Consiglio comunale del 20 dicembre

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Articolo del
21/12/2018
facciata palazzo Tursi

Una seduta monotematica dedicata a un un aggiornamento, da parte del sindaco e commissario alla ricostruzione Marco Bucci, sulla situazione post crollo ponte Morandi e sulle decisioni prese dalla struttura commissariale circa la ricostruzione del nuovo ponte di Genova

Tiziana Lanuti

Il consiglio comunale si è riunito per una informativa, articolo 55, del Sindaco ai consiglieri.

Dopo l’appello, sono presenti 33 consiglieri. Il presidente Piana concede la parola al sindaco e commissario alla ricostruzione Marco Bucci per un aggiornamento sulla situazione post crollo ponte Morandi, in particolare sulle decisioni prese dalla struttura commissiariale circa la ricostruzione del nuovo ponte di Genova.

«Nella scorsa seduta del consiglio comunale, martedì 18 dicembre, vi ho relazionato sul decreto di assegnazione dei lavori di demolizione dei monconi del ponte Morandi, firmato venerdì 14 dicembre. I lavori sono iniziati sabato 15 dicembre, partendo dalla demolizione degli edifici presenti sotto il moncone ovest, per consentire lo smontaggio e la discesa a terra con le gru delle travi. Nel frattempo, stiamo predisponendo i progetti esecutivi della demolizione da presentare in Procura nei prossimi giorni. Questo pomeriggio la struttura commissariale incontrerà i tecnici delle aziende impegnate nella demolizione per definire con più precisione i tempi per la demolizione della parte est.
Per quanto riguarda la costruzione il decreto è pubblicato sul sito della struttura commissariale: il progetto  è quello dell’architetto Renzo Piano e sarà realizzato da Salini–Impregilo, Fincantieri e Italferr.
I motivi che hanno portato a questa scelta sono, anch’essi, esplicitati nel decreto.
In breve: il progetto e la  cordata di aziende che lo realizzerà  riflette l’importanza della  qualità, sia nella costruzione sia nella manutenzione – sarà possibile effettuarla  in maniera facile ed economica -, della vicinanza al territorio, in quanto i cittadini hanno dichiarato di preferire una costruzione senza parti “strallate” o sospese, che abbiamo voluto tenere in considerazione. E i tempi di esecuzione e i costi sono stati una dicriminante importane.
Sottolineo che non è stata fatta nessuna gara: l’articolo 32 della direttiva comunitaria 2014/24 non prevede alcuna gara e nessuna procedura di comparazione. Ora abbiamo tempo fino al 31 dicembre per il perfezionamento dei contratti e l’inizio dei lavori è fissato per il 31 marzo 2019, in modo da arrivare, entro la fine del prossimo anno, ad avere un ponte visibile.
Entro questa sera sarà pronto il decreto di perimetrazione delle aree. Partendo da quella più esterna, la zona franca urbana comprenderà  tre Municipi: Valpolcevera, Medio Ponente e Centro Ovest, e i comuni di Ceranesi, Campomorone, Mignanego, Serra Riccò e Sant’Olcese, e la novità è che la zona arancione, per quanto riguarda la possibilità di richiedere l’indennizzo da parte delle aziende e dei professionisti, sancita dall’articolo 4 della Legge Genova, comprenderà anche i tre Municipi della zona franca urbana. La zona rossa comprende gli sfollati e la nera i palazzi che dovranno essere demoliti. Nella legge finanziaria sono stati stanziati ulteriori 100 milioni di euro per la zona franca urbana».

Al termine dell’intervento, dai gruppi consiliari sono state poste le seguenti domande:

Forza Italia: nel suo excursusGuido Grillo ha ricordato tutti gli atti del consiglio comunale e delle commissioni consiliari adottatti dal 14 agosto a oggi, sottolineando la necessità che il sindaco Marco Bucci tenga in considerazione tutti gli impegni votati e approvati in Sala Rossa e di monitorare, oltre la ricostruzione, nella sua qualità di commissario, anche se la legge Finanziaria terrà in giusto conto i problemi dei lavoratori e delle aziende della zona arancione, e a vigilare su tutte le criticità, quali la sicurezza, connesse al crollo e costruzione del nuovo ponte.

M5S: da Luca Pirondini la richiesta di confermare le tempistiche fino ad ora dichiarate e di specificare meglio se è stata seguita, nella scelta del progetto e della cordata di aziende realizzatrici, il dettato della direttiva europea 2014/24: nessuna gara, nessun confronto. Inoltre, se ha già avuto contatti, come commissario alla ricostruzione, con Autostrade per il rimborso, così come indicato nella Legge Genova. E infine un appello: grande attenzione a impedire la possibilità di infiltrazioni mafiose: per questo chiediamo la massima trasparenza sui siti di stoccaggio e le aziende in subappalto. E Stefano  Giordano ha posto l’accento sulla necessità di tutelare la salute, visto che nei palazzi è presente l’amianto: i cittadini chiedono una tutela per la salute e l’ambiente.

