnovo di un eventuale abbonamento già sottoscritto, di sapere una stima del costo dell’operazione gratuità e della confusione che può ingenerare la validità della stessa dopo le 9.30. Si chiede altresì, a fronte della gratuità dell’uso della metropolitana e degli ascensori per i residenti, come siano organizzati eventuali controlli sull’utenza”.

 

«L’intervento è inserito nel piano più ampio del Piano Caruggi, finanziato dal Pnrr Pinqua. Il progetto definitivo dell’intervento è stato approvato con Deliberazione di Giunta comunale e successiva determina, per un importo di quadro economico di 1,6 milioni di euro. La procedura di gara si è svolta mediante procedura negoziata, alla quale sono stati inviatati 30 operatori, con affidamento in appalto integrato ossia affidamento congiunto del servizio di progettazione esecutiva e di esecuzione di lavori. A tale procedura è seguito il provvedimento di aggiudicazione a favore dell’Impresa R.T.I. I.C.F.A. Srl / I.L.S.E.T. Srl (capogruppo) che hanno indicato quali progettisti esecutivi il raggruppamento formato da NBS Architetti Associati, ing. Claudio Macrì, Società C.E. Consulting Engineering srl e il dott. Enrico Maratona (agronomo). Nell’espressione del parere sul progetto definitivo la competente Soprintendenza dava delle prescrizioni da svilupparsi nel successivo livello progettuale che prevedevano prioritariamente: una diversa distribuzione delle rampe di accesso all’area di intervento, di valutare attentamente la sostituzione della prevista pavimentazione in calcestruzzo architettonico con una pavimentazione in arenaria analoga al resto della piazza da campionarsi e sottoporre nuovamente per l’approvazione, di eliminare il verde previsto intorno al basamento della statua del Rubattino prevedendo anche in questo caso del materiale lapideo. Nello sviluppo della progettazione esecutiva i progettisti hanno redatto una nuova soluzione del disegno della piazza unificando le rampe e eliminando l’area verde intorno alla statua soluzione condivisa con la Soprintendenza. Per quanto concerne la pavimentazione, la Soprintendenza, nel parere espresso per il progetto esecutivo, il 30 agosto scorso, ha ribadito la richiesta di utilizzo del materiale lapideo per l’intera superficie di intervento. Per adempiere a quanto richiesto, i progetti hanno avuto necessità di effettuare dei sondaggi nell’area di intervento: il 6 settembre si è proceduto con una consegna parziale dei lavori per poter verificare la possibilità di recuperare le pietre esistenti, previo taglio e lavorazione in cava. Questa soluzione di riutilizzo del materiale lapideo esistente ha avuto il benestare della Soprintendenza e ha portato a una modifica della componete strutturale del progetto poiché si è dovuto trovare un nuovo equilibrio dei carichi insistenti sulla piazza tra le nuove vasche contenenti le alberature, la pavimentazione lapidea più pesante rispetto al calcestruzzo architettonico ed il posizionamento di una vasca di accumulo dell’acqua piovana da utilizzare per l’irrigazione delle alberature. Per quanto concerne i ritrovamenti nel sottosuolo, erano ben noti all’amministrazione per la loro presenza planimetria, ma la nuova quota di intervento ha portato ad una interferenza risolta con l’aiuto della Soprintendenza stessa. Il cantiere, quindi, non ha subito alcuna interruzione, poiché alcune lavorazioni come il taglio della pietra e la sua lavorazione sono già state fatte, ma si è sviluppata una progettazione esecutiva in accordo con la Soprintendenza e rispettosa delle preesistenze storiche. Il progetto esecutivo nella versione conclusiva è stato consegnato ed è attualmente in fase di verifica e successiva validazione. La variazione di costo dell’intervento conseguenza delle modiche progettuali sopra elencate sarà assorbita totalmente dal quadro economico andato in gara senza alcun aggravio di costo per l’amministrazione».

Lo ha detto l’assessore Mauro Avvenente rispondendo all’interrogazione a risposta immediata presentata dalla capogruppo del Gruppo Misto Cristina Lodi in merito ai lavori in piazza Caricamento.

