Report del Consiglio comunale del 22 luglio e la discussione degli articoli 54

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Articolo del
22/07/2025
sala rossa

Approvata la variazione di bilancio. Tra i temi affrontati in aula la Tari, il servizio di TPL Navebus e il futuro di piazza Facchini a Certosa

Manuela D'Angelo

Dopo la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata, alle 15 si è aperto il Consiglio comunale con 38 presenti.

Prima di iniziare i lavori il presidente del Consiglio comunale Claudio Villa ha chiesto all’aula un minuto di silenzio per la morte di Alessio Gaglia, l’agente della Polizia Locale, morto in un incidente, mentre si recava con la sua moto sul luogo di un sinistro stradale.

 

In apertura dei lavori è stato discusso un articolo 55 ad oggetto “Eventi G8 di Genova 2001” presentato dai consiglieri di AVS Lorenzo Garzarelli, Francesca Ghio e Massimo Romeo che scrivono: “Visto che sono trascorsi ventiquattro anni dal G8 di Genova, un evento che ha rappresentato un passaggio significativo nella storia recente della città e dell’Italia, si chiede all’aula di esprimersi in merito”.

Il dibattito ha previsto l’intervento di un consigliere per ogni gruppo.

 

Sono stati poi ripresi i due ordini del giorno straordinari presentati durante la seduta dello scorso giovedì, ma non discussi a causa dell’abbandono dell’aula da parte dei proponenti.

Il primo  “Fenomeni di furti, violenza e spaccio nella zona di calata Vignoso e vie limitrofe”, presentato dal consigliere della Lega Alessio Bevilacqua e sottoscritto da tutti i capogruppo della minoranza, impegna sindaca e Giunta “Ad ascoltare in una apposita conferenza capigruppo una delegazione di persone composta da cittadini, pescatori, commercianti, associazioni di categoria, anche quelle del turismo, e realtà che gravitano nella zona di Calata Vignoso; ad essere presenti ad una apposita commissione itinerante che si dovrà tenere nella zona di Calata Vignoso e vie limitrofe in fascia serale, al fine di:

- verificare di persona la situazione in cui vivono cittadini e operano pescatori ed esercenti;

- riportare il tema all'interno del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica;

- dare seguito alle richieste già promosse, e in alcuni casi già avviate, citate in premessa, partendo dalla richiesta di un presidio fisso e degli interventi sulla recinzione dell'area di Calata Vignoso e alla rimozione della pedana presente.

Dopo la discussione ha chiesto la parola l’assessora alla Sicurezza Arianna Viscogliosi che ha espresso parere negativo all’ordine del giorno della Lega, che quindi è stato messo in votazione e respinto con 25 voti contrari della maggioranza e 15 favorevoli dell’opposizione.

 

Il secondo odg straordinario “Regolamento sul lavoro agile, approvato con Deliberazione di Giunta comunale n. 28 del 27 febbraio 2025” è stato presentato dal consigliere di Forza Italia Mario Mascia, e impegna sindaca e Giunta a “Continuare il percorso intrapreso con le Direzioni e gli Uffici competenti e le organizzazioni sindacali per una più efficace applicazione del Regolamento sul lavoro agile”. Ha preso la parola l’assessora al Personale Rita Bruzzone, che ha ricordato che sul tema si sono svolte alcune riunioni e sono emerse criticità sui tavoli sindacali e per questo il parere alla richiesta di Mascia è da ritenersi positivo. L’ordine del giorno è stato approvato con 39 voti favorevoli.

 

È stata poi discussa la proposta di Giunta al Consiglio 2025/20 “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio ai sensi dell art. 194, comma 1, lett. a, d. lgs. 267/2000, in esecuzione di sentenze”. Con 37 voti favorevoli la proposta è stata approvata all’unanimità.

 

Si è passata poi alla delibera 2025/21 “Riconoscimento della legittimità del debito fuori bilancio inerente la sentenza del Tribunale di Genova n. omissis”. La proposta è stata messa in votazione e approvata all’unanimità con 38 voti favorevoli.

