Consiglio comunale del 1° aprile

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01/04/2025
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All'ordine del giorno la situazione economico-finanziaria di AMT

Il consiglio comunale si è aperto alle ore 14 con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata:

 

Annullamento installazione Antenna 5G Quezzi

«Relativamente all’installazione di un’antenna per la telefonia mobile presso il Forte e la Torretta di Quezzi, si trattava di un’autorizzazione e di un titolo formati per silenzio-assenso, peraltro all’esito di una interlocuzione in cui l’amministrazione comunale aveva chiesto integrazioni al soggetto proponente e fatto presente che tale installazione si poneva all’interno di un ambito urbano tutelato qual è quello del Parco dei Forti, come specificato anche nel nostro nuovo regolamento comunale sulle antenne che non consente, in tale ambito, l’installazione di antenne 5G. Nell’ambito di tale procedura c’è stato un contenzioso e il TAR ha accolto il ricorso della società operatrice, pur fatto salvo, come obbligo di legge, il diritto di annullamento per autotutela che la nostra Amministrazione ha correttamente esercitato. Sulla base di quanto previsto dal nuovo regolamento a tutela dei siti sensibili e per la salvaguardia di ambiti di conservazione come i parchi, il Comune di Genova ha effettivamente proceduto all’avvio della procedura di annullamento in autotutela dell’autorizzazione. Infine, tale diritto non si può applicare a procedure e titoli previgenti l’entrata in vigore del nuovo regolamento, adottato dalla Giunta comunale su mia proposta e, soprattutto, approvato dal Consiglio Comunale che ne consente l’applicazione operativa, dal punto di vista dei principi e delle norme di dettaglio, per tutte le procedure successive alla sua entrata in vigore». È la risposta dell’assessore all’Urbanistica Mario Mascia all’interrogazione del consigliere di Forza Italia Tiziana Notarnicola che chiedeva alla Giunta, “in merito all’installazione di antenne per la telefonia mobile presso il Forte e la Torretta di Quezzi, quale sia lo stato attuale del procedimento di annullamento dell’autorizzazione per l’installazione delle antenne presso il Forte e la Torretta di Quezzi e quali misure si intendano adottare per garantire che venga preservato il valore storico e paesaggistico dell’area in oggetto”.

 

Viabilità via Burlando

«Un grandissimo numero di vie sono nelle condizioni di via Burlando, le carreggiate sono strette, c’è una carenza strutturale di parcheggi con la quasi impossibilità di trovare alternative. La nostra città è stata costruita così nel dopoguerra e, dal punto di vista della mobilità e della regolazione, è estremamente complesso trovare soluzioni che accontentino tutti. In questo caso non è intervenuta la polizia locale, ma gli ausiliari di AMT su segnalazione: la strada è stretta e il traffico non era fluido a causa di macchine parcheggiate in maniera non regolare. Questo è un fatto storico, fatto per andare incontro alle diverse esigenze. Ho letto notizie e lamentele su una esplosione di multe, ma non è vero: a marzo, quando c’è stata l’intensificazione dei controlli, in trenta giorni sono state fatte 50 sanzioni: sono numeri minimi e sono stati sanzionati solo i veicoli messi veramente male e che ostruivano in maniera importante la carreggiata. Stiamo cercando di applicare il buon senso, si tratta di un rettilineo, dove la visibilità è ottimale e chi si immette si è sempre autoregolamentato. Negli ultimi sei mesi non abbiamo avuto reclami pervenuti alla Polizia Locale, all’Amministrazione o tramite la App SegnalaCi: si tratta di una cosa estemporanea legata al transito dei bus e il responsabile del distretto è andato a dialogare con i cittadini per evitare parcheggi scorretti che creino difficoltà al trasporto pubblico e, d’altra parte, con un minimo di tolleranza da parte di chi deve fare gli accertamenti, legati a un contesto di scarsità di parcheggi». È la risposta dell’assessore alla Mobilità e al Trasporto pubblico Sergio Gambino all’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Nicholas Gandolfo che chiedeva “all’Amministrazione come pensa di intervenire per risolvere le criticità emerse sulla viabilità di via Burlando nel Municipio IV Media Val Bisagno”.

