
I messaggi delle Autorità, i premi e gli applausi per le scolaresche e lo spettacolo “Ritorno al Lager” di Pino Petruzzelli. Bucci: Per non dimenticare tragedie che sono crimini e che bisogna conoscere per costruire un futuro migliore
Lunedì 28 gennaio nella sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, il sindaco di Genova Marco Bucci ha partecipato, insieme alle massime autorità istituzionali cittadine, alla Cerimonia ufficiale per il Giorno della Memoria. Istituito con la legge 211 del 20 luglio 2000, il Giorno della Memoria si celebra ogni anno il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. Momento centrale della mattinata è stato lo spettacolo teatrale “Ritorno al Lager”, monologo messo in scena dallo scrittore, attore e regista Pino Petruzzelli. Il toccante racconto di un viaggio, a Dachau e Mathausen, insieme a un ex deportato, Ezio, che torna, settant’anni dopo, a visitare il lager dove era stato internato.
Presenti in sala le scolaresche delle classi vincitrici del concorso indetto dal Miur “I giovani ricordano la Shoah”, cui sono stati consegnati i premi. Gli studenti premiati hanno presentato brevemente i loro lavori che vanno dall’elaborato al libro animato, dal video al cortometraggio. «Voi siete già cittadini genovesi – ha detto il Sindaco Marco Bucci rivolgendosi ai bambini – ma in futuro avrete in mano le redini di questa città. Oggi siamo qui perché nella storia ci sono stati crimini che non dobbiamo scordare. In tutta la storia umana ci sono stati cicli di violenza, ma bisogna essere forti e dimostrare che non vogliamo un mondo dominato dalla violenza. Ricordare per fare in modo che ci sia sempre rispetto per le persone umane».
Per la Regione Liguria è intervenuta l’assessore alla Comunicazione istituzionale Ilaria Cavo che ha ricordato la testimonianza di Liliana Segre, un anno fa al Carlo Felice, e la reazione dei ragazzi in termini di attenzione e di entusiasmo, quando «Lilliana Segre ha avuto la delicatezza di venire qui a salutare chi aveva seguito il suo intervento su maxischermo in questo salone. Ora quella testimonianza è diventata un DVD, che tutti potete avere, per riflettere ancora su quel messaggio di consapevolezza e speranza, di senso di giustizia e non vendetta».
Il prefetto Fiamma Spena, nel ripercorrere brevemente alcune ‘pagine infamanti della nostra storia’ - come quella del 3 novembre 1943, giorno in cui ebbe inizio la deportazione degli ebrei genovesi – ha voluto sottolineare che esiste una «memoria anche per la dissociazione e che merita di essere ricordato alle giovani generazioni anche chi, a rischio della propria, salvò vite umane». Ed è dalle dalle mani del Prefetto, che il Sindaco ha ricevuto la medaglia concessa dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella “per le iniziative programmate nel territorio della Città Metropolitana per commemorare il ricordo dell’Olocausto, delle leggi razziali e della persecuzione dei cittadini ebrei”.
Infine sono state attribuite le medaglie d’onore concesse dal Presidente della Repubblica a deportati e internati nei lager, a coloro che sono stati destinati al lavoro coatto e ai familiari dei deceduti. L'Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti, nella persona di Gilberto Salmoni, ha consegnato la pergamena di nomina di eredi dell’Aned.
La cerimonia di martedì 28 gennaio è stata il cuore di un fitto calendario di iniziative - dal 15 gennaio al 18 marzo - individuate da Prefettura di Genova, Regione Liguria, Consiglio regionale Assemblea legislativa della Liguria, Comune di Genova, Città Metropolitana di Genova, Comunità ebraica di Genova, Centro Primo Levi, Goethe-Institut Genua, ILSREC (Istituto ligure per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea “R. Ricci”, Università degli studi di Genova, Comando Militare esercito “Liguria”, USR Liguria Ufficio scolastico regionale, ANED (Associazione nazionale Ex Deportati)
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