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L'incontro, al quale hanno partecipato da remoto circa venti ragazzi in rappresentanza dei giovani genovesi, è stato trasmesso sui canali Facebook del sindaco, del Comune di Genova e dell'Agenzia per la Famiglia. Più di 10mila le visualizzazioni in meno di due ore
“Ho fatto la maturità nell'anno di Aldo Moro, in un clima terribile. Ne abbiamo passate tante e passeremo anche questa. La nostra vita non sarà come prima, questo è certo, ma potrà essere migliore”.
Ricordi personali, inviti a osare, citazioni di Giorgio Gaber sulla libertà, domande e risposte senza giri di parole nell'incontro virtuale tra il sindaco Marco Bucci e una ventina di ragazzi e ragazze di dieci istituti superiori in rappresentanza dei giovani genovesi.
L'obiettivo era fare il punto su come i giovani hanno vissuto il lockdown e su come renderli protagonisti della fase di ripartenza della città.
L'incontro, in collaborazione con Liguria Digitale, è stato organizzato dall'Agenzia per la Famiglia del Comune di Genova - che ha sviluppato diversi progetti sul tema dell'adolescenza - è stato moderato dal giornalista di Primocanale Luca Russo ed è stato trasmesso, sui canali Facebook del sindaco, del Comune di Genova e dell'Agenzia per la Famiglia. Oltre 10mila le visualizzazioni in meno di due ore.
Dalle nuove piste ciclabili all'accoglienza dei senzatetto in città durante il lockdown, passando dall'impossibilità di fare sport di squadra e dalle preoccupazioni per lo stop a tirocini, con conseguenti ricadute per il futuro lavorativo. Le domande e le riflessioni dei ragazzi, connessi chi dalla propria cameretta, chi dal salotto di casa, partono dal loro vissuto: si parla di volontariato, attivismo politico, scuola, didattica a distanza ed educazione, ambiente.
Il sindaco spinge i ragazzi a “guardare i problemi come opportunità”, come ha fatto la città di Genova con un evento così tragico come il crollo del ponte. “Il futuro sarà migliore di ieri, chi non la pensa così è già vecchio dentro. Venite da me con delle proposte, alcune le metteremo in pratica”.
Ecco perché il sindaco invita i ragazzi, anche di fronte al Covid, “a non volere che le cose tornino al passato, ma a pensare un futuro diverso”.
Tra le opportunità, nel periodo di lockdown, c'è stato il modo di ripensare le comunicazioni, ad esempio usando le videochiamate per parlare anche con i nonni. La tecnologia non sostituisce il contatto umano, ammette Bucci, ma ora abbiamo un'opportunità in più di comunicare e in futuro potremo scegliere quali messaggi trasmettere con il contatto umano e quali con il computer. E qui un ragazzo, Davide dell'Istituto Don Bosco, strappa al sindaco la promessa che la giunta aiuterà le famiglie in difficoltà ad avere l'allacciamento alla rete internet, per ridurre il digital divide.
A Giorgia e Sonia, dell'istituto Duchessa di Galliera, che chiedono cosa farà il Comune per l'ambiente oltre alle ciclabili, il sindaco risponde che la lotta ai gas di scarico passerà dall'elettrico, dal trasporto pubblico, dai mezzi alternativi e anche dalla soluzione all'inquinamento delle navi nel porto.
Si è parlato tanto di attualità, dalle cerimonie per il Ponte e le perplessità dei famigliari delle vittime alla polemica sui sacchetti di plastica in spiaggia usati come segnaposto. E qui, su quest'ultimo punto, il sindaco ha detto ai ragazzi di “non farsi usare da polemiche strumentali”, perché “un sacco riempito con sette chili di sabbia non può galleggiare in acqua”. Il sindaco ha anche parlato del plexiglass nelle aule, bocciandolo, “secondo me è molto meglio indossare le mascherine ma non dipende da me”, ha detto. A un ragazzo del liceo Gobetti, Cristiano, che gli chiede come esportare il “modello Genova” senza burocrazia in altri ambiti oltre al Ponte, Bucci risponde che il modello Genova consiste nel “fare cose belle e grandi nei posti giusti e nei tempi giusti, essere seri, professionali e saper identificare chi non fa il proprio lavoro perché ha altri interessi. Voi giovani dovete lavorare così e farete cose grandi: è il migliore augurio che vi possa fare un sindaco di 60 anni”. Il dialogo, che non si è interrotto con il Covid, proseguirà.
Sul calendario è già fissato il prossimo appuntamento tra il sindaco e i giovani, come annunciato da Simonetta Saveri: sarà a ottobre, nell'ambito degli Stati generali dell’Educazione, che si spera sia possibile fare in presenza.