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Ocean Race Summit, da Genova a Newport: i leader uniti per salvare gli oceani

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Articolo del
17/09/2020
The Ocean race summit dalla sede di Sail Newport, Rhode Island

Quasi 700 partecipanti da tutto il mondo al convegno promosso da The Ocean Race, il giro del mondo a vela che si concluderà a Genova nel 2023

“Si può risolvere il problema”. Con queste parole il senatore statunitense, Sheldon Whitehouse, ha concluso il suo intervento diretto ai quasi 700 partecipanti registrati all’Ocean Race Summit #3, ospitato mercoledì 16 settembre nella sede di Sail Newport, nello Stato nordamericano del Rhode Island.

 

Si è trattato del terzo Summit dopo quelli di Genova (settembre 2019) e L’Aja (maggio 2020). Convegni pensati e organizzati per riunire i più importanti attori, innovatori e decision-maker nel campo della sostenibilità al fine di trovare soluzioni sul piano locale, nazionale e globale alle problematiche della salute degli oceani e dell’inquinamento da plastica.

 

Temi di cui si è discusso per la prima volta l’anno scorso al Porto Antico di Genova, con la partecipazione di attori e amministratori locali. Proprio la nostra città è stata scelta dagli organizzatori per ospitare Genova The Grande Finale nel 2023, la tappa conclusiva del celeberrimo giro del mondo a vela che fra tre anni festeggerà anche il cinquantesimo anniversario. Evento che metterà Genova in primo piano sullo scenario mondiale.

 

680 i partecipanti al Summit di Newport. Il senatore statunitense Whitehouse ha fatto parte di un gruppo di diversi esperti internazionali, giovani leader e attivisti riuniti per affrontare le sfide a cui gli oceani sono chiamati a rispondere e per sviluppare e condividere soluzioni per la salvaguardia dell’ambiente marino.

 

“Per molte generazioni abbiamo preso dall’oceano, ora dobbiamo cambiare il nostro modo di vedere le cose e prendercene cura”, ha spiegato il senatore, invitando le persone a “pensare agli oceani per capire il lavoro che deve essere fatto. Ma si può fare. Bisogna agire rapidamente e con motivazione”.

 

Sulla stessa lunghezza d’onda anche gli altri ospiti del Summit, che si sono collegati online attraverso una piattaforma innovativa e inclusiva, sviluppando e condividendo le possibili soluzioni alle emergenze relative allo stato di salute degli oceani.

 

“L’oceano è l’ecosistema più importante per la nostra vita”, ha affermato José María Figueres, ex primo ministro della Costa Rica e co-fondatore di Ocean Unite. “Senza un oceano sano non c’è vita sul pianeta”. Figueres ha indicato come l’aumento delle Aree Marine Protette, uno stop ai cambiamenti climatici e il raggiungimento di un accordo internazionale sul governo degli oceani siano gli obiettivi principali per la salute degli ambienti marini.

 

La salvaguardia del mare può essere realizzata concretamente grazie a resilienza, leadership, tenacia e collaborazione, che rientrano nello spirito e tra i valori della vela oceanica. Lo sport può e deve avere un impatto positivo sulle battaglie per l’ambiente: a sostenerlo, durante il Summit, i famosi velisti Mark Towill e Peter Burling.

 

“Vogliamo mostrare che essere competitivi al massimo livello del nostro sport e mettere la sostenibilità al centro dei nostri progetti non sono temi in conflitto”, ha spiegato Towill, CEO del 11th Hour Racing Team. Mentre Burling, oro olimpico e vincitore della Coppa America che proprio dalla partecipazione a The Ocean Race 2017-18 ha tratto ispirazione per dare vita a una fondazione, si è detto “spaventato” per non avere più visto, durante l’ultima edizione della regata, “balene, albatros, tonni e tutte le storie che avevo sentito del passato”.

 

Gli Ocean Race Summit sono organizzati in collaborazione con 11th Hour Racing, un’organizzazione che stabilisce partnership strategiche per promuovere cambiamenti sistemici per la salute degli oceani. La co-fondatrice Wendy Schmidt (USA), ha spiegato come questo sia un momento cruciale e un’opportunità per contribuire al progresso scientifico e per cambiare la percezione del pubblico sul tema.

 

“11th Hour Racing sta lavorando con The Ocean Race per raggiungere pubblici diversi in tutto il mondo, online, ai Summit o nelle Exploration Zone nelle città sedi di tappa durante la prossima regata, in modo da cambiare la loro percezione”, ha detto Wendy Schmidt, nota per le sue attività filantropiche e di investimento ma anche per essere una velista. “Insieme abbiamo un’opportunità unica per unire lo sport che amiamo con il progresso scientifico utile alla salute degli oceani”.

 

“Sono fiducioso perché c’è una nuova onda di interesse per i problemi degli oceani fra le giovani generazioni”, ha aggiunto Figueres, concludendo di essere “molto ottimista perché più condividiamo la conoscenza di questi problemi, che è fra gli obiettivi principali di The Ocean Race, più ci impegneremo in queste cause”.

 

Gli Ocean Race Summit sono una serie di eventi orientati a trovare soluzioni, che coinvolgono leader di campi diversi con l’obiettivo della salvaguardia degli oceani. La nuova serie dei Summit ha debuttato lo scorso anno a Genova, seguita da un secondo evento online e virtuale in maggio all’Aja. Di qui al 2023, sono previsti fino a 10 nuovi convegni.

Ultimo aggiornamento: 21/09/2020