 

A seguire è stata discussa la delibera 2025/19 “Salvaguardia degli equilibri di bilancio e assestamento generale - VI variazione ai documenti previsionali e programmatici 2025/2027”, proposta dall’assessore al Bilancio Alessandro Terrile, con cui si chiede al Consiglio Comunale “Di prendere atto delle attività svolte dagli uffici per la ricognizione degli equilibri di bilancio e la verifica di eventuali debiti fuori bilancio, oltre che le richieste di variazione di bilancio pervenute;  di prendere atto della situazione di squilibro che si genera a seguito dell’accoglimento delle integrazioni di spesa ritenute necessarie; di modificare ai fini di salvaguardia degli equilibri, dallo 0,78 per cento all’1,06 per cento l’aliquota applicata alle abitazioni locate con contratto stipulato ai sensi dell'art. 2, comma 3, della Legge n. 431/1998, utilizzate dall’affittuario come abitazione principale, modificando la deliberazione di Consiglio Comunale n. 57 del 19/12/2024, con un impatto sufficiente a garantire il ripristino degli equilibri di bilancio; di approvare, per l’anno 2025, il “Prospetto Aliquote IMU – Comune di Genova”.

 

Riguardo questo atto il consigliere di Vince Genova Pietro Piciocchi ha presentato una richiesta di sospensiva “ perch é - ha detto - occorrono approfondimenti tecnici”.

La proposta è stata respinta dalla maggioranza.

 

Il consigliere della Lega Alessio Bevilacqua ha richiesto la convocazione di una conferenza capigruppo prima di iniziare la discussione sulla variazione di bilancio e, nonostante il presidente Villa volesse concederla solo a fine seduta, la sindaca Silvia Salis ha voluto procedere come richiesto dall’opposizione.

Il consiglio è stato sospeso per permettere ai capogruppo di riunirsi.

 

Al rientro in aula è cominciata la discussione sulla proposta di delibera per la variazione di bilancio. Su questo documento 2025/19 sono stati presentati 5 ordini del giorno e un emendamento. Riguardo gli odg la segretaria generale li ha dichiarati attinenti e dunque messi in discussione. Riguardo l’emendamento, invece, il parere tecnico è contrario, “in quanto privo di copertura finanziaria”.

 

Il primo odg è stato presentato dai consiglieri di Avs e sottoscritto dagli altri gruppi di maggioranza. Con questo atto si impegna sindaca e Giunta “A valutare la possibilità di reperire non appena le condizioni lo consentano, le risorse per riportare nel 2026 il canone dell’IMU per chi affitta a canoni concordati ad aliquota agevolata, limitando la variazione di bilancio all’anno 2025; a valutare l’avvio di un dialogo con le associazioni dei proprietari e degli inquilini al fine di adottare in sede di approvazione di bilancio preventivo per l'anno 2026 un pacchetto di misure a favore delle politiche della casa che prevedano l'incremento del fondo per combattere la morosità incolpevole e una riduzione dell'aliquota IMU sugli immobili locati a canone concordato”. Il vicesindaco Alessandro Terrile ha espresso a nome della Giunta parere favorevole. L’ordine del giorno è stato approvato con 24 voti della maggioranza. La minoranza (14) si è astenuta. La consigliera della Lega Paola Bordilli presente non votante.

 

Un altro Odg è stato presentato dalla lista Noi moderati ed impegna sindaca e Giunta a prevedere un incremento di 2 milioni di euro del fondo per morosità incolpevole. L’assessore Davide Patrone ha espresso a nome della Giunta parere favorevole, nonostante le perplessità in merito alla cifra. L’odg è stato approvato all’unanimità con 40 voti favorevoli

 

La consigliera Alessandra Bianchi ha illustrato i due ordini del giorno presentati dal Gruppo di Fratelli d’Italia. Il primo impegna sindaca e Giunta “A dare continuità ai progetti avviati, in particolare a quelli per tutte le età ed abilità, e di valutare di destinare maggiori risorse agli stessi, onde ampliarne la portata”. Su questo odg il vicesindaco Alessandro Terrile ha espresso a nome della Giunta parere contrario. L’odg è stato respinto con 25 voti contrari della maggioranza e 15 favorevoli dell’opposizione.

