La rassegna, patrocinata dal Consolato del Giappone a Milano e dall’Istituto Giapponese di Cultura, è visitabile dal 6 dicembre al prossimo 11 maggio
La storia dell’antico Giappone è stata a lungo avvolta da un velo di profondo mistero e conosciuta da un numero limitato di persone ma negli ultimi anni, grazie agli sforzi degli studiosi di diverse discipline e all’applicazione di nuove metodologie di ricerca comparata, si è riusciti ad avere un’idea più precisa degli avvenimenti di quell’epoca.
Questo ha consentito di gettare uno sguardo più accurato su un Sol Levante dove i rapporti con il continente estremo orientale erano radicati e profondi, là dove l’arcipelago giapponese ha avuto frequenti e importanti contatti con la Cina e la Corea, gli altri due grandi paesi dell’area, fin dalle sue origini. Proprio in questo nuovo orizzonte di ricerca nasce la mostra, Il Giappone antico - L’alba del Sol Levante a cura di Aurora Canepari, Eliano Diana e Massimo Soumaré.
«Una mostra che unisce tradizione e scienza, ponendosi come un’esperienza di approfondimento e divulgazione dell’archeologia e della storia antica giapponese» commenta la consigliera comunale Elena Manara.
Il progetto unisce due importanti elementi: l’esperienza di scavo e di ricerca Be-Archaeo, finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020 dell’Unione Europea e guidato dall’ Università di Torino, e la preziosa collezione di reperti antichi conservati al Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone di Genova.
Scopo di quest’esposizione scientifica e archeologica è, infatti, quello di presentare a un ampio pubblico quell’affascinante arco di tempo che va dal 14.000/12.000 a.C. fino al VII secolo d. C.
Si parte dal periodo preistorico Jōmon, arrivando al periodo Yayoi che vede la formazione dei primi paesi organizzati e di una struttura sociale e politica, per giungere infine al periodo Kofun – al centro degli scavi condotti dalla missione Be-Archaeo sul tumulo funerario Tobiotsuka kofun nei pressi della città di Okayama e su altri siti del Giappone centrale – che vedrà il formarsi dei regni alla base della successiva nascita della religione, dello stato e del sistema imperiale nipponici. Si tratta di tre epoche che, pertanto, risultano essere fondamentali per comprendere a fondo tutti gli sviluppi seguenti del Giappone.
La mostra è anche l’occasione per presentare e divulgare le analisi svolte da parte dell’Università di Genova e dell’Università di Torino su alcuni reperti archeologici collezionati da Edoardo Chiossone, conservati nei depositi e ora esposti al pubblico nel percorso di mostra.
Tra gli eventi collaterali, sarà proposta una rassegna di incontri divulgativi tenuti al Museo Chiossone da importanti esperti del settore sul tema archeologico e sulla storia antica del Giappone.
Claudia Zancan
Potere e identità nelle tombe decorate del Kyūshū: come i simboli raccontano la cultura Kofun
Sabato 14 dicembre h 16
Claudia Bertolé
Il Giappone antico nell’immaginario cinematografico
Sabato 21 dicembre h 16
Daniele Petrella
Il progetto “Jōmon Sea” e le indagini archeologiche di IRIAE sull’isola di Tsushima: nuove scoperte sugli albori del periodo Jōmon e del Neolitico giapponese
Venerdì 10 gennaio h 16
Eliano Diana
L'archeologia incontra la scienza: il progetto Be-Archaeo
Sabato 1 febbraio h 16
Maria Carlotta Avanzi
Dalla Cina al Giappone: animali, personaggi e mappe celesti nei dipinti tombali del Kansai Sabato 1 marzo h 16
Massimo Soumaré
Uno sguardo ai primi testi che parlano del Giappone: la Cronaca dei Wei e le altre antiche opere storiche cinesi
Sabato 5 aprile h 16
Rossella Panarella
L’arrivo e lo sviluppo della metallurgia in Giappone spiegato attraverso gli oggetti arcaici in bronzo del Museo Chiossone
Sabato 3 maggio h 16