Trenta mamme con i loro piccoli nella fascia hanno danzato a Palazzo Tursi per raccontare, in occasione dell'8 marzo, la forza di un legame che servirà a crescere uomini capaci di rispettare e apprezzare il valore delle donne e donne consapevoli, capaci di farsi rispettare
«Danzare è una delle cose più naturali, ma è anche un potente mezzo di ribellione. Ecco perché, per la Giornata Internazionale della Donna, invece di fare un’asettica verifica dei diritti raggiunti dalle donne, abbiamo pensato di organizzare questo evento, dove le mamme ballano con i loro bimbi in fascia. Abbiamo, così, coinvolto anche i futuri cittadini genovesi. Loro saranno parte di questo processo di cambiamento, che è sicuramente positivo per tutta la comunità». Spiega così l’assessore alle Pari Opportunità Arianna Viscogliosi il senso del flash mob di venerdì 8 marzo, quando a Palazzo Tursi circa trenta mamme hanno ballato con il loro bimbo o bimba in fascia: insieme, a stretto contatto, così come è stato per 9 mesi.
Un momento gioioso ma anche di riflessione sui diversi ruoli delle donne, da lavoratrici a mamme, e sul loro ruolo fondamentale nell’educazione degli uomini e delle donne di domani perché , come sottolineato dalla consigliera comunale Lorella Fontana: «siano quella parità che oggi ancora non c’è. A voi mamme il compito di formare uomini capaci di rispettare le donne e donne capaci di farsi rispettare».
Alla manifestazione ha partecipato anche l’assessore alla cultura della Regione Liguria, Ilaria Cavo: «uno spettacolo che emoziona e fa riflettere allo stesso tempo. Nessun bimbo ha pianto, quindi hanno sentito la vicinanza e la forza della mamma. Una forza che farà crescere i bambini con la consapevolezza del valore delle donne e le bimbe con quella di sapersi fare rispettare».