 

«La sicurezza e gli interventi sull’edilizia scolastica rappresentano una priorità e ci sono molti interventi in atto, partiti a seguito dei fondi del PNRR. Ho avuto modo di interloquire coi tecnici, in particolar modo con l’ingegner Frongia, e c’è stato anche un incontro con i proprietari dell’Asilo Stallo insieme all’assessore al Patrimonio Avvenente. I costi degli interventi alle facciate è di circa un milione. Da parte del Comune c’è la disponibilità a intervenire e abbiamo già fatto una proposta ai proprietari perché l’edifico è proprietà comunale al 50% e gli altri locali sono in locazione da privati. C’è l’intenzione e la volontà di superare l’ostacolo della proprietà di diversi soggetti acquistando i locali, in maniera di poter intervenire nettamente. Abbiamo fatto una proposta alla proprietà e la stanno valutando. Occorrerà anche procedere alla regolarizzazione delle difformità catastali esistenti. La situazione è complessa, m ma siamo fiduciosi che la proposta che abbiamo fatto ai privati venga accolti. Nell’edificio di via Opisso 37 sono ospitati le scuole di infanzia San Pietro, la Diaz e il Doria Pascoli e in via Battisti è previsto un adeguamento anti incendio che sarà eseguito nel 2024. È opportuno avere la massima attenzione sull’edilizia scolastica e il vicesindaco Piciocchi si è detto disponibile a fare ulteriori commissioni per descrivere gli altri interventi che saranno fatti in città e che restituiranno alla cittadinanza e a coloro che frequentano le scuole in generale edifici migliori anche dal punto di vista architettonico. Nelle commissioni potremo fare il punto su casi specifici e dare risposte sull’evoluzione delle procedure e sull’inizio dei lavori».

Ha risposto così, con delega del vicesindaco Piciocchi, l’assessore Matteo Campora all’ interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Francesco De Benedictis, in cui si legge: “Considerato che nella seduta di consiglio del 3 novembre 2022 si segnalavano le precarie condizioni delle facciate del civico 37 di via Opisso che ospita tre attività scolastiche e vista la risposta del vicesindaco che affermava che erano stati fatti interventi emergenziali per le facciate ( installazione mantovane ) e che l’edificio era meritevole di interventi importanti per la cui entità aveva la dignità, per costituire un titolo triennale, si chiede alla C.A quale evoluzione vi sia stata e conseguentemente quali possono essere le tempistiche per riportare l’edificio scolastico in ottimali condizioni manutentive e di sicurezza”.

 

Terminata la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata, alle 15 con 37presenti si è aperta la seduta del Consiglio comunale.

 

All’ordine del giorno tre delibere e due interpellanze.

 

Prima di cominciare i lavori il presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba ha ricordato la figura di Tullio Mazzolino, conosciuto come il fautore della pedonalizzazione di via San Vicenzo e del quadrilatero genovese.

 

Successivamente è stato discusso un ordine del giorno fuori sacco ad oggetto: la precarietà dei lavoratori subappalti delle mense scolastiche presentato dal consigliere del M5S Fabio Ceraudo, che impegna il sindaco e la Giunta: “Ad attivarsi al fine di arrivare ad una rapida soluzione per tutelare i lavoratori e di conseguenza a salvaguardare la qualità del servizio”.

L’ordine del giorno è stato approvato all’unanimità.

 

Proposta di Deliberazione n.3: “Proposta di parziale modifica del regolamento per il servizio pubblico con autovettura da piazza”. Su proposta dell’assessore ai Trasporti, Mobilità Integrata, Ambiente, Rifiuti, Energia e Transizione Ecologica, Matteo Campora e premesso che: “La mobilità è un diritto fondamentale tutelato dalla Costituzione della Repubblica Italiana e dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, questa Civica Amministrazione favorisce e sostiene una sinergia tra le diverse modalità di movimento a tutela della salute, dell’ambiente e dell’economia, nonché la promozione delle condizioni per la realizzazione di un efficiente sistema di servizi pubblici, la loro piena funzionalità e fruibilità da parte dei cittadini e, in particolare, da parte dei soggetti disabili; quanto sopra rappresenta un obbiettivo preminente del Comune di Genova, il cui perseguimento è espressamente previsto dall’articolo 3 del suo Statuto; è fondamentale garantire all’utenza del servizio taxi, che notoriamente si dichiara poco informata e, pertanto, esposta al rischio di cadere vittima di fenomeni di abusivismo, un’informazione adeguata”, la Giunta propone al Consiglio: “di modificare ed integrare il vigente “Regolamento per il servizio pubblico con autovettura da piazza”.

