Giovine Orchestra Genovese, presentata la stagione 2023-24

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05/06/2023
GOG, logo

Dal 15 settembre al 20 maggio venticinque concerti ospitati al Teatro Carlo Felice

Claudio Critelli

La Giovine Orchestra Genovese si è messa definitivamente alle spalle le difficoltà post-Covid e, dopo aver brillantemente superato con spirito costruttivo e lungimirante la fase di emergenza, oggi nella propria sede ha presentato l’attesa stagione 2023-2024 che partirà il 15 settembre per terminare il 20 maggio.

 

Venticinque i concerti, tutit ospitati al Teatro Carlo Felice. Dal 1912 la GOG rappresenta a Genova e in Italia la Musica da Camera, è tra le prime società italiane, grazie al contributo del Ministero della Cultura, degli enti locali, della Fondazione Compagnia di San Paolo e di tanti generosi abbonati e amici.

 

L’offerta illustrata oggi dal presidente Nicola Costa e dal direttore artistico Pietro Borgonovo propone il ritorno di grandi artisti che sono nel cuore degli spettatori Pollini, Sokolov, Uto Ughi ma ha anche il pregio di spaziare verso altri mondi musicali e culturali, sia per ampliare l’esperienza dell’ascolto sia nella speranza di attrarre nuovo pubblico, in particolare i giovani e i nuovi abbonati, attraverso un’innovativa proposta di abbonamenti parziali per un numero ridotto di concerti acquistabili da lunedì 12 giugno. Nell’occasione sono state presentate le quattro iniziative dei “Notturni en plein air” che si terranno a luglio e agosto nel cortile maggiore di Palazzo Ducale. Tutti i dettagli sulla nuova stagione artistica sono reperibili sul sito www.gog.it.

 

Alla presentazione di stamattina è intervenuta la consigliera delegata Barbara Grosso: «Da più di centodieci anni la GOG rappresenta un'importante istituzione culturale di Genova e l'ha dimostrato con la brillante stagione invernale che ha regalato molti successi. Come amministrazione comunale teniamo molto alla GOG e siamo particolarmente soddisfatti di poter constatare come si riesca a fare sistema e rete in maniera proficua realizzando collaborazioni che stanno producendo risultati eccellenti anche in prospettiva futura. A dimostrare che è questa la strada giusta vi è anche la realizzazione di questa stagione concertistica che ha coinvolto non solo musicisti ma anche enti e istituzioni culturali della nostra città come, per esempio, il Teatro Akropolis. Valorizzare le nostre eccellenze e portarle a livello nazionale e internazionale è importante, e tutto ciò è possibile lavorando insieme con passione ed energia mettendo a fattor comune le rispettive conoscenze».

 

«La stagione attuale si sta chiudendo nel migliore dei modi - ha detto Nicola Costa -. La GOG ha attraversato tre momenti terribili nella sua storia lunga 111 anni: le due guerre mondiali e il Covid che per certi aspetti considero un'altra guerra mondiale. Oggi dobbiamo anche far fronte a questioni collegate con la geopolitica, relative ad esempio agli artisti russi che hanno oggettive difficoltà a muoversi, ma anche alla Brexit che ha creato non pochi problemi sul piano organizzativo».

 

«Come sempre - ha poi spiegato Pietro Borgonovo - trovano spazio i concerti dei grandi pianisti che con un repertorio vastissimo conferiscono alla stagione un valore particolare e sempre ricco di sorprese».

 

Il programma si apre con il tradizionale concerto organizzato in collaborazione con la Fondazione Opera Carlo Felice Genova che presenta una novità assoluta di Silvia Colasanti insieme ai Notturni di Claude Debussy e le Danze sinfoniche di Sergej Rachmaninov e l’orchestra della Fondazione diretta da Donato Renzetti.