 

Il secondo odg di Fratelli d’Italia impegna sindaca e Giunta “A valutare di destinare parte dei fondi previsti per lo sport a sostegno di ASD, APS ed ETS che svolgono attività sportiva nei confronti di categorie fragili”. Su questo odg la sindaca Silvia Salis ha espresso parere favorevole. L’odg è stato approvato all’unanimità con 40 voti favorevoli.

 

La consigliera della Lega Paola Bordilli ha poi presentato l’ordine del giorno numero 9 con cui si impegna la Giunta “A valutare lo stanziamento nelle prossime variazioni al bilancio di un importo destinato a sostegno delle attività economiche rientranti all’interno del perimetro delle lavorazioni delle grandi opere”. Il vicesindaco Terrile ha espresso a nome della Giunta parere favorevole. L’odg è stato approvato all’unanimità con 39 voti favorevoli.

 

Il consigliere di Vince Genova Pietro Piciocchi ha poi illustrato il suo emendamento, nonostante il parere contrario tecnico degli uffici. “Con la presente proposta emendativa - scrive il consigliere - si intende sopprimere dalla deliberazione la parte relativa all’incremento dell’IMU, attestando gli equilibri di bilancio. Per l’effetto vengono rettificate in diminuzione alcune variazioni contenute nel prospetto F fino alla concorrenza dell’importo di euro 5.300.000 pari al gettito atteso dall’incremento dell’IMU. Si ritiene che ad ulteriori indilazionabili esigenze si potrà provvedere mediante prelievo dal fondo di riserva ovvero attraverso risorse derivanti da presumibili economie ovvero incremento di entrate che potranno trovare allocazione in successive variazioni”. L’emendamento, come detto, ha ricevuto il parere negativo degli Uffici tecnici e anche la Giunta, attraverso il vicesindaco Terrile, ha espresso parere contrario. Messo in votazione, l’emendamento è stato respinto con 25 voti contrari della maggioranza e 14 favorevoli dell’opposizione.

 

Alla fine della discussione il presidente del Consiglio comunale Claudio Villa ha posto in votazione la delibera 2025/19 “Salvaguardia degli equilibri di bilancio e assestamento generale - VI variazione ai documenti previsionali e programmatici 2025/2027”. La delibera è stata approvata con 25 voti favorevoli della maggioranza e 14 contrari.

 

Infine è stata discussa la delibera di Giunta “Salvaguardia degli equilibri di bilancio e assestamento generale - prima variazione dei documenti previsionali e programmatici 2025/2027 dell'istituzione Musei del mare e delle migrazioni”, proposta dall’assessore alla Cultura Giacomo Montanari e dell'assessore al Bilancio Alessandro Luigi Terrile, con cui si chiede al Consiglio “Di prendere atto della situazione di equilibrio nella gestione sia di competenza che dei residui e della gestione di cassa; di approvare la variazione di bilancio che costituisce parte integrante del presente provvedimento, e di apportare al bilancio di previsione 2025-2027 le conseguenti modifiche; di prendere atto degli equilibri di bilancio a seguito della presente variazione e di prendere atto che sono stati rispettati tutti i vincoli di spesa previsti dalla vigente normativa.

 

La delibera è stata messa in votazione ed è stata approvata con 25 voti favorevoli della maggioranza. L’opposizione si è astenuta.

Il Consiglio si è chiuso alle 19.58.

ARTICOLI 54, INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

«Il servizio Navebus è attivo e operativo; c’è un contratto quadro giunto in scadenza e Amt sta predisponendo le carte per il suo rinnovo e per la nuova gara di affidamento del servizio. Dal 2024 la Navebus è coperta da un finanziamento di Regione Liguria di 100 mila euro per 13 mila km di percorso, mentre i restanti 17.352 km sono stati finanziati da Città Metropolitana con 56.914 mila euro. È un progetto di cui si parla da tempo, un servizio che risponde alle esigenze dei cittadini ma anche molto utilizzato dai turisti. Apprendo dalla interrogazione che è in essere una situazione di insofferenza da parte di un creditore: non conosco questo dato, ma Amt sta affrontando varie criticità, dunque se ci sono creditori che aspettano di essere pagati saremo a lavoro per risolvere e garantire quel fornitore come gli altri».

 

Lo ha detto l’assessore alla Mobilità sostenibile e al Trasporto pubblico Emilio Robotti rispondendo all’interrogazione del consigliere di Vince Genova Mauro Avvenente riguardante la “Continuità servizio Navebus-Trasporto Pubblico Locale”.

