Presentato questo pomeriggio al Blue District di via del molo dall’assessore allo Sviluppo economico portuale Francesco Maresca il primo catalogo di laboratori formativi selezionati dal Job Centre, organizzati con il sostegno della Fondazione Compagnia San Paolo
Sono dieci i laboratori di innovazione selezionati, attraverso una manifestazione di interesse, nell’ambito della Blue Economy e Open Innovation City. Imprese, professionisti, ricercatori ed enti formativi hanno inviato proposte formative rivolte agli studenti delle scuole superiori e giovani universitari finalizzate all’innovazione nei diversi settori dell’economia del mare.
Con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, i laboratori, che partiranno in questi giorni per concludersi a settembre, hanno l’obiettivo di diffondere la cultura scientifica, materiale, i nuovi saperi e le discipline della Blue economy. Inserite nel primo catalogo dei laboratori di innovazione presentato oggi al Blue district di via del Molo, le dieci proposte affrontano diversi aspetti del variegato mondo delle professioni del mare e offrono un’ampia gamma di scelta ai giovani che vogliano approcciarsi alla Blue economy: dalla didattica sulle aree marine protette al racconto multimediale del Genova Blue district, dagli incontri tematici sui mestieri del mare al monitoraggio di ecologia marina, workshop realizzati dal Festival della Scienza. E poi: laboratori proiettati sulla ricerca di percorsi turistici, focus sulla filiera ittica, approfondimenti sull’inquinamento marino da micro e macroplastiche, lo sviluppo energetico sostenibile con l’idrogeno e lo sviluppo di servizi sinergici alle imprese della blue economy.
«Ringrazio tutti i partner che hanno dato il loro contributo per l’elaborazione di un catalogo di laboratori che copre un’ampia gamma delle professioni della Blue Economy – spiega l’assessore allo Sviluppo economico portuale e logistico Francesco Maresca – la formazione che viene offerta coniuga innovazione e ricerca con il mondo delle imprese, matchando in modo efficace le esigenze delle aziende sulle nuove professioni del mare. Il fatto che professionisti, ricercatori, piccole imprese abbiano inviato le proprie proposte è indicativo di quali siano le enormi potenzialità e prospettive rappresentate dall’economia del mare nella nostra città e nella nostra regione. Sul modello di quanto si è creato a Barcellona, il Blue District si sta confermando un hub importante per mettere in contatto mondo delle imprese e ricerca, nell’ottica comune di diffondere la cultura del mare tra le nuove generazioni e nel contempo valorizzarne le potenzialità anche a livello internazionale. Ringrazio la Compagnia di San Paolo per aver creduto e sostenuto il progetto, il Festival della Scienza e l’Università per aver dato il proprio apporto fondamentale nell’elaborazione di proposte e di diffusione tra gli studenti genovesi».
Grazie al progetto Hub2Work - Open Innovation City - che si avvale del sostegno della Compagnia di San Paolo – sono in corso di realizzazione una serie di azioni tra loro sinergiche, con un’attenzione particolare al mondo delle start up e alle professionalità innovative.
«Dal 1563, la Compagnia di San Paolo è un agente di sviluppo dei territori per il bene comune – spiega Alberto Anfossi, segretario generale della Compagnia di San Paolo – attraverso interventi, investimenti e azioni di accompagnamento che mettono al centro la persona, in continuità con la nostra storia secolare e in dialogo continuativo con le nuove generazioni. In quest’ottica sosteniamo, oltre al Genova Blue District, i Laboratori di Innovazione rivolti alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori e dell’università, attraverso la missione Accelerare l’innovazione dell’Obiettivo Pianeta.
Un’azione formativa – continua Anfossi – volta a diffondere la cultura scientifica, i nuovi saperi e le discipline della Blue economy, un modo concreto per valorizzare i talenti e creare competenze da mettere al servizio del territorio, per sostenere e ampliare l’ecosistema dell’innovazione. Insieme a un partenariato di livello proseguiamo un processo virtuoso, perché sono proprio le competenze e le persone – come individui e come comunità – il centro di qualsiasi cambiamento».
Il focus sulla blue economy pone in evidenza l’ambiente come elemento da preservare e in termini di sviluppo sostenibile. Job Centre, società strumentale in house del Comune di Genova - incaricata dell’attuazione delle azioni – ha elaborato il bando per la scelta dei laboratori, confrontandosi con l’Università di Genova (Centro del Mare e Trasferimento tecnologico) e con l’Ufficio Scolastico Regionale della Liguria. L’azione è stata sviluppata in partnership con Regione Liguria, Camera di Commercio, Ocean Race, Centro Competenze Start 4.0, CNR, IIT, Digital Innovation Hub, Compagnia di San Paolo, Fondazione Carige, TICASS, DLTM.
I partner, oltre ad aver supportato la divulgazione dell’avviso, hanno partecipato alla valutazione delle proposte e alla diffusione dei laboratori e del catalogo.
I dieci laboratori:
- L’innovazione per raccontare le aree marine protette della Liguria di Consulenza social media: attraverso i social network, gli studenti saranno in grado di creare un planning definito, mirato e replicabile che promuova tutti i diversi aspetti e caratteristiche delle Aree Marine Protette Liguri;
- School storytelling digitale per raccontare il Genova Blue District di Like the sea: il laboratorio pone le basi della comunicazione multimediale con l’obiettivo di esplorare, conoscere e raccontare il Blue District genovese;
- Blue Economy Meetings di U-Boot Lab: sei video-incontri dedicati all’orientamento nei Mestieri del Mare;
- Coastal Eco Lab di Outdoor Portofino: lezioni teoriche di ecologia marina completate a un’escursione di coasteering (un mix di trekking, nuoto, arrampicata) con raccolta dati sul campo;
- Un mare di scienza dell’Associazione Festival della Scienza, Università di Genova Distav, Ingv e Arpal: 3 workshop (RICCIcliamo il mare, Mareopoli; Quando le nuvole vanno al mare…);
- Turismo genovese: ricerca di percorsi innovativi attraverso il Photovoice di Ilaria Coppola, Nadia Rania e Laura Pinna: attraverso le foto e l’uso di Photovoice creare occasioni di turismo a misura di famiglia;
- Idrogeno: Il futuro sostenibile della Blue Economy di Bluenergy Revolution scarl: nelle lezioni pratiche verrà presentato il percorso di sviluppo di un’idea dalla sperimentazione alla realizzazione di prototipi;
- Genova, capitale della cultura gastronomica mediterranea 4.0 di Welcome Management di Luisa Puppo: web-marketing e del social media marketing per il turismo esperienziale ed enogastronomico in “blue”;
- Co-creation Blue Services di Welcome Management di C.Olivastri, X. Ferrari Tumay, G. Tagliasco: sperimentare il processo di ideazione di un servizio legato al tema della blue economy attraverso uno strumento interattivo;
- Il mare in una lente: l’oceano di (micro)plastica non avrà più segreti di Elisabetta Giacco in collaborazione con SmartMicroOptics: con l’impiego di un sistema di lenti portatili, esperienze pratiche per esplorare il micro mondo degli inquinanti.