 

Il calendario propone poi alcuni tra i più importanti artisti presenti sulla scena mondiale, sia per la costante continuità che per la rilevante nuova apparizione. Tre concerti sono dedicati all’esecuzione dei Trii di Beethoven interpretati dal Wanderer Trio. La musica del compositore tedesco accompagna altri momenti significativi sin dalla serata con la Nordwestdeutsche Philharmonie diretta da Jonathon Heyward che propone l’esecuzione del Concerto per violino e orchestra interpretato dalla vincitrice del Premio Paganini 1999 Sayaka Shoji. Oltre a lei nella nuova stagione sono presenti due grandi violinisti accompagnati da altrettanti grandi pianisti, Uto Ughi con Bruno Canino, da anni amici della GOG e lo statunitense Gil Shaham accompagnato da Gerhard Oppitz. Inoltre il Belcea Quartet offre due importanti momenti della creatività beethoveniana, il quarto Quartetto dell’op. 18 e il grandioso Quartetto op. 127. Nel centro del programma il Belcea Quartet propone il primo dei sei Quartetti di Béla Bartók, capolavori della musica della prima metà del Novecento.

 

Momenti prestigiosi sono anche dedicati alla musica di Johann Sebastian Bach, a cominciare dal concerto dell’Orchestra e Consort Maghini diretti da Luca Guglielmi, già interpreti della Passione secondo Matteo nella scorsa Stagione e ora protagonisti nel ricordo di una celebrazione natalizia avvenuta a Lipsia nella Thomaskirche nel 1723. Il programma di questo concerto è tutto dedicato a composizioni ispirate alla festività di Natale e comprende Gloria e Sanctus, Cantate ed una Sinfonia. In seguito Mario Brunello, straordinario violoncellista vincitore nel 1986 del Concorso Čaikovskij a Mosca, propone tre concerti, uno in questa e due nella prossima stagione l’insieme delle Suite per violoncello solo e delle Sonate e Partite per violino solo. Anche la grande serata di Concerto Italiano, gruppo d’archi fondato e diretto da Rinaldo Alessandrini, ha un legame molto rilevante con la musica di Bach attraverso l’esecuzione dei dodici Concerti di Antonio Vivaldi racchiusi nella raccolta L’Estro armonico, una delle opere più importanti nella storia della musica del Settecento. Vivaldi ottiene la pubblicazione dei Concerti da parte del più conosciuto editore di Amsterdam, Estienne Roger, ricavando un successo europeo e Bach, sempre attento all’evolvere della musica, decide di trascriverne con ammirazione quattro per organici diversi, dall’organo solo a quattro clavicembali e orchestra.

 

Questa Stagione è anche arricchita dal piacevole ritorno del Quartetto Prometeo che celebra i suoi trent’anni di attività concertistica eseguendo per l’occasione Quartetti di Dmitrij Šostakovič. Un esordio assoluto alla GOG sarà invece quello del Quartetto Esmé, giovane gruppo coreano affermato a livello internazionale, che proporrà l’ultimo Quartetto di Schubert preceduto da un interessante confronto tra due compositrici: Fanny Mendelssohn, sorella del grande Felix, la coreana Soo Yeon Lyuh e Franz Schubert. La soprano Anna Prohaska, accompagnata al pianoforte da Julius Drake, interpreta un’ampia raccolta di brani musicali dal titolo Paradise Lost, una lettura drammaturgica del Paradiso Perduto di John Milton con musiche di Ravel e Messiaen, Debussy, Stravinskij, Wolf, Britten, Ives, Mahler e Bernstein, fino a Purcell, Schubert e Brahms.

 

Un ruolo di spessore viene rivestito dai concerti dei grandi pianisti, a proporre un vasto repertorio sono Grigory Sokolov e Maurizio Pollini, Yulianna Avdeeva, la giovanissima e affermatissima Alexandra Dovgan, Alexander Tharaud e l’ottimo compositore e arrangiatore Enrico Pieranunzi, jazzista molto noto anche negli Stati Uniti capace di realizzare improvvisazioni ricche di espressione. La sua presenza si allaccia ad altri momenti aperti a progetti legati ad un suono diverso: tra questi le performance della Barcelona Gipsy balKan Orchestra, dello straordinario quartetto di saxofoni Signum Quartet e l’inconfondibile gruppo viennese Mnozil Brass noto in tutto il mondo per progetti musicali talvolta scherzosi ma ancorati ad un raro virtuosismo.

Ultimo aggiornamento: 06/06/2023