«La questione era stata portata in Aula dall’allora consigliere Pilloni nella seduta del 14 novembre. In quella occasione l’allora vicesindaco Piciocchi indicava che ci sarebbe stato l’interessamento del Comune per la ricollocazione della statua di Guido Rossa su un basamento di dimensioni adeguate, come richiesto dallo scultore. Si valutò di ricollocare la statua utilizzando i ribassi d’asta per i lavori di ammodernamento di largo XII Ottobre che avevano cubato oltre 54mila euro. Purtroppo, l’interlocuzione avviata dal Comune con il Ministero non portò a un risultato positivo: infatti, il Ministero negò questa possibilità. Da allora, la progettualità non è più andata avanti e si stima che, per la sola rimozione della statua prima del suo riposizionamento, servirebbero 9.600 euro. Quella di Guido Rossa è stata e continua ad essere una figura fondamentale per la storia della nostra città e un esempio di dirittura morale, collegata ad un’epoca segnata dalla lotta al terrorismo e dalla protezione della classe lavoratrice. Ecco perché la statua di Guido Rossa meriterebbe maggiore attenzione. Al momento, però, faccio fatica a prendere un impegno concreto per un suo riposizionamento in breve tempo. Tuttavia, intendo farmi carico di questa problematica: non dico nei mesi a venire, dal momento che ci tengo ad essere credibile». Ha risposto così l’assessore alla Cultura Giacomo Montanari all’interrogazione del consigliere Mario Caraffini del Partito Democratico che chiedeva alla Giunta: “La statua dedicata a Guido Rossa, di Franco Repetto, fu collocata in largo XII ottobre nel 1984 e già da allora posta su di un basamento dalle dimensioni inadeguate. Quasi due anni fa, in occasione del rifacimento della piazza, la statua venne ricollocata, ancora una volta, su di un basamento alto pochi centimetri. in quell’occasione (14 novembre 2023), l'allora assessore Pietro Piciocchi, annunciava che presto la statua avrebbe avuto il basamento progettato dallo scultore, consistente in un blocco in calcestruzzo dell’altezza di tre metri. A quasi due anni di distanza il basamento non è stato ancora realizzato. si chiede di sapere se e quando la giunta intenda realizzare il suddetto basamento e quali atti o provvedimenti sono stati intrapresi o si intendono assumere”.

 

Ha risposto così l’assessore alla Cultura Giacomo Montanari all’interrogazione del consigliere Mario Caraffini del Partito Democratico che chiedeva alla Giunta: “La statua dedicata a Guido Rossa, di Franco Repetto, fu collocata in largo XII ottobre nel 1984 e già da allora posta su di un basamento dalle dimensioni inadeguate. Quasi due anni fa, in occasione del rifacimento della piazza, la statua venne ricollocata, ancora una volta, su di un basamento alto pochi centimetri. in quell’occasione (14 novembre 2023), l'allora assessore Pietro Piciocchi, annunciava che presto la statua avrebbe avuto il basamento progettato dallo scultore, consistente in un blocco in calcestruzzo dell’altezza di tre metri. A quasi due anni di distanza il basamento non è stato ancora realizzato. si chiede di sapere se e quando la giunta intenda realizzare il suddetto basamento e quali atti o provvedimenti sono stati intrapresi o si intendono assumere”.

 

 

Ringrazio il consigliere Maresca che inserisce nel dibattito un argomento molto importante e centrale anche per la nostra Amministrazione, il cui obiettivo è la realizzazione di un modello di economia avanzato che si fondi sui principi della riduzione, del riuso, del riciclo, del recupero e della rigenerazione delle risorse. Al fine di raggiungere gli obiettivi dello sviluppo sostenibile dettati dall'agenda 2030, pensiamo che questa ottica rivolta all'economia circolare possa rendere Amiu più efficiente, insieme alla chiusura del ciclo dei rifiuti, che è una priorità perché necessaria per rendere l’azienda il motore di un polo ambientale energetico che incentivi anche le imprese della filiera del riciclo. Quindi saranno necessarie delle valutazioni ambientali, sia relative alla tipologia di impianto, sia relative al suo dimensionamento e alla sua localizzazione, in un quadro di sostenibilità ambientale. La sinergia da sviluppare è quella che mette insieme anche il piano regionale dei rifiuti, tenendo conto però che Genova è una città centrale geograficamente, ma anche in relazione alla quantità del materiale prodotto. Saranno quindi sicuramente privilegiate soluzioni ambientalmente compatibili e vantaggiose, che seguiranno le indicazioni relative alla prossimità tra produzione del rifiuto e suo trattamento e permetteranno al contempo parternariati e collaborazioni con player industriali in grado di sostenere economicamente gli investimenti».

