L’Ufficio SIT del Comune di Genova ha avviato l’opera di scansione 3D del Cimitero monumentale di Staglieno. Il rilievo restituirà una ricostruzione digitale tridimensionale di molte aree e opere d’arte che verranno scelte ed elaborate, con priorità alle opere di maggior interesse. Questa operazione ha il duplice scopo di registrare lo stato di conservazione dei manufatti e di rendere fruibile online il Cimitero stesso.
Sarà una ricostruzione ad alta definizione, che permetterà la fruizione di tutte le aree che saranno scansionate, così da essere visitabile virtualmente da chiunque.
Questa operazione risponde con un linguaggio di forte impatto visivo al grande interessamento nazionale e internazionale che gravita intorno al Cimitero monumentale di Staglieno. Bisogna ricordare infatti che nel mondo esistono diverse associazioni che seguono la sua conservazione e talvolta portano avanti raccolte di fondi per il restauro di tombe specifiche.
Ad esempio, in passato alcuni restauri, coordinati dal Comune e dalla Soprintendenza, sono stati realizzati con l'aiuto dell’American Friends of Italian Monumental Sculpture (AFIMS) e la sponsorizzazione di ASEF srl, La Generale Pompe Funebri, Socrem e Deni (illuminazione votive).
Scopri quali tombe sono state restaurate: http://www.staglieno.comune.genova.it/it/content/le-opere-restaurate
Sepolture insigni e visitatori illustri
Come abbiamo già raccontato in un precedente articolo (link) nel Cimitero di Staglieno sono seppelliti genovesi e stranieri illustri che hanno soggiornato nel capoluogo ligure: Constance Mary Lloyd (moglie di Oscar Wilde), Nino Bixio, Enrico Alberto d’Albertis, Gilberto Govi, Giuseppe Mazzini, Fabrizio De André, Edoardo Sanguineti, Raffaele Rubattino, Gian Carlo Di Negro e moltissimi altri.
La fama di queste opere ha raggiunto tutto il mondo e talvolta erano famose anche le persone che sono venute a visitarlo: Friedrich Wilhelm Nietzsche, Guy de Maupassant, Mark Twain, Elisabetta d'Austria (Sissi), Ernest Hemingway, Oscar Wilde (in visita alla tomba della moglie Mary Costance Lloyd) e tanti altri.
Fra questi ricordiamo anche Peter Hook, il bassista della band Joy Division, che nel 2015 ha visitato la tomba Appiani, utilizzata per la copertina dell’album “Closer” nel 1980, e la tomba Ribaudo, usata per la copertina del singolo "Love Will Tear Us Apart" del 1980.
Leggi sulla visita di Peter Hook: https://www.ilsecoloxix.it/cultura-e-spettacoli/2015/12/12/news/peter-ho...
Caterina Campodonico: La venditrice di noccioline
Nell’immaginario collettivo genovese la “venditrice di noccioline”, ossia il monumento a Caterina Campodonico, ha un ruolo centrale: come ricorda l’epigrafe, utilizzò i guadagni della vendita di ciambelle e noccioline per far realizzare, ancora in vita, il suo monumento funebre da Lorenzo Orengo, uno degli scultori di maggiore successo per la borghesia genovese. Testimone della convergenza di valori fra classi popolari e classi dirigenti, si fa ritrarre con la propria merce, mostrata con lo stesso orgoglio con cui imprenditori e professionisti esibivano i loro simboli professionali e i segni delle loro ricchezze.
Simbolo storico genovese legato indissolubilmente al Cimitero di Staglieno, potrà essere “visitato” da tutti.
La tomba Campodonico nel sito ufficiale del Cimitero: http://www.staglieno.comune.genova.it/it/content/campodonico-0
L’Angelo del Giudizio sulla tomba Oneto
Staglieno conserva anche un simbolo famoso in tutto il mondo, cioè l’Angelo della Resurrezione, una scultura in marmo di Giulio Monteverde realizzata nel 1882 per una delle tombe monumentali più conosciute, quella della famiglia Oneto. Riprodotta ovunque nel mondo, è un’opera d’arte che colpisce per l’intensità comunicativa che la pervade, tanto da divenire il simbolo internazionale del Cimitero di Staglieno.
La tomba Oneto nel sito ufficiale del Cimitero: http://www.staglieno.comune.genova.it/it/content/oneto-0
Quando le ricostruzioni tridimensionali delle opere saranno completate, saranno fruibili per appassionati e finanziatori anche per una visita virtuale.
