Approvato dalla giunta comunale, su proposta del vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi, il progetto di fattibilità tecnico economica per interventi di manutenzione straordinaria nella scuola primaria Gilberto Govi e dell’infanzia Cavallotti. «Si tratta di un intervento molto atteso dalle famiglie e dal quartiere che consentirà la messa in sicurezza e il recupero completo dell’edificio - spiega il vicesindaco Piciocchi - la progettazione è stata articolato in due lotti, per un totale di 1,8 milioni di euro. Il primo lotto prevede la messa in sicurezza e il consolidamento dei solai, il ripristino della copertura del primo piano, che oggi presenta delle criticità di infiltrazioni. Il secondo lotto, previsto come intervento complementare, prevede il ripristino dei prospetti principali a completamento di un primo intervento di messa in sicurezza già eseguito e il ripristino della copertura del terzo piano oltre ad altri interventi puntuali di manutenzione straordinaria».
L’edificio si trova nel municipio Medio Levante, in via Felice Cavallotti 10-12: nella scuola materna sono presenti 5 classi per un totale di 99 bambini, 13 maestre e 3 operatori, mentre la scuola primaria conta inoltre 318 alunni, 38 insegnati e 5 collaboratori. Sempre nel Municipio Medio levante, proseguono secondo cronoprogramma i lavori di riqualificazione dell’asilo nido Fata Morgana, in via Medaglie d’Oro di Lunga Navigazione 1. L’istituto, che occupa l’intero secondo piano dell’edificio, è oggetto di alcuni importanti interventi di adeguamento sismico, risanamento e consolidamento della struttura in cemento armato, che consentiranno di aumentare il numero di bimbi accolti da 62 a 70. I lavori – con una copertura economica di circa 3,3 milioni di euro tra fondi PNRR (1,14 milioni), DL 50/2022 (2,05 milioni) e Fondo Opere Indifferibili (113mila euro) – hanno visto ad oggi: l’esecuzione delle demolizioni interne al secondo piano, la ponteggiatura integrale dell’edificio, lo scrostamento degli intonaci esterni, la demolizione delle parti di calcestruzzo non coeso. Gli interventi sull’edificio, risalente agli anni ‘60-’70 del secolo scorso e adibito in parte ad asilo nido e in parte a scuola primaria di I grado, prevedono nel dettaglio: il rinforzo della struttura in cemento armato, le redistribuzioni interne funzionali dell’intero secondo piano che ospita l’asilo nido, con il rifacimento di tutti gli impianti e l’incremento del numero di bimbi accolti da 62 a 70, il risanamento dei prospetti, la sostituzione dei serramenti esterni, la sostituzione della scala esterna per l’evacuazione in sicurezza in caso di incendio.
Sono previste inoltre la riqualificazione e la messa in sicurezza degli immobili di edilizia scolastica che ospitano l’asilo nido La Rondine di piazza Solari e l’asilo nido nell’ex caserma Gavoglio al Lagaccio, oltre alla realizzazione di un nuovo nido d’infanzia in piazza Palermo, al piano terra dell’ex Istituto Nautico (con il completamento di opere strutturali nell’edificio). La spesa totale per tutti gli interventi è di circa 12 milioni di euro. «I lavori di messa in sicurezza dell’asilo Fata Morgana fanno parte di un pacchetto di investimenti sull’edilizia scolastica e, in particolare, su alcuni nidi d’infanzia della nostra città – dichiara il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi – Si tratta di interventi molto attesi, frutto di un attento confronto con famiglie e docenti, che stiamo portando avanti nel rispetto delle tempistiche, molto serrate, dettate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Lavori che, solo per l’asilo Fata Morgana, ci consentiranno di aumentare fino a 70 il numero di posti a disposizione dei bimbi e delle famiglie genovesi». «Migliorare l’offerta educativa fin dalla prima infanzia è un obiettivo primario della nostra Amministrazione – commenta l’assessore ai Servizi educativi 0-6 anni Marta Brusoni – I nostri uffici, a seguito di una proficua interlocuzione con il Ministero e di un dialogo costante con i corpi docenti, i sindacati e le famiglie, sono riusciti a portare a casa risorse importanti con cui efficientare, rendere più sicura l’edilizia scolastica e aumentare l’accoglienza per i nostri bimbi, nella prospettiva di lasciare un patrimonio di edilizia scolastica migliore alle future generazioni».