"C'è da fare" la canzone per Genova di Paolo Kessisoglu

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21/02/2019

Presentato giovedì 22 febbraio a Milano il brano scritto dall'artista genovese e realizzato insieme con Annalisa, Arisa, Boosta, Fiorella Mannoia, Gianni Morandi, Gino Paoli, Giorgia, Giuliano Sangiorgi, Ivano Fossati, Izi, J – Ax, Joan Thiele, Lo Stato Sociale, Luca Carboni, Malika Ayane, Mario Biondi, Massimo Ranieri, Mauro Pagani, Max Gazze’, Nek, Nina Zilli, Nitro, Raphael Gualazzi, Ron e Simona Molinari

Tiziana Lanuti

«Il giorno del crollo del ponte Morandi mi trovavo lontano, negli Stati Uniti, e non potendo fare nulla, trovato un pianoforte in una libreria di San Francisco, mi sono seduto e ho scritto questa canzone per Genova di getto. Le note scivolavano giù dalle mie dita senza fatica, erano l’espressione della mia incredulità e del mio sgomento». Racconta così Paolo Kessisoglu la nascita del brano “C’è da fare”, una canzone d’amore per la sua Genova, presentata giovedì 21 febbraio alla stampa a Milano, nella sede di Sony Music, la casa discografica editrice del brano.

 

Poi, tornato in Italia, a quelle note buttate giù di getto si sono aggiunte le parole «Sono uno stimolo a non mollare, a non chiudersi ma ad aprirsi chiedendo aiuto in un momento difficile - spiega Paolo Kessisoglu -. Questa non è solo una canzone:  è un’idea, un concetto, il desiderio di rimboccarsi le maniche dopo quello che è accaduto, di fare qualcosa di concreto. È un progetto di rigenerazione che ha preso forma grazie alla collaborazione di 25 cantanti italiani, 25 amici, che hanno donato il loro tempo e la loro professionalità per aiutare Genova a rialzarsi dopo il crollo del ponte Morandi».

 

Tra di loro c’è anche Ivano Fossati, che aveva annunciato tempo fa il suo ritiro dalle scene:«Gli ho mandato la canzone, dopo quattro ore mi ha risposto e non riuscivo a credere a quello che aveva scritto  – spiega l’artista genovese, coppia del duo Luca e Paolo -, ho chiuso e riaperto il pc tre volte per essere sicuro di aver veramente letto “la canzone è molto bella”. Ed ero ancora più incredulo quando mi ha proposto di aprire il pezzo suonando la chitarra con lui”.

 

Il brano sarà acquistabile da domani, venerdì 22 febbraio, su tutte le piattaforme digitali, nei punti vendita la Feltrinelli, su ibs.it e negli store e i proventi saranno destinati a un progetto mirato alla riqualificazione territoriale e alla migliore vivibilità della Valpolcevera.

 

«Ringrazio Paolo Kessisoglu, Occupy Albaro, i 25 artisti che hanno cantato per Genova e lo sponsor Oro Saiwa per aver realizzato questa iniziativa – ha commentato l’assessore alle politiche culturali del Comune di Genova Barbara Grosso -. È una luce in più che si accende per illuminare un momento tragico della nostra città. Quanto ricavato da questo progetto confluirà in un progetto più grande di riqualificazione, il “Quadrante della Valpolcevera”, che vedrà la realizzazione di aree pubbliche, sportive, culturali e sociali».

 

Devolvere per riqualificare è l’idea forte di questo progetto e Tito Gherardi, uno dei fondatori di Occupy Albaro, ha spiegato: «Quando abbiamo ricevuto da Paolo l’indicazione di pensare a cosa si sarebbe potuto realizzare con i proventi della canzone abbiamo contattato il Comune e la Regione, perché vorremmo che venissero usati per realizzare un centro sportivo per i bambini al Campasso, dove lo scrittore genovese Riccardo Gazzaniga ha raccontato che proprio lì, nella vecchia piazza d’Armi, nel 1893 il Genoa ha iniziato la sua storia. Ecco, vorremmo che rimanesse qualcosa per sempre».


 

 

 

Ultimo aggiornamento: 22/02/2019