
Monotematico dedicato alla sicurezza: respinto il documento dell'opposizione
Dopo la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata, alle 15 con 36 presenti, è iniziato il Consiglio comunale monotematico sulla sicurezza.
Prima dell’inizio dei lavori, il Consiglio comunale, su proposta del presidente Claudio Villa, ha voluto ricordare con un minuto di silenzio la recente scomparsa di Linda Alfano, vicepresidente di So.Crem, da poco nel consiglio direttivo della Fondazione Palazzo Ducale, psicoterapeuta e psichiatra forense.
Si è poi proceduto ad illustrare il documento sulla sicurezza, presentato dai gruppi di opposizione, con cui si impegna sindaca e Giunta a “Convocare un Consiglio Comunale monotematico sulla sicurezza, per analizzare la situazione attuale a Genova; elaborare un piano d’azione che preveda misure sia immediate che a lungo termine per migliorare la sicurezza in città, con particolare attenzione alle aree più vulnerabili e istituire una cabina di regia con il comune di Genova rappresentato da consiglieri di maggioranza e minoranza, quale capofila unitamente ad associazioni, comitati del territorio per dialogare con gli enti e le diverse istituzioni competenti”.
Sull’argomento in oggetto sono stati presentati 43 ordini del giorno, discussi nel corso del dibattito. Nello specifico sono stati presentati: 4 odg del Gruppo Misto, 8 odg di Fratelli d’Italia; 16 odg del gruppo Vince Genova, 8 odg della Lega, 1 odg presentato dal Pd e sottoscritto anche da tutti i gruppi di minoranza, 6 odg del gruppo Noi Moderati.
Sono stati presentati anche due emendamenti all’ordine del giorno del Pd, il primo da Fratelli d’Italia (sottoscritto da tutta la minoranza) e il secondo dalla Lega (sottoscritto da tutta la minoranza). La maggioranza non ha accolto gli emendamenti.
Dopo la discussione, a nome della Giunta comunale, l’assessora alla Sicurezza Arianna Viscogliosi ha voluto ringraziare la Polizia Locale e il comandante Fabio Manzo, per aver portato a termine l’operazione “Call and Drugs” grazie alla quale sono state eseguite 20 misure di custodia cautelare, a seguito di una complessa indagine iniziata nel 2021.
L’assessora Viscogliosi ha poi espresso il parere della Giunta agli ordini del giorno, respingendone 29 (i numeri 1-3-31-42-5-7-8-9-10-11-12-13-15-20-21-22-23-24-29-31-36-38-40-41-43-4-18-26-35) e approvandone 14, anche a seguito di modifiche (i numeri 2-6-14-16-17-32-19-25-27-28-30-33-34-37).
I capigruppo hanno deciso di votare gli ordini del giorno singolarmente, nonostante la proposta della presidenza del Consiglio di accorpare le votazioni degli odg con parere negativo e quelli con parere positivo. Alla fine delle votazioni sono stati respinti 29 odg (con i voti contrari della maggioranza) e sono stati approvati 14 odg all’unanimità.
Infine, è stato messo in votazione il documento dei gruppi di opposizione all’ordine del giorno della seduta, ovvero la proposta alla Giunta comunale riguardante la sicurezza. L’atto è stato respinto con 20 voti contrari della maggioranza e 10 voti favorevoli dell’opposizione.
