
Dopo gli Stati generali dell’educazione e il tavolo permanente con le autorità, al via i tre tavoli tematici per lavorare sulle proposte concrete per realizzare progetti a misura di famiglie e bambini
Centri estivi, doposcuola, educazione civica applicata, ma anche diffusione del metodo di auto-mutuo aiuto tra famiglie e spazi all’aperto dove i bambini possano giocare e fare sport. Sono solo alcune delle proposte concrete per una città a misura di bambino, emerse dalle giornate di ascolto che hanno costituito la prima tranche degli Stati Generali dell’Educazione organizzati dall’Agenzia per la Famiglia del Comune di Genova. Le proposte, raggruppate in tre filoni tematici, sono state condivise con le autorità cittadine nella giornata conclusiva degli Stati Generali, il 22 ottobre scorso.
«Lunedì 21 gennaio, iniziano i tavoli di lavoro cioè la parte più operativa e concreta che vorremmo portasse alla realizzazione di progetti territoriali per la città, per i cittadini e le famiglie di Genova» annuncia l’avvocato Simonetta Saveri, responsabile dell’Agenzia per la famiglia. L’incontro, alle ore 17 a Palazzo Tursi in sala di Rappresentanza, fa seguito a quello del ‘Tavolo Permanente delle Autorità sul tema Educazione’ cui, lunedì 14 gennaio, hanno partecipato, oltre a Saveri, l’assessore Pietro Piciocchi, il vescovo ausiliare monsignor Nicolò Anselmi, rappresentanti di Regione Liguria, Asl 3, Università, Questura, Prefettura, Coni, Ufficio scolastico regionale, Direzione politiche sociali e educative del Comune e tutto il gruppo organizzativo degli Stati Generali dell’Educazione.
«Siamo contenti che il tavolo delle Autorità sia stato davvero partecipato e ricco di scambi e impegni reciproci commenta Simonetta Saveri –. Con i tavoli di lavoro operativi che iniziano il 21 gennaio intendiamo progettare, insieme con chi si è iscritto, realizzazioni concrete per la città che nascono da bisogni condivisi e da relazioni tra persone, enti e associazioni. Lavoreremo in parallelo, autorità e cittadini, su questi importanti temi emersi durante gli Stati Generali dell’Educazione».
Tre tavoli di lavoro tematici, aperti alla cittadinanza, lavoreranno su tre filoni tematici: Famiglia, università, scuola e formazione professionale, economia e lavoro; Sport, dialogo interculturale, cittadinanza, responsabilità e legalità, ambiente e promozione della salute e sani stili di vita; Sostegno, aiuto e cura, attività ricreative e di aggregazione, nuove sfide educative.
«Abbiamo raggruppato in tre filoni tematici le esigenze espresse dalle famiglie nel corso delle due giornate dell’ascolto, il 30 e 31 maggio – spiega la responsabile dell’Agenzia per la Famiglia Simonetta Saveri – è emerso con forza il bisogno di doposcuola, luoghi di studio assistito e centri estivi. Sarebbe bello coinvolgere anche l’università con i suoi studenti, riconoscendo questo servizio come attività formativa. Vorremmo inoltre lavorare all’introduzione nelle scuole dell’educazione civica anche come educazione civica applicata, attraverso attività di volontariato, di servizio agli altri».
Un altro tavolo si occuperà della diffusione del metodo di auto-mutuo aiuto, che aiuta le persone ad aiutarsi, attraverso la condivisione e il confronto. Cosa che, come spiega la responsabile dell’Agenzia per la famiglia, può avvenire anche a livello preventivo sia creando relazioni tra famiglie e gruppi di genitori, sia attraverso momenti di formazione per genitori.
Infine, ma non per ultimo, l’Agenzia per la famiglia lavorerà per rendere Genova più accogliente per i bambini e lo sport: «Oltre un’attenzione alle strutture sportive e ai luoghi aggregativi – aggiunge la Responsabile – vorremmo iniziare alcuni semplici interventi per costruire una città che vive lo sport all’aria aperta e crea luoghi all’aperto per passare del tempo con gli altri, per stare insieme, creare relazioni. Le famiglie e le associazioni che volessero contribuire a rendere più bella la città con piccoli interventi volontari ai giardini, ai giochi per bambini devono essere aiutate e agevolate».