 

Lavori PNRR piazze Caricamento e Sarzano

«Innanzitutto ci terrei a precisare e sfatare un mito, nel senso che progetti importanti come questi non nascono dalla matita o dalla penna di un singolo ufficio. Si tratta infatti di progetti concertati e oggetto di un’istruttoria condivisa – riguardando l’area del centro storico – con la Soprintendenza che, come sappiamo tutti, ha il compito e la capacità di misurare la compatibilità degli interventi con le caratteristiche del contesto. Anzi, le operazioni del PNRR sono state anche l’occasione per avviare una best practice a livello nazionale, in quanto abbiamo sottoscritto un protocollo di intesa con la Soprintendenza per gestire i tavoli tecnici e approvare questi progetti. A mio giudizio, prima di fare certe considerazioni occorre tener conto del territorio e conoscerlo nel dettaglio. Infatti, un conto è mettere a dimora le piante in piena terra, un altro sistemare degli spazi urbani quando sotto c’è qualcosa. Ciò vale sia per piazza Caricamento sia per piazza Sarzano. Nel caso di piazza Sarzano, in particolare, al di sotto della piazza è presente una cabina ENEL: le scelte sono state adottate in conseguenza di questo e con l’obiettivo di ottimizzare gli interventi. Nel caso di piazza Caricamento, in linea con gli obiettivi di target e vivibilità previsti e richiesti dal PNRR, le nuove 22 vasche contenenti alberature di Jacaranda mimisifolia sono tutte dotate di impianti di irrigazione con l’utilizzo di acqua meteorica recuperata e illuminazione scenografica, oltre che rivestite in acciaio verniciato color Corten. Tornando a Sarzano, si stanno sviluppando e definendo i progetti in considerazione delle particolari caratteristiche citate poc’anzi e in virtù delle quali non è possibile mettere a dimora delle piante. Tuttavia, sarà messo a dimora un esemplare adulto di Jacaranda all’esterno della cabina primaria ENEL». Ha risposto così l’assessore ai Lavori pubblici Ferdinando De Fornari all’interrogazione della consigliera del Partito Democratico Donatella Alfonso che chiedeva: “in riferimento alla collocazione delle nuove alberature in piazza Caricamento - 22 esemplari di Jacaranda in larghi cassoni quadrati - e ai lavori per la sistemazione di vasconi in cemento, per alberi non ancora indicati, in piazza Sarzano che stanno suscitando perplessità per lo stravolgimento di piazze storiche: si interpellano vicesindaco e Giunta per sapere se si è tenuto conto dell’ambito in cui si opera e come si può ridurre l’impatto di tali opere”.

 

Illuminazione via Fereggiano

«Riguardo all’illuminazione pubblica esiste una normativa dell’Unione Europea contro l’inquinamento luminoso, che prevede tutta una serie di accorgimenti che non possiamo ignorare. Tanto è vero che i corpi illuminati non prevedono più una illuminazione diffusa verso l’alto, ma solo verso il basso, a settore, per la sicurezza stradale. Al contempo le lampade a Led hanno permesso il 70% in meno del consumo di energia, il che ci consentirà di consegnare alle future generazioni un pianeta meno inquinato. Detto questo, periodicamente effettuiamo le verifiche sull’illuminazione a terra di ogni singola lampada e non abbiamo evidenziato problemi specifici, bensì abbiamo registrato che è regolare e a norma di legge, ma se ci sono criticità, magari su un singolo palo, riconoscibile attraverso il suo codice, le chiedo di segnalarcele e faremo ulteriori indagini. Se ci sarà necessità ovviamente provvederemo al potenziamento dell’illuminazione pubblica, perché è importante per la sicurezza di tutti». Lo ha detto l’assessore all’Ambiente Mauro Avvenente rispondendo al consigliere di Fratelli d’Italia Francesco De Benedictis “in merito alle problematiche relative all’illuminazione pubblica di via Fereggiano”.

 