Il Consiglio si è chiuso alle 21,22
«L’amministrazione ha presente il problema. Nell’aprile del 2025 è stata avviata una campagna di comunicazione della Regione, in collaborazione con il Comune di Genova. Il Comune, già dal ***2016***, aveva aderito alle iniziative promosse dalla Regione sulla donazione di organi, si chiamava “Una scelta di Comune”. Donare è una scelta che i cittadini maggiorenni possono fare in occasione del rilascio o del rinnovamento della carta di identità elettronica, quando possono esprimere la volontà di donare organi e tessuti oppure optare per astenersi. Si può comunicare la volontà anche al centro trapianti: sono tutte informazioni che sono pubblicate e aggiornate sul sito del Comune di Genova, con il link al sito del ministero. All’inizio questa opzione era stata accolta da molti cittadini, poi negli ultimi anni c’è stato un calo. Attualmente, i cittadini ai quali sta per scadere la carta di identità elettronica stanno ricevendo tramite l’app IO non solo l’avviso di scadenza, ma anche le informazioni in merito alla possibilità di donare gli organi e in fase di inserimento nell'agenda di prenotazione digitale degli appuntamenti all’anagrafe è presente questo tipo di informazione. C’è poi un’ulteriore possibilità della quale abbiamo già parlato sin dall’inizio dell’assunzione insieme all’assessora Lodi: nel 2026 scadranno tutte le carte di identità cartacee, con la necessità che i cittadini rinnovino passando alla CIE e stiamo ipotizzando, preparando e cercando le risorse per organizzare in questa occasione di fare una campgna che sia volta a ricordare non solo la scadenza, ma anche per sensibilizzare la cittadinanza sulla donazione di organi e tessuti». È questa la risposta dell’assessore ai Servizi civici Emilio Robotti all’interrogazione della consigliera di Vince Genova Rosanna Stuppia in cui si legge: “In Liguria e in particolare a Genova, arriva un appello accorato dai pazienti trapiantati e dai medici del settore sulla necessità di un urgente rilancio delle donazioni di organi. Si chiede pertanto alla civica amministrazione di promuovere e sensibilizzare la cittadinanza, pubblicizzando la donazione con apposite campagne informative anche al momento del rinnovo della carta di identità”.
«Quella di Casa Raphael è stata una delle prime operazioni complesse in cui l'amministrazione comunale è intervenuta, mettendo al centro la tutela delle persone, per trovare in pochi giorni una sistemazione a 60 persone, quindi una delle operazioni migliori dal punto di vista dell'emergenza in questi ultimi anni. La situazione relativa a Casa Raphael riguarda lo sgombero di un immobile privato attivato dalla proprietà nei confronti di persone ospitate dal precedente gestore immobiliare. Il Comune di Genova è venuto a conoscenza della situazione appena insediato e ha avuto accesso a Casa Rafael per la prima volta venerdì 31 ottobre. Il Comune di Genova è intervenuto in condizione di emergenza urgenza al fine di tutelare le persone in una condizione di estrema fragilità. In seguito al sopralluogo, il pronto intervento sociale ha svolto colloqui con le famiglie e gli adulti presenti nella casa al fine di poter approfondire le singole situazioni e poter fornire un supporto per attivare percorsi di autonomia. In totale gli assistenti sociali hanno avuto colloquio in pochi giorni con 60 persone. Giovedì 6 novembre è avvenuto il trasferimento che è stato seguito passo per passo dal pronto intervento sociale e polizia municipale. Tra le persone ospitate alcune avevano provveduto ad una sistemazione autonoma; 50 persone sono state accompagnate presso accoglienze alberghiere temporanee grazie alla protezione civile. Quindi un grande lavoro di squadra che ha visto anche coinvolto l'assessorato all'ambiente e l'assessorato alla casa. Ci sono 8 famiglie e 16 adulti singoli. Sei famiglie sono risultate richiedenti asilo e pertanto saranno gradualmente ospitate presso CAS. Due famiglie saranno prese in carico dai servizi sociali. La prefettura sta individuando l’accoglienza dei 16 singoli. Tre persone hanno lo stato giuridico di richiedente asilo e saranno accolte dalla prefettura. 13 persone singole saranno prese in carico dei servizi sociali. Siamo in contatto costante con le istituzioni, sia con prefettura che con questura”. Lo ha detto l’assessora al Welfare Cristina Lodi rispondendo all’interrogazione della consigliera Maria Luisa Centofanti (Riformiamo Genova) ad oggetto: “Quali sono le azioni attivate da questa amministrazione rispetto alla situazione che si è venuta a trovare in area privata in Casa Raphael nonché come l’amministrazione si è coordinata con le autorità competenti coinvolte”.
«Ringrazio per la segnalazione il consigliere Mascia a cui confermo l’avvenuta esecuzione, la settimana scorsa, dell’intervento di ripristino delle strisce pedonali in via Donaver nel tratto da lui evidenziato. Sinceramente credo che sia una coincidenza il rapporto di causa-effetto tra la sua segnalazione e la realizzazione dell’intervento, anche se le segnalazioni in Consiglio comunale, così come quelle di cittadine e cittadini, sono sempre utili come stimolo alla civica Amministrazione». È la risposta dell’assessore alla Mobilità sostenibile Emilio Robotti all’interrogazione del consigliere di Forza Italia Mario Mascia che voleva “Conoscere i tempi di riverniciatura delle tre strisce pedonali di attraversamento di via Federico Donaver nel tratto dal civico 23 al 29, che allo stato sono praticamente invisibili”.