 

Lo ha detto l’assessora all’Ambiente e al Ciclo dei rifiuti Silvia Pericu rispondendo all’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Francesco Maresca che chiedeva “informazioni in merito alle intenzioni dell’amministrazione sulla possibilità di costruire un termovalorizzatore lavorando in sinergia al fine di chiudere il ciclo dei rifiuti e attuare quelle politiche di economia circolare che ci chiede l’Unione Europea”.

«Nei documenti di riequilibrio di bilancio che saranno esaminati oggi dal Consiglio Comunale non è previsto alcun aumento della Tari. La polemica innescata nei giorni scorsi deriva dall’esame della relazione previsionale aziendale di Amiu che è stata approvata dal Cda di Amiu del 26 maggio, poi trasmessa alla Direzione partecipate ed esaminata ieri in commissione comunale. La relazione tiene conto della previsione del budget, elaborata sulla base delle indicazioni di Arera che prevede di considerare i costi storici degli ultimi due anni, in aumento sugli anni precedenti. Infatti, Amiu prevede di avere un maggiore fabbisogno e, sempre secondo la relazione di Amiu, i costi di smaltimento dei rifiuti saranno in crescita. È evidente come, secondo le normali regole di costruzione della tariffa, l’incremento dei costi di smaltimento dovrebbe essere ribaltato sulla tariffa non solo a carico del Comune di Genova, ma di tutta la Città Metropolitana, Aggiungo inoltre che esiste una ragione precisa alla base dell’aumento dei costi di smaltimento degli ultimi due anni. Infatti, nessuna delle azioni necessarie per la riduzione dei costi è stata portata a termine, dalla realizzazione del biodigestore già prevista dal piano industriale di Amiu del 2018, a quella dell’impianto Mtb, sempre previsto dal piano industriale di Amiu e condizione necessaria per la riapertura della discarica di Scarpino. Peraltro, i lavori di realizzazione dell’impianto Mtb sono in ritardo oltre che sospesi. Si tratta di una situazione da tenere in grande attenzione ma che non ci impedisce di dire che la Tari non aumenterà: il Comune lavorerà con l’azienda, i sindacati e tutti gli altri stakeholder del ciclo dei rifiuti per evitare che l’aumento dei costi di smaltimento dei rifiuti si abbatta sugli utenti».

 

È la risposta del vicesindaco Alessandro Terrile all’interrogazione del consigliere Filippo Bruzzone della Lista civica Silvia Salis sindaca che chiedeva: “Appreso a mezzo stampa di un possibile aumento della Tari per il 2026, si chiede alla Civica Amministrazione se nel 2026 tale aumento si concretizzerà”.

«La prima cosa che devo dire, non per mettere le mani avanti, è che gli acquisti che fa il Carlo Felice in realtà non sono sotto diretto controllo di questa giunta. Questo risiede sotto le loro autonomie, essendo una Fondazione. Naturalmente, però, le preoccupazioni che lei ha esteso sono state anche le nostre. E per questo abbiamo chiesto una verifica sia al sovrintendente Galli sia a chi si era occupato come consulente tecnico di valutare i pro e i contro di questo acquisto. 
È difficile per me verificare se tutto sia veritiero, però naturalmente mi devo anche attenere a quelli che sono i documenti che ci sono stati forniti e sui quali non è stata elevata nessun dubbio di autorevolezza o diciamo non conformità. Quello che le posso dire è che a prescindere dal fatto amianto, che non ho competenza a verificare, possiamo invece verificare quelli che sono i costi: dalla relazione tecnica che è stata fornita - che non è quella del teatro ma quella del consulente tecnico che ha valutato l'acquisto del capannone, quindi i costi e i benefici dell'operazione - annualmente il capannone a Savignone costava 220.000 euro, mentre il capannone finito acquistato nei dintorni del Monferrato cubava, una volta messo in opera, come lei ricordava circa 1,4 milioni - per la precisione 1.303.709 euro - considerando come costi di avvicinamento, quindi di andata e ritorno per lo stoccaggio delle scene, circa 2mila euro all’anno, con un ritorno nel giro di cinque anni per l’investimento. Per questa ragione, da questo punto di vista, era stata presa questa scelta, considerata come preferibile rispetto al pagamento di importanti locazioni annue come quelle rappresentate che ci sono state comunicate. Da questo punto di vista non mi sentirei di parlare di danno erariale perché ci sono delle ponderate ragioni: naturalmente si può ragionare in termini di opportunità e questo sicuramente è opportuno farlo notare per cui la ringrazio».