Partito Democratico: Cristina Lodi sottolinea che la perimetrazione delle zone arriva con un ritardo di 35 giorni: le aziende hanno già pagato i dipendenti e a fine anno pagheranno le tasse, in quanto si poteva far prima in modo da esentarli da contributi e tasse sugli immobili. Inoltre, in finanziaria sono stati stanziati 100 milioni di euro, mentre i danni denunciati, a oggi, dalle attività produttive ammontano a 422 milioni di euro. Alberto Pandolfo ricorda le parole del presidente Mattarella che ha sottolineato che il ponte di Genova è vitale sia per il collagamento della città sia per la credibilità internazionale dell’Italia. Questo è un grande richiamo alla responsabilità del sindaco e di tutti noi. E non si esaurisce con la costruzione, ma con la rigenerazione totale della zona sotto l’ex ponte Morandi: quale futuro per quell’area? Alessandro Terrile riporta le dichiarazioni della Procura, che si dichiara perplessa sulla possibilità di far partire la costruzione il 31 marzo 2019: il cronoprogramma annunciato è molto serrato ed è causa di preoccupazione tra la cittadinanza. Stefano Benini riporta le perplessità degli abitanti della zona circa i risarcimenti e se la società per Cornigliano, che ha anticipato i soldi per l’apertura del Lotto 10, verrà rimborsata.

LISTA CRIVELLO: Gianni Crivello chiede come sia possibile conciliare i tempi della ricostruzione con l’accertamento della verità, per dare giustizia alle 43 vittime e a una città intera, visto che l’8 febbraio 2019 ci sarà il prossimo incontro fra le parti. Inoltre, il cantiere per la demolizione e costruzione sarà fortemente impattante sulle realtà confinanti:i cittadini sono molto preoccupati, anche perché si lavorerà h24.
Poiché la scelta è stata fatta sulla base dell'articolo 32 della direttiva comunitaria 2014/24 , Gianni Crivello sottolinea che sarebbe interessante conoscere, però, quali erano le specifiche tecniche, di tempi e di costi degli altri progetti. Infine, se non era possibile riutilizzare, tenendo conto anche dell’impatto psicologico, il ponte Morandi, in modo da velocizzare i tempi e limitare l’impatto ambientale. Enrico Pignone ricorda che i tempi della ricostruzione sono importanti, perché ogni ritardo determina un aggravio di danni per le attività produttive genovesi, per il porto.

LEGA NORD Federico Bertorello ricorda che nella legge di conversione del decreto Genova era specificato che gli atti del commissario alla ricostruzione potevano essere vagliati anticipatamente dall’Anac. Lorella Fontana sottolinea  quanto la politica, dal giorno del crollo del ponte Morandi, abbia fatto in questi mesi per la città e Davide Rossi chiede informazioni sull’indotto occupazionale che questi lavori porteranno a Genova.

Chiamami Genova: Paolo Putti chiede dove saranno stoccati i materiali di risulta della demolizione dei monconi del ponte Morandi, visto che ci sarà anche dell’amianto. Inoltre, chiede una specifica più puntuale sui motivi della scelta: il progettista è un genovese? Il progetto scelto è il migliore? E quali sono le tutele previste per i cittadini dalla cantierizzazione? E ancora: le case a che distanza saranno costruite dal nuovo ponte? Inoltre chiede notizie sulle vie interferite dal cantiere e quali azioni sono allo studio per  le aree di Fegino e di Borzoli.

Vince Genova: Stefano Costa ricorda che in quattro mesi siamo già arrivati a un traguardo importante, demolizione e ricostruzione, oltre a tutte le strade riaperte e le soluzioni per gli sfollati. Grande apprezzamento anche per la scelta del progetto di Renzo Piano.

Anche Antonino Gambino (Fratelli d’Italia) sottolinea che ogni data annunciata sia stata rispettata, e se ci saranno dei minimi ritard, ciò non sarà grave in una situazione come questa.

Al termine degli interventi, il sindaco Marco Bucci risponde ricordando che «la direttiva comunitaria all’articolo 32  prevede che ci sia un’assegnazione diretta senza bando di gara e così abbiamo fatto. I tempi sono dettati dalle best option: per questo cambiano, variano a seconda delle scelte che vengono fatte, cercando di le necessitàdi contemperare i tempi dei progetti e le necessità della giustizia di fare il suo corso. I tempi si allungheranno o contrarranno a secondo delle richieste che provengono dai progettisti o dalla Procura. Il ponte che abbiamo scelto riteniamo che sia bello, rispecchia il nostro essere liguri. È in acciaio, ha costi accettabili e verrà fatto in tempi sfidanti, ma possibili. Non abbiamo fatto procedure comparative, per questo non posso dire i tempi degli altri progetti.
Riguardo le infiltrazioni mafiose abbiamo firmato due protocolli: uno con la Prefettura e l’altro con l’Anac, che riguarda anche l’anticorruzione.
Per la tutela dell’ambiente stiamo firmando un protocollo con Regione Liguria, Arpal e Asl3 per il monitoraggio dell’aria nei tre Municipi, in modo da tenere sotto controllo la salubrità del territorio.
L’amianto è dentro le case e verrà rmosso prima delle demolizioni: esattamente come è stato fatto per il palazzo Nira.
Circa la destinazione futura delle aree di via Porro,  ci sarà in primavera  un concorso internazionale, bandito dall’Urban Lab, e sarà l’occasione per un’opera di rigenerazione urbana unica in Europa. Continueremo a  lavorare in accordo con la Magistratura, sempre rispettando i tempi. Questo non vuol dire non fare le cose necessarie: le faremo tutte, con serietà, come abbiamo fatto finora.
La Società per Cornigliano sarà rimborsata, attraverso la struttura commissariale, dei due milioni di euro che abbiamo usato per la costruzione del Lotto 10. Vi annuncio che, al massimo entro lunedì, partirà la lettera di richiesta fondi per Autostrade: la cifra si aggira sui 400 milioni di euro più Iva e comprende i costi di costruzione del ponte, il rimborso agli sfollati, alle aziende, e dei macchinari danneggiati».

Il consiglio comunale si conclude 15,40

 

20 dicembre 2018

Ultimo aggiornamento: 30/05/2022