
La rassegna, a cura di Vittorio Laura e Stefano Lusito, proseguirà fino al 23 gennaio
Si inaugura domani, venerdì 21 novembre, la mostra Il genovese fra Ottocento e Novecento: dizionari, grammatiche e studi, ospitata all’Archivio Storico del Comune di Genova e a Palazzo Ducale, nell’ambito delle iniziative dedicate all’Ottocento. L’esposizione sarà visitabile fino al 23 gennaio.
La rassegna offre al pubblico una panoramica ampia e organica del ricco patrimonio linguistico genovese e ligure, valorizzando opere nate nel clima culturale che, tra XIX e XX secolo, vide un rinnovato interesse per la lingua e la letteratura locali. Attraverso conferenze, incontri ed eventi collaterali, la mostra si propone come luogo di confronto e approfondimento sulla tradizione linguistica genovese e sul ruolo che essa ha svolto nella costruzione dell’identità storica della città e della regione.
Un percorso che, sulle orme delle suggestioni romantiche diffuse in tutta Europa, esplora movimenti culturali che tra Provenza, Catalogna, Galizia e Liguria promossero un nuovo sguardo sulle lingue locali. Fra gli esperimenti letterari dell’epoca emergono A Colombiade (1870) di Luigi Michele Pedevilla, tentativo di creare un “poema nazionale” ligure ispirato all’epopea colombiana, e la traduzione integrale della Divina Commedia realizzata nel 1909 da Angelico Federico Gazzo, pensata per dimostrare la capacità del genovese di esprimere anche i contenuti più elevati e complessi.
«Questa mostra è un’occasione preziosa per riscoprire il valore della lingua genovese come strumento di identità, memoria e appartenenza – spiega l’assessore alla Cultura Giacomo Montanari – Attraverso dizionari, grammatiche e studi che raccontano oltre un secolo di ricerca e passione, offriamo alla città un viaggio nel cuore della sua storia culturale. Custodire e divulgare questo patrimonio significa rafforzare le nostre radici e guardare al futuro con maggiore consapevolezza».
Il cuore dell’esposizione è dedicato alla produzione lessicografica: fu nell’Ottocento che nacquero i primi repertori sistematici del lessico genovese. Tra dizionari a stampa e raccolte manoscritte, spiccano due opere d’eccezione raramente conosciute anche dagli studiosi: Il grande dizionario del genovese composto dallo scolopio Cristoforo Filippi nella prima metà dell’Ottocento e un dizionario del 1868 dedicato al lessico dei frati cappuccini. Completano la mostra saggi, studi e indagini glottologiche e letterarie che documentano l’interesse, scientifico e civile, verso l’idioma locale.
Di grande rilievo la Grammatica del genovese di Gazzo, rimasta inedita, e i contributi apparsi sulle principali riviste dell’epoca, come l’Archivio Glottologico Italiano, fondato nel 1873 da Graziadio Isaia Ascoli. Il percorso espositivo si chiude con alcuni manuali scolastici degli anni Venti del Novecento dedicati alla diffusione dell’italiano attraverso il dialetto e con il dizionario di Alfredo Gismondi (1955), ultimo testimone della tradizione lessicografica storica genovese.
Tutte le info: archiviostorico@comune.genova.it
