La rappresentazione virtuale è il nuovo linguaggio della cartografia ed è uno strumento che rende l’utente consapevole della città nel suo insieme e nell'interazione dei suoi ecosistemi.
La rappresentazione virtuale della città è il linguaggio nuovo che parla la cartografia moderna. Ciò di cui infatti oggi abbiamo bisogno è una soluzione capace di mettere insieme tante cose diverse: mappe digitali, grandi quantità di dati, informazioni trasmesse dalle infrastrutture territoriali e quindi la ricezione di informazioni dagli strumenti di telerilevamento. Il risultato di tale elaborazione ci permette di consultare lo spazio in una visione tridimensionale che può essere costruita anche su una quarta dimensione: il tempo. La stratificazione di informazioni legate a fasi specifiche ci permette infatti anche una ricostruzione evolutiva.
La città digitale online ci dà inoltre modo di comunicare come è fatta la nostra città alle persone, ai cittadini, agli studenti, alle imprese e quindi a tutto il pubblico, vicino e lontano.
A cosa serve avere una rappresentazione virtuale della città?
Si tratta di un esercizio di stile o è qualcosa di più? Queste sono le domande che spesso ci vengono rivolte. Innanzi tutto può aiutare nella pianificazione strategica, perché è uno strumento che rende l’utente consapevole di cosa sia la città nel suo insieme, quindi aiuta il decisore politico ad andare a comprendere le interazioni tra i diversi ecosistemi.
Inoltre la città virtuale sicuramente serve ai tecnici, agli studiosi e alle persone comuni interessate.
Da ultimo possiamo immaginare che in questo tipo di rappresentazione noi abbiamo anche la possibilità di disseminare informazioni e di far conoscere la città al mondo. Possiamo infatti arrivare sia a chi non può visitare la città, eventualmente per difficoltà personali, sia a chi è lontano, garantendogli un sistema che rende la città vicina, offrendo conoscenze che possono essere trasmesse attraverso lo schermo di un computer. Allo stesso modo abbiamo la possibilità di portare la bellezza, lo stile e, ci piace dire, il gusto di Genova al di fuori, lontano, anche dall'altra parte del mondo, e in questo modo far apprezzare la città e richiamare turisti affinché vengano qui.
Per fare questo lavoro servono materiali e attrezzi.
I materiali che abbiamo sono i dati, i dati che sono stati creati attraverso gli ultimissimi rilievi commissionati dal Comune di Genova, grazie a programmi e finanziamenti europei che ci hanno aiutato, insieme alla pianificazione propria del Comune, ad arrivare dove siamo arrivati oggi. Grazie a questi fondi abbiamo fatto rilievi sofisticati e creato strumenti sofisticati. Fra questi certamente il Geoportale, che rappresenta oggi il più importante spazio di interazione con il cittadino e con chiunque acceda alle mappe dell'ente.
Abbiamo costruito modelli e sistemi specifici per la conoscenza. Noi possiamo infatti approcciare la città in tanti modi. Possiamo approcciarla perché ci interessa per la manutenzione stradale, per la sicurezza, per la sicurezza stradale oppure per il turismo. Possiamo dover studiare in maniera molto sofisticata il territorio, monitorarlo in maniera costante, possiamo volerne derivare informazioni.
Sta soltanto a noi tecnici del Comune, noi che possiamo fruire di servizi esterni specialistici, andare a creare sistemi adeguati e appropriati ai servizi che ci servono.
Siamo arrivati a costruire una città tridimensionale che non solo ci racconta la Genova di oggi, ma ci racconta anche la Genova di ieri e ci racconta la Genova di domani. Ovviamente è uno sforzo molto importante, cui tendiamo costantemente, che richiede competenze scientifiche e tecnologiche.
Ma sta anche a noi, grazie alle possibilità che abbiamo, osare e pensare di trovare o costruire nuovi strumenti e nuove strade laddove prima non erano.
Quindi immaginatevi cosa si può fare andando a navigare in una città 3D dove voi siete i viaggiatori del tempo e vi potete ritrovare nel passato. Forse potete individuare rivi nascosti e ormai dimenticati, potete pensare a come si potrebbero prevenire alcuni problemi e alcuni rischi ereditati dai secoli precedenti, oppure potreste trovare tesori nascosti del passato che non conoscevate.
Allo stesso modo se voi riuscite a rappresentare Genova come potrebbe diventare domani grazie ai grandissimi investimenti che sono in corso, riuscite ad attirare qualcuno di nuovo in città: studenti, imprenditori o turisti.
Quindi sta soltanto a noi osare e mettere in pratica tutto quello che ci è permesso di fare grazie alla tecnologia.
Vogliamo lasciarvi con alcune provocazioni e qualche anticipazione.
Nella cartografia è importante il grado di dettaglio e così, mentre noi costruiamo la Genova di oggi del passato e del futuro, abbiamo anche la possibilità di cambiare la scala di visualizzazione.
Mentre costruiamo la città a un livello generale, possiamo costruire anche una città digitale in 3D o in 4D anche per specifici spazi di dettaglio; posso valorizzare i musei d'arte a cielo aperto, con le incredibili opere d'arte che abbiamo, come ad esempio il Cimitero monumentale di Staglieno.
Allo stesso modo possiamo fare per il sottosuolo. Un famoso scrittore che tutti conoscete, Jules Verne, scrisse il libro "Viaggio al centro della terra" per il quale inventò cose straordinarie. E noi oggi possiamo andare ad indagare il sottosuolo e vedere che cosa c'è esattamente allo stesso modo. Il sottosuolo, questo sconosciuto, è una parte importante della città e può invece stupirci e istruirci molto. La città ha delle radici profonde su cui fondarsi ed esiste perché quelle fondamenta ci sono. Il suo territorio ha basamento sulla storia, sul passato e anche su tutti i servizi che nel sottosuolo si trovano o transitano.
Quindi, anticipando qualcosa del nostro lavoro futuro, vi diamo appuntamento con le prossime visioni del sottosuolo, del Sottosopra di Genova.
Come già abbiamo accennato, viviamo in un momento particolarmente interessante, perché il grande slancio verso la digitalizzazione fa si che ci sia interesse, oltre alla necessità, di mettere a sistema i dati per farli lavorare assieme.
Il nostro ufficio, l'Ufficio Sistemi Informativi Territoriali, ha iniziato una campagna di comunicazione anche per far conoscere meglio quello che realizziamo, sia all'interno dello stesso Comune che verso tutta la città. Il lavoro cresce costantemente e sono sempre di più le attività in essere. Ovviamente questo complica la gestione coordinata di un sempre crescente numero di progetti e attività, però questa è la strada per costruire una infrastruttura informativa diffusa che funzioni e che possa arrivare al cittadino.
Seguite i nostri lavori e le nostre digitalizzazioni nel nostro portale nel sito del Comune di Genova.