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CEA Accordo Pelagos: conosciamo e proteggiamo il santuario dei cetacei

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CEA

Dal 2016 il Comune di Genova è firmatario dell'Accordo Pelagos per la protezione del Santuario dei cetacei, area marina in cui ricade, quale comune costiero, il territorio genovese.

Cos'è e dove si trova il Santuario?

Il Santuario è un'area marina caratterizzata da condizioni ambientali peculiari che hanno consentito l'instaurarsi di una catena alimentare favorevole alla riproduzione e alla vita dei cetacei.

Il Santuario si estende su una superficie di 87.500 kmq e 2.022 km di costa. L’area comprende le acque costiere e pelagiche di parte del Golfo del Lione, l’intero Mar Ligure, parte del Tirreno settentrionale e del Mar di Sardegna. Comprende due isole principali (Corsica e Sardegna del nord) e diverse isole minori francesi e italiane. Le sue aree costiere sono densamente popolate e la pressione ambientale derivante dalle attività umane è periodicamente particolarmente elevata. Il Santuario comprende 241 comuni: 129 in Francia, 111 in Italia e uno a Monaco.

Tutti i Comuni costieri compresi nell'area del Santuario possono liberamente aderire alla Carta di partenariato Pelagos. 

Quali specie abitano nel Santuario?

Otto specie di cetacei vivono regolarmente nel Santuario: Stenella striata, Tursiope, Delfino comune, Zifio, Grampo grigio, Globicefalo, Capodoglio, Balenottera comune. Inoltre, la Foca monaca può essere avvistata occasionalmente

L'Accordo Pelagos 

L’Accordo Pelagos è un accordo transnazionale per la creazione di un Santuario per i mammiferi marini nel Mediterraneo. Venne sottoscritto a Roma da Francia, Italia e Principato di Monaco il 25 novembre 1999 ed entrò in vigore il 21 febbraio 2002.

Il ruolo principale dell’Accordo Pelagos è di promuovere misure di gestione per la protezione dei mammiferi marini e dei loro habitat, mitigando le eventuali cause di disturbo quali: inquinamento, rumore, cattura e ferite accidentali, perturbazioni, ecc.

Il Santuario Pelagos è l’unica area marina internazionale dedicata all‎a‎ ‎protezione dei mammiferi marini e dei loro habitat nel Mar Mediterraneo. 

Nel 2001, in virtù delle disposizioni dell’articolo 16 dell’Accordo, il Santuario Pelagos è diventato “Area Specialmente Protetta di Importanza Mediterranea” (ASPIM) nell’ambito della Convenzione di Barcellona. Nel Santuario esistono anche aree con un livello di protezione maggiore: Aree Marine Protette, Parchi Nazionali, Siti Natura 2000 dell’Unione Europea e ASPIM nazionali, ecc.

Obiettivi

I tre Paesi firmatari dell’Accordo si impegnano a tutelare i mammiferi marini di ogni specie e il loro habitat, proteggendoli dagli impatti negativi diretti o indiretti delle attività umane, in particolare attraverso:

  • l’intensificazione della lotta contro l'inquinamento;
  • l’eliminazione progressiva degli scarichi di sostanze tossiche nel Santuario, in particolare da fonti di origine terrestre;
  • il divieto di catture o turbative intenzionali dei mammiferi marini;
  • la regolamentazione o il divieto di competizioni di barche veloci a motore;
  • la regolamentazione delle attività turistiche di osservazione dei cetacei (whale – watching).

I Paesi firmatari si impegnano, inoltre, a favorire programmi di ricerca scientifica e campagne di sensibilizzazione presso i vari utenti del mare, in particolare per quanto riguarda la prevenzione delle collisioni tra navi e mammiferi marini e la segnalazione di esemplari in difficoltà.

L’Accordo trilaterale serve a garantire una governance efficace attraverso il coordinamento internazionale e il coinvolgimento di tutte le parti interessate (le Parti a livello nazionale, il Segretariato Permanente, i rappresentanti del settore privato, le ONG ambientali locali e internazionali, i ricercatori, le autorità locali e i cittadini della Zona Accordo). Tutto ciò, coordinando e armonizzando tra loro in maniera sinergica gli sforzi di governo, la ricerca scientifica e le attività di sensibilizzazione. Per raggiungere i propri obiettivi, l’Accordo Pelagos si basa su un Piano di Gestione e di Azione, che ha come visione d’insieme la valorizzazione di un approccio partecipativo alla tutela del Santuario. Attualmente è in vigore il Piano 2022 - 2027. 

 

I Comuni costieri che affacciano sul Santuario possono firmare l'Accordo e partecipare pienamente alla protezione dell'area e delle specie che la abitano. 

I cittadini possono svolgere un ruolo molto importante nella conservazione del Santuario diventando Ambasciatori Pelagos. 

Per saperne di più consulta la pagina dell'Accordo Pelagos sul sito del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e il sito web dell'Accordo Pelagos

 

 

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Ultimo aggiornamento: 16/11/2023