 

Ha risposto così l’assessore alla Cultura Giacomo Montanari all’interrogazione della consigliera del Partito Democratico Donatella Alfonso, dove si legge: “Appreso dell’acquisto - deciso e ratificato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice durante la precedente amministrazione - di una proprietà commerciale sita in un comune piemontese da adibire a magazzini per il materiale del teatro, e dei consistenti e necessari lavori di adeguamento della stessa struttura, a fronte anche della risposta data dalla Regione Liguria sulla vicenda, si interrogano la sindaca e la giunta se tale acquisto sia considerato adeguato alle necessità e ai costi di mercato e se non si sia trattato di una scelta incauta tale da far temere un danno erariale”.

«Per Villa Imperiale in realtà il progetto di riqualificazione esiste ed è un progetto che è stato approvato con una delibera di giunta nel 2024, la delibera numero 51 per l’esattezza. Quindi, in realtà già è in essere un progetto che sta avanzando: il parco è interessato da lavori di manutenzione straordinaria che coinvolgono diverse aree, quindi non solamente una porzione come quella dell'area gioco dei bambini, e che in realtà sono parecchie. Gli ambiti che i lavori vanno a toccare sono diffusi e interessano diverse porzioni: il Ninfeo, la terrazza prospiciente l’ingresso della biblioteca, la terrazza di secondo livello sul versante Ovest e il restauro della fontana seicentesca nella zona nord del parco. Sono interventi diversi con sistemazioni di ingegneria naturalistica. È prevista anche la sistemazione dell’ingresso principale e delle aree limitrofe, dove si collocano le aree gioco e quelle dell’istanza. Per quanto riguarda l’area giochi adiacente al campo da bocce, ne è previsto l’ampliamento, eliminando il campo che risulta essere inutilizzato da tempo. Questo è un progetto che, come dicevo, è stato approvato con una delibera di giunta nel 2024, quindi si parla di un progetto già datato e che era stato licenziato con queste finalità. L’intero spazio sarà ridisegnato per creare un’area inclusiva dedicata ai più piccoli, con nuovi giochi in sostituzione delle attuali attrezzature ormai vetuste, con nuove pavimentazioni e arredi. Da quanto mi risulta, e che è stato riportato dagli uffici tecnici, il progetto era stato valutato: la parte del campo da bocce si era deciso di eliminarla perché non utilizzata. Al netto di questa informazione, il progetto è ancora in fase di risistemazione e ci sono alcune aree che vanno ridefinite per quanto riguarda il campo. Sicuramente quello che possiamo fare – visto che, come sappiamo, sia le aree verdi che le loro attrezzature, così come la possibilità di avere delle attività anche di presidio all'interno di spazi verdi, sono sicuramente un beneficio per tutta la comunità – è decidere se valutare opzioni di più ampio respiro. In quest'ottica, anche se il progetto ormai è in una fase di approvazione ormai avanzata, possiamo lavorare insieme per capire, rispetto alle esigenze territoriali, dove avere delle nuove attrezzature e come collocarle all'interno del Municipio. Dunque massima collaborazione sul progetto che però risale a più di un anno fa: ciò chiaramente comporta qualche vincolo in più sul quale muoverci».