«Il progetto “Casa dei Cantautori” è entrato nella fase attuativa per il Comune di Genova dalla votazione in consiglio comunale per l’adesione del Comune stesso alla costituenda Fondazione, avvenuta il 3 marzo del 2020. A valle di questa votazione, la Fondazione è stata effettivamente costituita il 17 novembre 2021, con la nomina dei rappresentanti di Ministero, Regione e Comune, che devono essere ad oggi rinnovati. La Regione Liguria, quale soggetto attuatore individuato dal Ministero della Cultura, ha sempre coordinato in maniera esclusiva i rapporti con il Ministero e con l’ex Segretariato Regionale (oggi Soprintendenza della Liguria), che si sono determinati in un impegno economico già erogato di circa 4.682.056 euro, dei quali 3 milioni utilizzati nel restauro, consolidamento e miglioramento sismico dell’Abbazia di San Giuliano. Nel mentre, la giunta regionale ha inoltre affidato in house – a IRE – la concessione dei servizi (il 4 aprile 2024, formalizzato il 25 aprile 2024), che è stata a sua volta affidata per il supporto nella definizione del progetto di servizio dell’offerta museale e della fattibilità economica da IRE a Fondazione Fitzcarraldo ETS in data 25 luglio 2024. Il 16 dicembre 2024, sono stati consegnati da parte del Segretariato Regionale del MiC i lavori di consolidamento, restauro e miglioramento sismico della Chiesa, che – secondo quanto comunicato da Regione Liguria – dovrebbero terminare a maggio 2026 restituendo la Chiesa completamente restaurata e i locali soprastanti recuperati al grezzo. Nel frattempo, visto anche il tempo trascorso, si sono determinate le disponibilità per l’acquisizione dal Demanio Marittimo e dal Demanio dello Stato dell’area del sagrato e dell’area verde adiacente la chiesa, lato levante, vista la positiva risoluzione di un contenzioso che ha determinato una rimodulazione della progettazione originale. In ultima analisi, Regione Liguria deve procedere su tre diversi fronti, per determinare un avanzamento dello stato attuale, che appare provvisoriamente fermo a quanto sopra descritto, esauritisi i fondi Ministeriali allocati al progetto: la prima è di completare i documenti di gara ampliando l’oggetto della concessione di servizi alla Chiesa ad alcuni dei locali soprastanti e alle citate aree adiacenti; la seconda è procedere all’ultimazione dei lavori nella Chiesa e richiedere la valutazione circa i costi di allestimenti della Chiesa e quelli di completamento del recupero e di allestimento di due locali soprastanti, unitamente a quelli di messa in sicurezza dell’area verde, costi che non sono coperti dai finanziamenti già concessi; la terza: verificare se – in extremis – sia possibile far ricadere questi costi su un quarto intervento a valere sul Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” - annualità 2025 in corso di elaborazione da parte del MiC. La parte che il Comune di Genova ha avuto in questa attività, pur quale socio fondatore della Fondazione, è stata assai marginale, limitandosi a fornire il capitale previsto. In considerazione di quanto appena esposto, il Comune di Genova è dunque in attesa del completamento del progetto e della piena attuazione di quanto sottoscritto da parte di Regione Liguria e Ministero della Cultura e non si trova nella possibilità di fornire informazioni più puntuali né riguardo alle relative tempistiche né in relazione alle voci di finanziamento che s’intende utilizzare per portare a termine questa progettualità, originatasi con i primi stanziamenti nel 2018 e di cui – è bene ricordarlo – veniva annunciato alla stampa il “percorso museale ed espositivo”, compreso di immagini e rendering, già il 18 maggio 2021». È questa la risposta dell’assessore alla Cultura Giacomo Montanari all’interrogazione della consigliera del Partito Democratico Vittoria Canessa Cerchi in cui si legge: “Considerato che il progetto relativo alla Casa dei cantautori costituisce un intervento di interesse culturale per la città di Genova, finalizzato alla valorizzazione del patrimonio musicale e artistico locale, e che la Regione Liguria risulta soggetto attuatore dell’iniziativa, si interroga l’assessore competente per conoscere lo stato di avanzamento del progetto e per avere informazioni in merito agli ambiti e alle progettualità nei quali il Comune di Genova può intervenire o collaborare alla sua realizzazione e valorizzazione”.