Lavori consolidamento e tempistiche passo tra via Marras e via Bernabò Brea

«Confermo che il muro di cinta è privato ed è pertinenza del civico 1 di via Marras. Lo scorso 27 gennaio, su disposizione dei Vigili del Fuoco, la Polizia Locale ha attivato il pronto intervento per la messa in sicurezza del manufatto. La Direzione comunale Strade ha ingiunto ai proprietari, il 13 febbraio, di procedere con la sistemazione definitiva dei lavori. Si tratta di una mattonata pedonale che collega le due vie e le condizioni che sono state prese in considerazione dalla pubblica incolumità non lasciavano alternative allo sgombero di alcuni civici. In questo momento la Direzione Strade sta facendo delle verifiche e sollecitando la risposta dei privati: prima di assumere altre iniziative in sostituzione occorre seguire un determinato procedimento amministrativo. È mia cura richiedere un sollecito a risposta della richiesta fatta lo scorso 13 febbraio». È questa la risposta dell’assessore ai Lavori pubblici Ferdinando De Fornari all’interrogazione della consigliera del Partito Democratico Lilia Bonicioli che chiedeva “informazioni all’assessore competente in merito ai lavori di consolidamento del muro di sostegno a monte del passo privato di collegamento fra via Marras e via Bernabò Brea, in ragione dell’accertato pericolo di crollo. Si chiedono altresì le tempistiche di intervento di consolidamento e quindi si chiede di sapere quando le famiglie che sono state costrette a lasciare le loro abitazioni visto il pericolo di smottamento del muro potranno tornare nelle loro case”.

 

Richiesta supermercato quartiere Ca’ Nuova

«Relativamente all’importante questione della richiesta di apertura di un supermercato nel quartiere di Ca’ Nuova, voglio dare la notizia che il prossimo 8 aprile uscirà il bando di ARTE. Un bando a cui abbiamo lavorato insieme ad ARTE, che ringrazio, e su cui abbiamo fatto diversi ragionamenti. Infatti l’immobile, come noto, ha una metratura importante, su due livelli, e proprio per questo non sempre ha ricevuto negli anni un particolare interesse da parte degli imprenditori. Abbiamo dunque pensato a un bando capace di aprire le porte a diverse realtà, non solo commerciali ma anche sociali, facendo in modo che una metratura minima venga garantita per finalità commerciali legate alla vendita di beni di prima necessità. Questo tipo di strutturazione del bando non era mai stato previsto e, secondo noi, può essere un buon punto di caduta finalizzato a far rivivere l’immobile nella sua interezza, garantendo un servizio di prossimità legato alla vendita alimentare come richiesto dalla popolazione. Ma questo riguarderà altri canali, nell’ambito di un servizio da poter mettere in campo con il nuovo piano commerciale, prevedendo l’attribuzione di un punteggio per le realtà commerciali che investiranno nella nostra città garantendo, al contempo, la fornitura di questi servizi alle zone collinari. Questo in proiezione futura, ma la cosa importante è che il nuovo bando andrà a tutelare una porzione dell’immobile per dare un’importante risposta al quartiere di Ca’ Nuova». È la risposta dell’assessore al Commercio Paola Bordilli all’interrogazione del consigliere della Lega Fabio Ariotti che chiedeva alla Giunta un “aggiornamento circa la richiesta di apertura di un nuovo supermercato nel quartiere di Ca’ Nuova”.

 

Isola ecologica del Lagaccio

«La descrizione negativa che la consigliera Ghio fa della zona del Lagaccio non corrisponde alla realtà. Noi non la vediamo così. Vero è che non abbiamo la bacchetta magica e che ci siamo dovuti concentrare sulle cose possibili da fare per far fronte ai numerosi problemi della zona. Abbiamo incontrato i cittadini del Lagaccio e fatto sopralluoghi per monitorare l’andamento dei lavori. Vorrei dire che quando si parla di isole ecologiche parliamo di strutture di AMIU ordinate, dove vengono conferiti materiali, non l’umido, e dove non ci sono odori: strutture che hanno permesso di ovviare al problema delle 40 tonnellate di rifiuti che venivano abbandonati lì in maniera illecita prima di questo progetto. I termini per modificare il progetto oggi non ci sono più, perché perderemmo i fondi e dobbiamo portare a compimento l’opera. Ritengo eccessive le critiche, considerando il Lagaccio una zona di quartiere collinare come tante in città, che ha avuto la possibilità di trasformarsi in questi anni, con impianti sportivi e un’isola ecologia che non mi sembra così infernale». Lo ha detto l’assessore all’Ambiente Mauro Avvenente rispondendo all’interrogazione della consigliera della lista Rossoverde Francesca Ghio che chiedeva: “Riguardo al progetto dell’isola ecologica del Lagaccio, situata vicino al parco giochi inclusivo in via Bianco e finanziata con fondi PNRR, si chiede se sia possibile modificare il progetto al fine di accogliere le osservazioni riportate dalla cittadinanza”.

