“Alfabeto del futuro”, l’innovazione sbarca a Genova

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01/10/2020
Veduta del Salone Nautico

Al Salone Nautico si è parlato di innovazione e reti insieme ai big di industria, cultura e hi-tech. Il sindaco Marco Bucci: “Genova punta sull'innovazione delle infrastrutture”

Fabrizio Assandri

“Il nuovo Ponte è stato un’innovazione, perché abbiamo creato un modo di lavorare, un sistema con cui le cose si possono fare bene nei modi giusti e nei tempi giusti. Ora, per noi la sfida è fare innovazione con le infrastrutture”.

 

Sulla terrazza del padiglione Blu di Jean Nouvel della Fiera, mentre intorno si sta concludendo la prima giornata della sessantesima edizione del Salone Nautico, il sindaco Marco Bucci parla di innovazione a Genova.

 

Lo fa dal palco dell’ “Alfabeto del futuro”, il tour organizzato in giro per l’Italia dal gruppo Gnn, editore dei quotidiani La Stampa e Il Secolo XIX, che per la tappa di Genova ha scelto la lettera "r" puntando sul tema della “rete”, intesa nei suoi molteplici significati: dalla rete del Web alla rete tra le istituzioni, alle reti finanziarie, industriali, culturali e tecnologiche.

 

Anche per Genova la “rete” ha molti significati. Il sindaco Marco Bucci, affiancato dal presidente della Regione Giovanni Toti, spiega: “Dobbiamo innovare le infrastrutture di terra, come le ferrovie e i collegamenti, di mare, come le dighe e i porti, e digitali, con il mega cavo Bluemed che arriverà a Genova a luglio con la rete ultra veloce. È una partita nella quale non possiamo essere secondi a nessuno".

 

Della rete Bluemed ha parlato, in videocollegamento, anche Luigi Gubitosi, ad di Tim: "Genova - ha detto - diventerà uno snodo importante della rete, che arriverà fino a Singapore".

 

Una dimostrazione del saper fare e della capacità di innovazione genovese è anche, secondo Bucci, l'aver realizzato il Salone Nautico nonostante il Covid, mentre Saloni analoghi all'estero hanno rinunciato.

 

Viene proiettato un sondaggio, realizzato tra i lettori del Secolo, su quella che ritengono essere l'opera più importante per il futuro della Liguria. Per il 48 per cento è la Gronda autostradale, per il 23 il Terzo Valico, per il 16 il raddoppio della linea Andora-Finale, per il 15 il nodo ferroviario.

 

E di infrastrutture e investimenti per il futuro di Genova hanno parlato i numerosi ospiti, introdotti dal direttore del Secolo Luca Ubaldeschi e intervistati dal direttore de La Stampa Massimo Giannini.

 

Della necessità di un "patto per l'Italia" ha parlato Carlo Bonomi, presidente di Confindustria: "Non ritorneremo ai livelli pre Covid prima di due o tre anni - ha detto - e già era una situazione florida, ma possiamo invertire la tendenza con investimenti, a partire dal Mes, che dobbiamo portare a casa".

 

Di innovazione e reti genovesi hanno parlato Alessandro Profumo, ad del Gruppo Leonardo, che il 15 ottobre inaugurerà a Genova un super calcolatore da miliardi di operazioni al secondo, che permetterà di lavorare sull'intelligenza artificiale, i big data, la realtà aumentata, inoltre verranno assunti centinaia di giovani ricercatori. Il regista Davide Livermore ha parlato di innovazione e cultura.

 

E ancora: si è parlato di home banking e smart working con Intesa SanPaolo, di innovazione e connessione nella grande distribuzione di Esselunga e della ricerca sulle connessioni neuronali dell'Istituto italiano di Tecnologia.

 

Ma a parlare di connessioni è stato anche Giovanni Soldini, che giocava in casa al Salone Nautico: lui, rimasto collegato con il mondo solo attraverso un segnale satellitare, conosce bene l'importanza delle reti e della comunicazione, anche per la sopravvivenza, mentre "l'innovazione e la tecnologia sono da sempre imprescindibili anche nella vela. Sono un mezzo per andare oltre i limiti, ma l'aspetto umano, almeno per ora, conta ancora molto".

Ultimo aggiornamento: 02/10/2020