«È importante che si conosca quello che sta facendo questa Amministrazione nei confronti della disabilità e delle bambine e dei bambini con queste difficoltà. Il fondo di 3.876.270 riguarda non il Comune di Genova ma l'intera regione Liguria e questo importo viene suddiviso sulle quattro province e società metropolitana. Il Comune di Genova risulta beneficiario dei seguenti importi: nel 2022 erano 923.000,21, nel 2023 erano 907.000,00 e nel 2024, fino a dicembre, 1.058.979,79 euro. Inoltre, anche per quest'anno, in un andamento che negli ultimi anni è sempre stato costante, abbiamo un aumento del 30% di richieste sui servizi di disabilità; per quanto riguarda il personale OSA vengono fatti dei bandi e sono suddivisi su cinque lotti; il numero totale di bambini per quanto riguarda gli OSE sono 2.029 bambini per un totale di 10.861 ore. Nell'anno 2025 attraverso il fondo di solidarietà comunale finalizzato a incrementare il numero di studenti con disabilità frequentanti la scuola dell'infanzia abbiamo messo €403.792,13 a fronte di un aumento costante di richieste a cui vogliamo dare risposta». Lo ha detto l’assessora alla Scuola Rita Bruzzone rispondendo all’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Francesco Maresca ad oggetto “informazioni in merito all’utilizzo dei fondi per l’assistenza agli alunni disabili considerato che per il 2025 il ministero ha stanziato € 3.876.270,00 ”.
«Si tratta di una questione importantissima rispetto alla quale la prossima giunta itinerante può rappresentare l’occasione ideale per coinvolgere il territorio in cui la cava ex Cavalletti è situata. Per quanto riguarda l’aggiornamento richiesto sulle rilevazioni effettuate e quelle in corso sulla qualità dell’aria nella zona, il primo anno di monitoraggio è durato dall’ottobre 2023 al dicembre 2024, seguito da ulteriori 12 mesi che termineranno a dicembre. Arpal ci ha inviato due relazioni: la prima riferita al periodo di monitoraggio compreso tra il 2023 e il 2024, la seconda relativa ai primi cinque mesi del 2025. Dai rilevamenti effettuati non risultano valori superiori ai limiti di legge su pm10, pm2,5 e biossido di azoto, con i valori rilevati risultati intermedi tra quelli misurati nelle postazioni di corso Buenos Aires e Acquasola, e sempre nel rispetto dei limiti di legge. Per quanto riguarda il benzene, i valori rilevati sono inferiori rispetto all’omologa postazione di corso Buenos Aires: anche in questo caso, parliamo di valori nei limiti di legge. Circa la seconda relazione, si sono registrati valori simili a quelli dell’anno precedente: risultati che ci confortano. Dopo il dicembre 2025 arriverà anche la relazione conclusiva che sarà sicuramente oggetto dell’Osservatorio Ambiente e Salute in programma nel mese di febbraio. Ma non solo: infatti potremmo ipotizzare, come detto, anche un sopralluogo durante la prossima giunta itinerante, finalizzato a prendere le migliori decisioni possibili su un tema fondamentale come quello dell’aria che respirano le cittadine e i cittadini genovesi, e le sue ripercussioni sulla salute delle persone». È la replica dell’assessora all’Ambiente Silvia Pericu all’interrogazione della consigliera Erika Venturini della Lista Salis che chiedeva alla Giunta: “Considerato che nel 2023 si era avviato un monitoraggio della qualità dell'aria per l'area dell'ex cava Cavalletti a Molassana, si richiedono informazioni circa lo stato attuale del rilevamento e se l'argomento verrà trattato anche nell'Osservatorio Ambiente e Salute data la ripresa delle sue attività”.
