
L'iniziativa benefica di Kessisoglu & Friends e Occupy Albaro aiuterà soggetti con problemi causati dall’isolamento e dal distanziamento durante la pandemia
“C’è da fare e da ascoltare” è un progetto benefico per la creazione di una mini-equipe multidisciplinare, composta da uno psicologo e un educatore, che avrà il compito di fornire supporto psicologico ed educativo a bambini e adolescenti che hanno patito le conseguenze del lungo periodo di isolamento e distanziamento causato dal Covid-19 segnalati dalla SSD Neuropsichiatria Infantile di ASL3 Genova e dal reparto di Neuropsichiatria dell’Istituto Gaslini. L’esigenza di ampliare questa attività di supporto deriva dalle sempre più frequenti situazioni di sofferenza (incrementate del 30% rispetto al periodo pre-pandemico) emerse fra giovani ed adolescenti: ritiro sociale, rifiuto delle relazioni, dipendenza da internet e chiusura al mondo esterno.
Fautori di questa iniziativa, che ha permesso di raccogliere 50.000 euro, sono l’attore Paolo Kessisoglu e l’associazione Occupy Albaro. La cifra è stata raggiunta grazie alla corsa ciclistica “Castelli 24 Ore” svoltasi a Feltre, contributi di aziende genovesi, sponsor e donazioni online.
Il vicesindaco Pietro Piciocchi è intervenuto alla presentazione svoltasi nella Sala Trasparenza di Regione Liguria: «Accogliamo con grande piacere questa iniziativa che, grazie al supporto di professionisti e di tecnici di assoluto livello, consentirà a giovani e adolescenti in difficoltà di affrontare la loro vita ritrovando equilibri e il piacere di socializzare e di integrarsi nella comunità. Parlare ed ascoltare è sempre importante ma, in alcuni casi, gli effetti della pandemia hanno reso essenziale interventi specifici e concreti dal grande valore anche in prospettiva. L’interruzione della didattica durante la fase sanitaria emergenziale ha evidenziato rischi ed effetti psicologici negativi che richiedevano risposte nell’immediato ma anche successivamente. Come amministrazione comunale ci siamo subito attivati per rispondere alle esigenze più impellenti e, anche dando il nostro appoggio e supporto a questa iniziativa, ribadiamo la nostra presenza e la massima attenzione su queste tematiche».
All’evento hanno preso parte anche l’assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola, Tito Gherardi e Ugo Rota dell’associazione Occupy Albaro, l’attore, conduttore e comico genovese Paolo Kessisoglu, il direttore del Dipartimento di Salute Mentale ASL 3 Genova Lucio Ghio, il direttore dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova Lino Nobili e il direttore di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza ASL 3 Genova Sara Pignatelli.
«Una bella iniziativa dedicata ai giovani che spesso dimentichiamo essere stati i più penalizzati durante i due anni di pandemia – dichiara il presidente Giovani Toti - Hanno dovuto rinunciare, proprio negli anni in cui la socialità diventa importantissima, a vedere gli amici, allo sport, allo studio a scuola e anche a incontrare i parenti più fragili e anziani. Il disagio psicologico è aumentato proprio tra gli adolescenti e molto è stato fatto sia dalle Asl sia dall’istituto Gaslini. ma ogni possibilità in più dedicata a loro è benvenuta e non può che avere il nostro sostegno. I giovani sono capaci di ascoltare più di quanto immaginiamo, ma hanno anche bisogno di far sentire la loro voce. Grazie quindi a Paolo Kessisoglu e Occupy Albaro, sempre sensibili alle cause che interessano la nostra città e la nostra regione, ai nostri medici, specialisti e a tutti i soggetti coinvolti. Parliamo con i nostri ragazzi e ascoltiamoli perché non c’è investimento più importante di quello che facciamo su di loro che rappresentano il nostro futuro».
«La fascia adolescenziale è stata sicuramente la più fragile dal punto di vista degli effetti dell'isolamento - sottolinea l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola - Di fatto i giovani vivono di aggregazione, necessitano più degli adulti dello stare insieme, del vedersi, del parlarsi. La crescita psicologica deriva proprio dall'interazione tra simili: il lockdown e il distanziamento fisico hanno di fatto minato questo sviluppo. Questa iniziativa merita quindi grande evidenza ed è bello sia partita da una manifestazione sportiva che ha permesso di raccogliere una cifra importante e che farà nascere questa equipe itinerante. Gli specialisti prenderanno in carico i ragazzi che hanno patito maggiormente nel periodo post pandemico considerate l'enorme richiesta di cure, cresciuta del 30%. Un ringraziamento speciale va ai mattatori di questa iniziativa, Paolo Kessisoglu e Occupy Albaro, che pedalando porteranno alla creazione di un team composto dagli specialisti di Asl 3 e del Gaslini».
«I ragazzi sono il nostro futuro – continua Paolo Kessisoglu - è una frase che spesso leggiamo o abbiamo sentito e che altrettanto spesso abbiamo pronunciato. Ho capito sulla mia pelle quanto fragile sia l’età dell’adolescenza e quanto incompleto possa essere il nostro ruolo di genitori; non esiste una famiglia perfetta, non esiste un genitore perfetto e riconoscerlo è fondamentale per capire che da soli non possiamo fare tutto. Lasciare che qualcuno che non siamo noi ascolti i nostri figli e se ne prenda cura da un punto di vista professionale è un gesto di umiltà, non una resa come educatori e può essere determinante per la salute mentale dei ragazzi. Così durante il periodo più intenso del Covid sono rimasto colpito dai numeri in crescita che indicavano inequivocabilmente il disagio giovanile e la ricerca di un ascolto. Il mio primo pensiero è stato per quei ragazzi, il secondo è stato: ‘devo fare qualcosa’. Da quel giorno è iniziato il secondo capitolo di “CEDAFARE” con i miei amici di Occupy Albaro».
“C’è da fare” prende il nome dal brano dedicato a Genova e al crollo di Ponte Morandi, scritto dallo stesso Kessisoglu e cantato insieme a numerose star della canzone italiana.