 

È la risposta dell’assessora all’Urbanistica Francesca Coppola all’interrogazione del consigliere di Orgoglio Genova Vincenzo Falcone in merito a “Villa Imperiale- riqualificazione campo da bocce area giochi: a fronte dell’evidente stato di degrado in cui versano alcuni spazi pubblici e inclusivi all’interno di villa imperiale, quali misure intende adottare al fine di poter restituire alla cittadinanza l’area giochi e il campo da bocce, posti nelle immediate adiacenze di una sede genovese di pregio storico-artistico”.

«Lo sportello semplificato Suap è attivo da lunedì 21 luglio e rappresenta una svolta molto importante. Già oggi è possibile, per professionisti e imprese, procedere con richieste di atti autonomi e presupposti quali l’autorizzazione paesaggistica e al vincolo idrogeologico. Tutte le attività d’impresa, e non solo quelle dell’edilizia, hanno la possibilità di avere un’unica protocollazione e un unico interlocutore su diversi profili: edilizio, ambientale, commerciale e così via. Delle novità del Suap sono stati informati tutti gli ordini professionali, che hanno partecipato a un incontro dedicato, il giorno stesso della presentazione del progetto in Camera di Commercio, insieme al direttore e segretario generale del Comune di Genova Concetta Orlando e ad esponenti del mondo datoriale. Il 17 luglio si è svolto un webinar rivolto agli stakeholder ed è ancora in corso la parte formativa che riguarda gli interni. Si tratta insomma di un progetto molto ambizioso portato avanti con grande maestria ma che necessiterà, come tutte le novità di un periodo di rodaggio. Gli uffici saranno disponibili a recepire tutte le migliorie del caso per ottimizzare le attività di tutti gli operatori economici e non solo».

 

È la replica dell’assessora al Commercio Tiziana Beghin all’interrogazione del consigliere di Forza Italia Mario Mascia che chiedeva alla Giunta “ e i 279 procedimenti del Suap (sportello unico attività produttive) che, dal 21 luglio saranno disponibili da un unico punto di accesso on line, siano già predisposti alla ricezione di documentazione volta al rilascio di atti autonomi e presupposti quali l'autorizzazione paesaggistica ed il vincolo idrogeologico e se siano state condivise con gli ordini professionali tali modalità”.

«Per quanto riguarda piazza Facchini a Certosa, la stessa è stata interessata negli ultimi anni da un lungo iter amministrativo. Dal 2019 c’è un progetto unico che ha assimilato quello del potenziamento infrastrutturale Voltri-Brignole, Terzo Valico e Genova Campasso. Nel 2019 viene nominato il commissario straordinario del progetto unico che, nel 2021, rientra nel PNRR. Nel 2022 il commissario straordinario promuove con il Comune di Genova un protocollo d’intesa per la riqualificazione complessiva e l’anno dopo, nel 2023, con una deliberazione del Comune, viene approvato lo schema di masterplan che riguarda l’intera zona, finanziato prima con 89 milioni di euro e poi con 110 milioni. L’acquisizione dell’area di piazza Facchini arriva dopo, non essendo previsto originariamente. Lei, consigliera, chiede se l’area sia stata acquistata. Come assessore al Patrimonio rispondo che non è così, essendo stata la delibera comunale di indirizzo all’acquisizione dell’area priva di copertura finanziaria. Certamente è interesse dell’Amministrazione dar luogo al master plan che prevede il Liceo tecnologico ed un’altra serie di funzioni legate prevalentemente alla formazione. È nostra intenzione recepire le indicazioni del territorio anche per quanto riguarda la messa in sicurezza e risistemazione di tutte le altre scuole, di ogni ordine e grado, della zona. Lavoreremo, come assessorato al Patrimonio insieme all’assessore Ferrante e agli altri assessori coinvolti, per reperire le risorse, interloquendo anche con Rfi e Soprintendenza, trattandosi infatti di un’area di interesse culturale».

 

Ha risposto così l’assessore al Patrimonio Davide Patrone alla consigliera Maria Luisa Centofanti di Riformiamo Genova che chiedeva “informazioni in merito alla situazione dell’area di piazza Facchini nel quartiere di certosa e nello specifico lo stato di avanzamento del progetto di acquisto e riqualificazione dell’area”.

Ultimo aggiornamento: 23/07/2025