Giornata della Memoria: seduta solenne in consiglio regionale

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23/01/2019
Marco Bucci e Giovanni Toti con alcune delle studentesse premiate

Ai giovani il compito di tramandare la memoria e agli insegnanti quello di prepararli a difendere i principi democratici e di convivenza, è l'esortazione del Presidente del Memoriale della Shoah di Milano

Tiziana Lanuti

Nella seduta solenne del consiglio regionale dedicata al Giorno della Memoria, che si è svolta mercoledì 23 gennaio alla presenza delle massime autorità civili, militari e religiose, le parole di Alessandro Piana, presidente del consiglio regionale, e  Roberto Jarach, presidente della Fondazione del Memoriale della Shoah di Milano, sono dirette ai giovani, alle nuove generazioni.

 

«“Fare Memoria”, è necessario come antidoto all’odio razziale, all’imperversare di ogni fondamentalismo e di qualsiasi discriminazione ed è importante soprattutto per i più giovani in un’epoca in cui la rapida evoluzione del quotidiano ci allontana da un passato che la coscienza collettiva percepisce come assai più remoto», ha sottolineato Alessandro Piana, perché «onorare questi morti innocenti, ricordarne il cammino verso l’annientamento, disseminato da abusi, discriminazioni, violenze, diventa riflessione, risveglia le coscienze, rinsalda i princìpi del vivere civile»

 

Bisogna passare alle nuove generazioni il ricordo di ciò che è stato perché l’orrore non sia dimenticato,  una volta scomparsi gli ultimi testimoni viventi.

E alla scuola e agli insegnanti Roberto Jarach affida il compito di «formare la memoria. Il monito a non ripetere gli errori del passato non nasce dalle fredde celebrazioni, ma da spunti di studio e di approfondimento. E’ importante conoscere le circostanze storiche in cui si sono verificati i fatti per sviluppare gli anticorpi per la crescita della democrazia, di un futuro migliore» Ha poi osservato che oggi vi sono nuove spinte discriminatorie su cui «le istituzioni italiane continuano a dimostrare attenzione ed esercitano vigilanza, ma auspico che un giorno non si debba più avere bisogno di questa protezione».

 

E per raggiungere questo obiettivo per Jarach «bisogna instillare nei ragazzi il rispetto reciproco e nel futuro. Si può vivere senza pregiudizi solo con un’adeguata formazione scolastica». Agli insegnanti è affidato questo delicato e importante compito e come ha detto martedì 22 gennaio la senatrice Liliana Segre, nel suo incontro con i ragazzi delle scuole alla scala di Milano: « i giovani  vengono educati adeguatamente da insegnanti che hanno la missione dell’insegnamento, che hanno desiderio di dare formazione positiva ai propri allievi». 

Per capire quanto sia più che mai importante tramandare la memoria, Jarach ha ricordato che «I primi due treni, partiti dal tristemente famoso binario 21 della stazione Centrale di Milano, hanno portato ad Auschwitz 774 persone: ne sono tornate 27. I numeri sono contro la possibilità di raccontare  e tanti sopravvissuti hanno iniziato a farlo da non tanti anni, ad esempio Liliana Segre dal 1980. Dopo di loro spetta a voi giovani e a voi insegnanti preparare i ragazzi a difendere i principi democratici e di convivenza». 

 

Al termine dell’orazione sono stati premiati gli studenti vincitori dell’undicesima edizione del concorso “27 gennaio: Giorno per la Memoria”, indirizzato agli allievi degli istituti di scuola media superiore della Liguria e finanziato attraverso la legge 9 del 16 aprile 2004 del Consiglio regionale.

Il prossimo mese,  dal 17 al 21 febbraio,  i ragazzi visiteranno i  campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau.

 

 

 

 

 

Ultimo aggiornamento: 23/03/2023