Si è chiuso il sipario per Marco Sciaccaluga. L'ultimo applauso nel suo Teatro

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13/03/2021

Questa mattina nel Teatro Ivo Chiesa, la cerimonia funebre del grande regista. A rendergli omaggio, anche il Gonfalone di Genova

Silvia Stefani

«Gli artisti riescono a trasmettere i sentimenti umani, che servono per far crescere la comunità: questo è ciò di cui le città hanno bisogno per innalzare il livello di cultura. Il lavoro di Sciaccaluga è servito ad alzare il livello culturale di Genova, ne siamo orgogliosi e vogliamo che ciò sia un esempio, non solo per noi ma per le future generazioni». Così il sindaco di Genova Marco Bucci nel suo ricordo commosso di Marco Sciaccaluga, scomparso alcuni giorni fa dopo lunga malattia, all’età di 67 anni.

 

Si sono svolti questa mattina i funerali del grande artista, uno tra i principali registi e maestri del teatro italiano. Un ultimo grande applauso per Marco Sciaccaluga nel teatro a cui è rimasto indissolubilmente legato per mezzo secolo, sul palcoscenico dove è salito molte volte per rispondere agli applausi che hanno salutato il debutto delle sue regie.

 

A rendere omaggio al maestro c’era anche il Gonfalone, emblema ufficiale e storico del Comune di Genova, in rappresentanza del quale è intervenuto il sindaco Marco Bucci, presente anche l’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso, mentre per Regione Liguria ha partecipato l’assessore alla Cultura e spettacolo Ilaria Cavo.

 

Un brano di Heinrich Biber, eseguito da un violinista del Teatro Carlo Felice ha introdotto la commemorazione, aperta dal direttore del Teatro Nazionale di Genova Davide Livermore e da Carlo Sciaccaluga, uno dei figli di Marco.

«Ci sono artisti che per la loro sapienza e grazia sono capaci di creare una comunità teatrale. Marco Sciaccaluga è stato uno di questi. Un maestro, un punto di riferimento assoluto per il teatro nazionale e internazionale» ha ricordato Livermore.

 

Aneddoti, ricordi e tanta commozione da parte dei parenti, degli amici e degli attori, chiamati a rappresentare la grande famiglia teatrale che con Sciaccaluga ha condiviso un lungo percorso artistico.

 

Entrato nella Scuola dello Stabile subito dopo la maturità, Sciaccaluga aveva esordito come regista a soli 22 anni, mettendo in scena “Equus”, spettacolo entrato nella storia dello Stabile e che lanciò a livello nazionale il giovanissimo regista, da allora legato a filo doppio con il teatro della sua città. Nel 2000 quando Chiesa lasciò il teatro, Sciaccaluga divenne condirettore accanto al direttore Carlo Repetti.

 

Innumerevoli le sue regie in quasi cinquant’anni di attività. Ricordiamo: “Morte di un commesso viaggiatore”, “Re Lear” “Un mese in campagna”, “Svet”, “Un nemico del popolo”.

 

Con Sciaccaluga hanno lavorato moltissimi attori, dai big Eros Pagni, Gabriele Lavia, Vittorio Franceschi alle giovani leve, che con lui si sono formate: Alice Arcuri, Orietta Notari, Barbara Moselli, Gianluca Gobbi, Roberto Serpi, Alberto Giusta.

 

Colonna portante del Teatro Stabile, Sciaccaluga è stato anche direttore della Scuola di recitazione, un legame che non aveva mai tagliato neppure quando, nel 2019, era andato in pensione scegliendo di restare alla guida della scuola.

 

«Si è spenta una luce in teatro, abbiamo perso un maestro» così lo ricordano sulla pagina del Teatro Nazionale di Genova.

Ultimo aggiornamento: 04/04/2023