La delibera è stata approvata con 22 voti a favore, si è astenuta la minoranza.

 

Proposta di Deliberazione n. 4: “Iren s.p.a.: approvazione del nuovo patto parasociale – autorizzazione”. Su proposta dell’assessore al Bilancio, Lavori Pubblici, Opere strategiche infrastrutturali, Rapporti con i Municipi, Pietro Piciocchi. Premesso che: “il Comune di Genova detiene, per il tramite della propria holding FSU s.r.l risulta il primo azionista della Società; gli azionisti pubblici di IREN, hanno stipulato un Patto Parasociale denominato “Contratto di sindacato di voto e di blocco” (in avanti anche solo “il Patto”), al fine di disciplinare i reciproci rapporti ed esercitare il controllo sulla Società, il patto prevede: un sindacato di voto, con cui le Parti aderenti si impegnano a presentare e votare una lista congiunta per la nomina degli amministratori e dei sindaci della Società e a conformare il proprio voto nell’assemblea su materie di particolare rilevanza quali, per esempio, fusioni, scissioni e altre operazioni straordinarie sul capitale, secondo quanto previsto dal Patto stesso e un sindacato di blocco, cioè un vincolo di intrasferibilità delle azioni interessate dall’accordo in oggetto”. La Giunta propone al Consiglio: di approvare il nuovo “Contratto di sindacato di voto e di blocco” di IREN S.p.A. La delibera è stata approvata con 20 voti a favore, si è astenuta la minoranza. Sulla stessa è stata concessa l’immediata eseguibilità. Delibera di Consiglio n. 2: “Modifiche al regolamento del Consiglio comunale”. Su proposta del presidente del Consiglio comunale Carmelo Cassibba, su mandato della Commissione I – Affari Istituzionali; data la volontà di alcuni consiglieri di volere modificare alcuni punti del Regolamento che disciplina il funzionamento dell’organo amministrativo, al fine di modificare alcuni punti e semplificare alcune procedure invita il Consiglio comunale ad approvare le modifiche al Regolamento del Consiglio Comunale. Tali modifiche prevedono: “la necessità e l’urgenza di introdurre nel Regolamento del Consiglio comunale la possibilità per i consiglieri neo-genitori di partecipare alle adunanze degli organi istituzionali, la designazione degli scrutatori dopo la dichiarazione in cui viene aperta la seduta consiliare e comunque prima che si proceda con le votazioni, di introdurre la previsione degli ordini del giorno straordinari, di meglio specificare il ruolo, le competenze e la modalità di partecipazione della figura dell’esperto, ai lavori delle sedute delle Commissioni consiliari, di prevedere per le Commissioni dedicate allo svolgimento delle interpellanze la registrazione video da rendere disponibile sul sito del Comune, di meglio specificare la funzione delle Commissioni consiliari permanenti, di meglio chiarire la previsione che il sindaco o l’assessore durante le commissioni possano avvalersi della collaborazione dei dirigenti e dei funzionari e dei relativi servizi, di prevedere, in seguito alla valutazione del presidente della commissione, la possibilità dei soggetti auditi di partecipare alla seduta mediante collegamento in videoconferenza, di prevedere l’istituzione presso l’Ufficio Commissioni di un elenco/rubrica dei soggetti che possono essere auditi anche dietro richiesta dei consiglieri, di prevedere una più dettagliata disciplina delle dichiarazioni in apertura di seduta comprendendo le brevi dichiarazioni, i commenti o le espressioni di sentimenti su fatti di notevole rilevanza e attualità e di interesse pubblico generale, di coordinare le disposizioni che regolano le interpellanze, di ridurre i tempi di intervento dei consiglieri a 5 minuti ciascuno, disponendo altresì per l'illustrazione degli ordini del giorno e degli emendamenti un tempo massimo di 3 minuti per ciascun documento e, in caso di presentazione di più documenti, fino comunque ad un massimo di 30 minuti complessivi. Il tempo per la dichiarazione di voto sulla mozione è, invece, aumentato a 5 minuti per ciascun gruppo”.