 

Casa dei Cantautori

«Il progetto del Ministero della Cultura, inserito nel Piano strategico “Grandi progetti Beni culturali”, è finalizzato alla valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale connesso al fenomeno del cantautorato tramite l’istituzione e realizzazione di un polo espositivo (da inserirsi nel Sistema Museale Nazionale) e formativo denominato “Casa dei Cantautori”. A tal fine, il 9 novembre 2021 è stata costituita da Ministero della Cultura, Regione Liguria e Comune di Genova la Fondazione Casa dei Cantautori, cui sono affidati i compiti di acquisire, conservare, comunicare ed esporre le testimonianze materiali e immateriali di cui sopra, di promuoverne la conoscenza presso il pubblico e la comunità scientifica e di elaborare i piani strategici di sviluppo culturale e programmi di valorizzazione dei beni culturali di pertinenza pubblica. Amministratore Unico della Fondazione è il Luca Parodi, dirigente del Settore Cultura di Regione Liguria, individuata quale soggetto attuatore del progetto, mentre allo stesso tempo la gestione del progetto è stata affidata alla Direzione Musei del MiC. La giunta regionale ha condiviso la proposta di procedere con lo strumento della concessione di servizi, dando mandato al dirigente del settore Cultura di predisporre tutti gli atti propedeutici per l’espletamento delle necessarie procedure di gara, ivi compreso l’affidamento relativo al regime speciale degli affidamenti in house, che è stato formalizzato il 25 aprile 2024; I.R.E. in data 25 luglio 2024 ha affidato l’incarico di supporto per la definizione del progetto del servizio di offerta museale, del piano di fattibilità tecnico-economica e del CSA per la realizzazione e gestione – mediante concessione di servizi ai sensi del D.Lgs n. 36/2023 - della Casa dei Cantautori alla Fondazione Fitzcarraldo ETS. Il Ministero della Cultura, avendo nel frattempo acquisito la piena proprietà della parte di Abbazia già in proprietà privata, ha avviato interventi di messa in sicurezza e recupero della suddetta porzione di immobile, ove saranno collocate le attività del polo formativo dedicato ai “nuovi mestieri della musica” e le mostre temporanee. Sono stati realizzati interventi propedeutici alla musealizzazione, quali la divisione degli impianti con l’Arma dei Carabinieri, che occupa parte dell’Abbazia con il Comando del Nucleo Tutela Artistica, la sostituzione degli infissi e la realizzazione di un ascensore. In data 16 dicembre 2024 sono stati consegnati da parte del Segretariato Regionale del MiC i lavori di consolidamento, restauro e miglioramento sismico della Chiesa il cui termine è previsto in 365 giorni dall’avvio del cantiere. Allo stato attuale l’obiettivo di Regione Liguria è quello di completare i documenti di gara entro il mese di giugno 2025. Il Comune di Genova, in quanto socio fondatore della Fondazione, ha erogato nel 2021 la quota spettante del fondo di dotazione e la Direzione di Area Politiche Culturali ha previsto a budget lo stanziamento di €30.000 quale contributo annuo da erogare nel momento in cui il progetto sarà attivo. In considerazione di quanto appena esposto, il Comune di Genova è dunque in attesa del completamento del progetto e della piena attuazione di quanto sottoscritto da parte di Regione Liguria e Ministero della Cultura e non si trova nella possibilità di fornire informazioni più puntuali riguardo alle relative tempistiche». È questa la risposta dell’assessore alla Cultura Lorenza Rosso all’interrogazione del consigliere del Partito Democratico Mohamed Si Kaabour in cui “Si chiede all’assessore competente un aggiornamento sullo stato di avanzamento e sulle attività della Casa dei cantautori, in particolare sulle iniziative e sugli spazi attivi per il coinvolgimento e la formazione dei giovani artisti genovesi”.

 

Alle 15, con 35 consiglieri presenti è iniziata la discussione dell’ordine del giorno monotematico: Situazione finanziaria e gestionale AMT s.p.a.,  proposta presentata dal Pd, da Cristina Lodi e Gianni Crivello del Gruppo Misto, dalla Lista Rosso Verde, dal Movimento 5 Stelle e da Progetto al Centro.

 

Prima di cominciare il consigliere Bertorello ha annunciato le sue dimissioni dalla Lega per entrare nel Gruppo Misto.

