Tra le iniziative, un programma di educazione per i bimbi e un corso di fotografia per ciechi e ipovedenti
Presentato oggi a Palazzo Tursi il progetto Oltre il visibile sostenuto dai Rotary Club genovesi, capofila il Rotary Club Lanterna, con il patrocinio del Comune di Genova.
L'iniziativa vuole sensibilizzare la popolazione sull'importanza della prevenzione delle malattie oculari, invitando i cittadini ad adottare uno stile di vita coerente con la salute di occhi e vista anche attraverso l'utilizzo dell’unità mobile del Rotary parcheggiata nelle strade cittadine.
Tra le attività previste, un piano di visite oculistiche gratuite e un programma di sensibilizzazione e di educazione sul tema della disabilità visiva, rivolto alle scuole primarie e secondarie.
«L’obiettivo dell’amministrazione – dichiara Lorenza Rosso, assessore Politiche socio sanitarie, Progettualità e sostegno a favore dei diversamente abili del Comune di Genova – è stato fin da subito quello di rendere Genova una città che potesse davvero includere tutti, attraverso idee, progettualità, attività e iniziative di vario genere. Un progetto del genere va totalmente in questa direzione, e non possiamo far altro che ringraziare il Rotary per aver messo in campo questa iniziativa. Tematiche come quella della cura degli occhi sono di primaria importanza per la persona, una sensibilizzazione per le strade e tra la gente penso sia il modo migliore per far passare il messaggio. Uno stile di vita sano aiuta l’organismo intero e prevenire le malattie oculari è senza dubbio uno dei tasselli fondamentali. Oltre il visibile mette in campo anche un progetto meraviglioso come quello del corso di fotografia per non vedenti: un messaggio bellissimo perché permette a tutti di raccontare il mondo attraverso gli scatti. In campo ci sono davvero valori che scaldano il cuore e come amministrazione saremo sempre al fianco di queste splendide realtà».
«Vorremmo promuovere un’inversione di prospettiva - commenta Susanna Bongiovanni, presidente del Rotary Club Genova Lanterna - Portando l’ambulatorio mobile del Rotary nelle piazze e nelle vie della città, otterremo che medici oculisti e professionisti della salute si mettano a disposizione dei cittadini per visite oculistiche libere e gratuite. Vorremmo dare il nostro contributo affinché siano precocemente intercettate alcune gravi patologie, come la maculopatia e le patologie degenerative causate dal diabete. Vorremmo promuovere stili di vita più consapevoli, coerenti con il mantenimento dello stato di salute».
«Sembra un paradosso, insegnare a non vedenti a far foto - dice Salvatore Fazio, presidente associazione culturale fotografica 36° fotogramma - Per fortuna non siamo i primi in questa avventura e già esistono altre esperienze ed esistono strumenti che rendono possibile ciò che qualche anno fa sarebbe stata solo un'utopia. Naturalmente l’approccio è oserei dire olistico, non ci accontentiamo di scattare una foto, ma vogliamo creare un flusso di capacità che possano aiutare i non vedenti a fare cose come se avessero sempre a fianco qualcuno che descriva quello che vogliono esplorare».
Il progetto Oltre il visibile comprende anche un corso di fotografia per ciechi e ipovedenti, che si concluderà con una mostra fotografica, il sostegno dell’Unione Italiana Ciechi e l’acquisto di un cane-guida.
«Far fotografare i ciechi – dice ancora Bongiovanni – può sembrare paradossale, ma non lo è. Oggi, grazie all’intelligenza artificiale e alle nuove tecnologie, la fotografia è accessibile anche a chi non vede. Al corso seguirà una mostra: i nostri allievi avranno, dunque, la soddisfazione di poter esporre i propri lavori e di condividerne la “visione” con vedenti e non vedenti, sia attraverso tecniche di descrizione vocale dell’immagine sia grazie alla realizzazione di modelli tridimensionali. Anche chi purtroppo non può vedere, potrà “sentire” le fotografie esposte e premiate. Il Rotary considera equità e accessibilità quali valori necessari per una società migliore. Vogliamo che Oltre il visibile sia un progetto per tutti. Vogliamo che nessuno sia o si senta escluso».|