Sulla stessa sono stati presentati sette emendamenti. I primi due sono del consigliere Bruzzone della lista RossoVerde, il terzo e il quarto dal consigliere Patrone del Pd, gli ultimi tre dal consigliere Gozzi di Vince Genova.

Il primo emendamento è stato approvato con 24 voti, si è astenuto il Pd e la consigliera Ghio della Lista RossoVerde. Il secondo emendamento è stato respinto con 22 voti della maggioranza e 15 a favore dell’opposizione. Il terzo emendamento è stato approvato all’unanimità. Il quarto emendamento è stato approvato all’unanimità. Il quinto emendamento è stato approvato con 32 voti voto contrario per il Gruppo Misto, il M5S, Uniti per la Costituzione e la lista RossoVerde. Il sesto emendamento è stato approvato con 32 voti a favore, voto contrario per il Gruppo Misto, il M5S, Uniti per la Costituzione e la lista RossoVerde. Il settimo emendamento è stato approvato con 33 voti a favore, si è astenuta la consigliera Lodi del gruppo misto e ha votato contrario il consigliere Ceraudo del M5S.

La delibera e stata approvata con 32 voti, voto contrario per il Gruppo Misto, M5S, Uniti per la Costituzione e lista RossoVerde.

 

Interpellanza 83: “Erzelli: situazione attuale e possibili sviluppi”. Atto presentato dal Fabio Ceraudo del M5S. Scrive il consigliere: “Dal momento che a giugno 2022 era stata chiusa la fase progettuale tra Regione e Università per l’insediamento della facoltà di Ingegneria nel Parco Tecnologico degli Erzelli e dato che nello stesso sito doveva sorgere l'Ospedale di Ponente s’ interpella sindaco e Giunta per conoscere l’attuale situazione del sito e quali possibili sviluppi potranno essere attuati”.

«Non è un’operazione guidata dal Comune - ha risposto il vicesindaco Piciocchi - ma credo ci siano tutte le condizioni per vedere realizzato il polo tecnologico che questa amministrazione considera strategico. È stato un successo ottenere, da parte del governo, le risorse economiche per completare il quadro economico per avviare la gara e i lavori del polo universitario. La gara è avvenuta e la commissione sta assegnando l’operatore che realizzerà i lavori dell’Università. Nel contempo, la Regione sta costruendo la pratica per l’ospedale. Il Comune si è attivato per la mobilità e i diversi collegamenti con gli Erzelli e in ultimo con l’Università si sta cercando di attrarre investitori per la parte sportiva che dovrebbe completare il campus. Credo sia opportuno, comunque, data la complessità dei diversi aspetti, discutere del tema e degli attori in gioco in una commissione dedicata».

 

Interpellanza 63: “Mancanza di pulizia e sicurezza sanitaria per i cittadini che utilizzano l’ingresso funicolare Portello/Sant’Anna in p.zza Portello”, atto presentato dal consigliere Valeriano Vacalebre di FdI che interpella il sindaco e la Giunta: “Per verificare la possibilità, se fosse attuabile, da parte dell’Amministrazione pubblica, in concerto con gli Enti preposti alla vigilanza igienico-sanitaria, a procedere, ad un intervento di pulitura e disinfestazione delle aree indicate o comunque di attenuazione del fenomeno, con controllo del numero dei volatili presenti e volteggianti sulle teste dei passanti, al fine di dare una soluzione a questa situazione di degrado e possibile proliferazione di infestazioni da parassiti e malattie, per salvaguardare la vivibilità e la sicurezza, anche sotto l’aspetto sanitario, del quartiere e di chi si trova ad attraversarlo per usufruire dei mezzi di pubblica utilità”.