 

Si legge nel documento: “Viste le limitazioni alle procedure di revisione e le richieste di informativa contenute nella relazione della società di revisione indipendente Deloitte, viste le richieste di informativa e le osservazioni in ordine alla bozza di bilancio di esercizio 2024 formulate dal Collegio Sindacale di AMT SpA, che riprendono tutti i punti espressi nella relazione di Deloitte. Richiamato il fatto che analizzando le voci relative alle procedure di revisione e irelativi richiami, emergono le seguenti criticità: nel paragrafo “Crediti verso società controllanti” della nota integrativa degli Amministratori si riferisce che la Società ha posto in essere negli esercizi 2022 e 2023 politiche di incentivazione all’uso del trasporto pubblico a fronte della quali e stato iscritto a bilancio un credito verso il comune di Genova di circa euro 12.539.000, senza peraltro, che ad oggi - per quanto risulta – sia stato ancora completato l’iter amministrativo necessario per la definizione del credito tra Comune di Genova e Regione Liguria; la relazione accompagnatoria del bilancio riferisce di come in sede di redazione del bilancio gli amministratori si siano avvalsi, nella redazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2023, come già nella redazione dei bilanci di esercizi dal 2020 al 2022, della facoltà di sospendere la rilevazione degli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali prevista dall’articolo 60, commi dal 7 -bis al 7 -quinquies del Decreto Legge 104/2020 (convertito dalla Legge 126/2000), come modificato dalla legge 25/2022 , di conversione del Decreto Legge 4/2022 e, da ultimo, dall’art 3, comma 8, del Decreto Legge 198/2022. Nella nota integrativa sono indicate le ragioni della deroga nonché gli effetti della stessa sul valore delle immobilizzazioni e sul patrimonio netto a fine esercizio, ragioni che peraltro suscitano non poche perplessità circa la regolarità della scelta; 3) non e stata appostata una voce relativa al debito nei confronti di Trenitalia, quale e stato accertato dall’arbitrato del Cieli, e che al 31 dicembre 2023 ammontava già a circa 10 milioni di euro e per il quale e in corso con la controparte la definizione di un piano di rientro, 4) previsioni ma non certezze di cassa in un bilancio consuntivo pari a euro 11,2 milioni in
relazione a incasso di contributi/ristori; rilevato che come riferito anche in sede istituzionale da parte dei competenti membri della Giunta e della Presidente e Direttrice Generale di AMT SpA esiste, ad oggi, una grande incertezza anche sui finanziamenti nazionali verso il TPL locale.

 

Preso atto che a oggi non è stata organizzata alcuna Commissione Consiliare più volte richiesta per la presentazione del bilancio preventivo AMT 2025 e per rispondere alle domande rispetto ai bilanci 2023 e 2024; visto l’esito delle indagini da parte della Procura della Repubblica di Genova sulla procedura di fusione AMT-ATP, conclusosi con l’iscrizione al registro degli indagati di esponenti del management attuale di AMT SpA, per truffa, truffa ai danni dello Stato e ostacolo all'attività di controllo dell’autorità; sottolineato che L’azienda partecipata AMT e fondamentale per l’organizzazione del trasporto pubblico in città e la correttezza e la positività della gestione della società e fondamentale per la stabilita economica dell’Ente Comune; sottolineato inoltre che vi è diffusa preoccupazione che i prospettati mancati finanziamenti ad AMT da parte dello Stato potrebbero ammontare a cifre molto elevate e potrebbero gravemente inficiare la stabilità economica del Comune di Genova.

 

Con questo atto si impegnano sindaco e Giunta a: “partecipare ad apposita commissione consiliare, per approfondire i rilievi contenuti nella relazione di Deloitte e fugare ogni dubbio circa la solidità dei bilanci 2023 e 2024 di AMT SpA, nonché l’illustrazione del bilancio previsionale dell’azienda per l’anno 2025; a farsi, altresì, parte attiva presso il management di AMT SpA affinché partecipi, nella persona della Presidente e Direttrice, alla medesima commissione consiliare; a valutare la possibilità , anche in base alla tenuta economica finanziaria di AMT SpA, di procedere alla sostituzione delle figure manageriali di nomina comunale posta ai vertici dell’Azienda stessa”.

 

Il facente funzioni Pietro Piciocchi ha dato parere negativo a nome della Giunta.

 

Il consigliere Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione ha proposto di votare le prime due impegnative insieme e la terza separata. La proposta non è stata accettata dai proponenti.

 

Il documento è stato respinto con 20 voti contrari della maggioranza e del consigliere Lo Grasso del Gruppo Misto e 12 a favore dell’opposizione.

 

Esauriti i punti all’ordine del giorno alle 17.58 il Consiglio comunale si è chiuso.

Ultimo aggiornamento: 02/04/2025