
Il sindaco Bucci: "grazie per averci donato la libertà, la democrazia, l’uguaglianza"
«Festeggiamo e onoriamo 1.800 persone, i nostri partigiani, che sono morti per noi, festeggiamo più di 2.000 persone che sono state deportate e coloro che hanno lavorato nelle fabbriche, costretti sia in Italia sia in Germania, quelli che nelle fabbriche qui di Genova hanno sabotato le armi perché non fossero usate contro gli italiani: a tutte queste persone va il nostro riconoscimento, il nostro grazie per averci donato la libertà, la democrazia, l’uguaglianza. Questo è il nostro futuro e a questo crediamo fermamente: vogliamo che questi valori siano distribuiti tra tutta la città. Genova è una città orgogliosa di questi valori e li porta in piazza per festeggiare insieme. Oggi è la festa di tutti i genovesi e di tutti gli italiani, è la festa della nostra città per le future generazioni per cui lavoriamo, rimboccandoci le maniche, e facendo vedere a tutto il mondo di cosa siamo capaci di fare. Libertà, uguaglianza, democrazia per tutti noi: viva Genova, viva la libertà, viva il 25 aprile». Così il sindaco di Genova Marco Bucci nel suo intervento di oggi in piazza Matteotti per il 77° anniversario della Liberazione, celebrato oggi a Genova.
Le celebrazioni, tornate in presenza dopo due anni di limitazioni a causa della pandemia, sono iniziate questa mattina alle 8 nel cimitero monumentale di Staglieno con la formazione di un corteo e la deposizione di corone al campo israelitico, ai monumenti dedicati agli internati e ai deportati nei lager nazisti, al sacrario Trento e Trieste e al campo dei Caduti Partigiani dove verrà celebrata una Santa Messa in suffragio.
Alle 10.15, dopo il raduno in piazza della Vittoria, è partito il corteo con i Gonfaloni del Comune di Genova, Città Metropolitana, decorati di medaglia d’oro al merito civile, Regione Liguria il medagliere dell’Anpi, il Nastro Azzurro e i libari delle associazioni combattentistiche e d’Arma e delle associazioni partigiane.
Il corteo a cui hanno partecipato, oltre al sindaco Bucci, tra gli altri, anche l’assessore regionale alla Cultura Ilaria Cavo, il consigliere della Città Metropolitana Stefano Anzalone, il prefetto Renato Franceschelli, rappresentanti dell’Anpi, Mino Ronzitti, presidente Ilsrec (Istituto Ligure per la Storia della Resistenza e dell′Età Contemporanea “Raimondo Ricci”) si è fermato presso il Ponte Monumentale per la deposizione delle corone al sacrario dei caduti partigiani e si è tenuta la lettura della motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Città di Genova e dell’Atto di Resa delle truppe tedesche.
Un corteo, molto partecipato da autorità e cittadinanza, accompagnato dalle note della Filarmonica Sestrese, ha percorso via Venti Settembre per raggiungere piazza De Ferrari, largo Pertini con la deposizione delle corone alla targa di Luciano Bolis del Movimento federalista europeo Genova e alla targa di Sandro Pertini. Momento finale delle celebrazioni, in una gremita piazza Matteotti, dove erano presenti anche bandiere dell’Ucraina, con i saluti del sindaco Bucci e del presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, l’orazione commemorativa tenuta da Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte Costituzionale.
Fino alle 19, oggi, il Museo del Risorgimento Istituto Mazziniano di via Lomellini 11 offrirà un’apertura straordinaria con ingresso libero e la possibilità di ammirare l’Atto di Resa delle truppe tedesche firmato a Genova il 25 aprile 1945 dal generale Gunther Meinhold a Villa Migone. Si è trattato dell’unico caso europeo in cui un corpo d’armata tedesco si sia arreso a for-mazioni partigiane. Verranno mostrati anche due bandiere e alcuni manifesti della Resistenza tutti appartenenti alla collezione del Museo.