«La problematica è molto particolare - ha risposto l’assessore Campora - in quanto siamo alla presenza di una proprietà privata. La polizia locale si sta attivando per procedere ad eventuali sanzioni e per mettere in atto tutto ciò che è possibile fare come ad esempio, potrebbe essere d’aiuto, dare mangime che limiti la fertilità. Ma essendo aree di natura privata, non possiamo intervenire direttamente».

 

Terminati i punti all’ordine del giorno, alle 17.21 si è chiuso il Consiglio comunale.

«A Genova le Zone 30 non saranno applicate su tutto il territorio comunale, ma solo su strade con determinate caratteristiche. Tuttavia, il Comune manterrà quelle esistenti e lavorerà per farne di nuove, in base alle richieste provenienti dal territorio e dai Municipi nelle strade vicine a luoghi sensibili come le scuole e dove ci sono situazioni di pericolo». Lo ha detto oggi pomeriggio l’assessore comunale alla Mobilità integrata e Trasporti, Matteo Campora, rispondendo alle interrogazioni a risposta immediata presentate dai consiglieri comunali Alberto Pandolfo (Partito Democratico) e Paolo Gozzi (Vince Genova). «Il tema delle cosiddette Zone 30 è oggetto di dibattito in questi giorni e da molto tempo: una questione da affrontare in modo pragmatico, senza estremizzare i concetti e non adottando una modalità ideologica. In questi anni, nel continuo confronto che abbiamo avuto con il Ministero dei Trasporti e con i ministri che si sono succeduti nel tempo, abbiamo messo sempre al centro dell’attenzione la sicurezza stradale. A nostro avviso le zone 30 non vanno applicate in maniera generalizzata ma solo su strade con determinate caratteristiche, dove ci sono possibili situazioni di pericolo e luoghi sensibili come le scuole. Già oggi a Genova ci sono già diverse strade con il limite dei 30 Km/h: pensiamo ad esempio a San Martino, Borgoratti, a Marassi alta e sulle alture del Ponente, ma anche in via Cornigliano. Senza dimenticare le ordinanze che chiudono, di mattina, il traffico in via Bellucci e lo limitano in prossimità dell’ingresso della scuola Tollot», ha spiegato l’assessore Campora, prima di precisare che «il Comune di Genova, dal punto di vista delle limitazioni al traffico vicino agli istituti scolastici, è già oggi una città virtuosa dove esiste un forte tessuto locale che ha attivato pedibus e bicibus che funzionano bene e stanno crescendo». «Abbiamo chiesto ai Municipi di fare delle proposte su nuove zone 30 e strade scolastiche, e abbiamo già dei progetti che ci sono stati inviati dagli istituti e dai genitori, con progettazioni dal basso come quelle dell’IC Quarto che intendiamo portare avanti», ha aggiunto Campora, che ha ribadito la necessità di «uscire dalle polemiche sterili e di confrontarci sulle singole proposte come la strada scolastiche che sarà attivata a Sestri Ponente, vicino a via Giotto, grazie a un intervento di urbanistica tattica già previsto e finanziato. Riteniamo quindi giusto, in linea con le indicazioni del Mit, istituire le zone 30 dove ci sono situazioni di pericolo e siti sensibili, utilizzando dunque un approccio di buon senso» ha concluso l’assessore.

«L’amministrazione ha creduto nell’operazione del winter park all’interno di un’area non utilizzata per anni. Adesso inizia una fase successiva, perché quell’area è preziosa e dovrà essere valorizza-ta. Genova parcheggi sta valutando se possa essere utilizzata anche come parcheggio tempora-neo, visto che ci sono richieste forti da parte del Municipio e dei residenti per la penuria di posti auto. In una fase, quindi, solo transitoria, quell’area potrebbe essere utilizzata come parcheggio, in attesa che diventi una “piazza delle feste” grazie ad una riqualificazione totale. Non ci possiamo permettere di tenere un’area così grande inutilizzata». Lo ha detto l’assessore Matteo Campo-ra rispondendo al consigliere della Lega Alessio Bevilacqua riguardante “il Winter park presso ponte Parodi e calata Vignoso e i lavori che hanno portato alla sua rigenerazione».

Ultimo aggiornamento: 23/01/2024