«Allo stato attuale la fine dei lavori contrattuali è prevista per il 30 dicembre 2025 e la linea di finanziamento del PNRR prevede il collaudo entro giugno 2026: stiamo rispettando perfettamente il cronoprogramma. Per quanto riguarda le iscrizioni per l’anno scolastico 2026-2027 si apriranno a febbraio 2026 e si concluderanno ad aprile». È questa la risposta dell’assessore ai Lavori pubblici e Manutenzioni Massimo Ferrante all’interrogazione del consigliere di Orgoglio Genova Lorenzo Pellerano “Per conoscere la data prevista di conclusione dei lavori PNRR relativi alla ristrutturazione della palazzina liberty di villa Gruber, destinata a diventare un asilo nido comunale e contestualmente se fosse prevista già per l’anno scolastico 2026-2027 l’attivazione del nuovo servizio educativo”.
«La situazione di questo cavalcavia rientra nei problemi delle nostre infrastrutture, per cui abbiamo chiesto la modifica dell’accordo dei ristori con società autostrade; abbiamo una situazione emergenziale che riguarda 620 ponti impalcati. Riguardo il viadotto di Nervi è stato ispezionato e gli scorsi è stato posto in classe di attenzione alta; a seguito dell’ispezione è stato previsto un intervento di manutenzione strutturale ed emessa un'ordinanza di limitazione di uso della struttura con istruzione cautelativa della carreggiata, limitazione di carico e limitazione di velocità, onde evitare che il manufatto venga utilizzato dal traffico pesante; abbiamo provveduto ad affidare uno specifico servizio per il progetto di consolidamento della spalla levante del cavalcavia a completamento della progettazione è stato inserito uno specifico titolo nel piano triennale delle opere pubbliche annualità 2024, di circa 800.000 €, lavori che hanno visto realizzazione nel corso del 2025. A seguito degli interventi effettuati è possibile procedere con le verifiche accurate sull'intera struttura a tal proposito si evidenzia che in fase di conclusione la procedura di affidamento per un accordo su due lotti per l'effettuazione delle verifiche accurate e relativi servizi connessi; l'importo massimo di aggiudicazione per ciascun lotto è pari a 3.000.930.000 €. La conclusione delle procedure di aggiudicazione è prevista entro la fine di novembre». Lo ha detto l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Ferrante rispondendo all’interrogazione del consigliere Lorenzo Garzarelli (AVS) ad oggetto “Problemi legati al cavalcavia (viadotto) di Nervi, si interroga la giunta per sapere programma dei lavori, costi e tempistiche”.
«Si tratta di un tema di diretta competenza non del Comune di Genova ma di Città Metropolitana, essendo il Gobetti un istituto secondario di II grado, ma siamo stati coinvolti dalla dirigente scolastica e da moltissimi genitori, dal momento che l’istituto è situato sul territorio comunale. La scuola presentava criticità notevoli: infatti, 17 classi sono state spostate da via Spataro per via dei problemi strutturali dell’immobile, peraltro di proprietà del Comune di Genova. In particolare, una parte delle classi sono state convogliate a Mignanego, una parte è rimasta in sede e la terza e ultima parte trasferita in via Giotto dove già ci sono gli istituti Bergese e Calvino. Questo giovedì è stata indetta dal consigliere di Città Metropolitana Bruzzone, che ha la delega alle Politiche educative, una riunione con tutti i presidi nella quale ci sarà un’interlocuzione molto approfondita con il dirigente scolastico del Gobetti. Posso dirle che nel recente passato c’era già stato un interessamento al problema da parte del Municipio e dell’assessore Patrone, ma non era stata riscontrata la disponibilità di locali ampi a sufficienza per ospitare un numero così elevato di studentesse e di studenti. Per quest’anno rimarrà in atto questa situazione, ma siamo a disposizione per l’individuazione di eventuali spazi adatti di proprietà della Civica Amministrazione. Infine, ho già incontrato la dirigente scolastica insieme alla presidente del Consiglio di istituto e la RSU della scuola perché era giusto dare subito ascolto: siamo al lavoro con il nuovo Consiglio di Città Metropolitana e con il consigliere delegato Bruzzone per trovare una soluzione per il futuro dell’istituto Gobetti». È la risposta dell’assessora ai Servizi educativi Rita Bruzzone al consigliere della Lega Alessio Bevilacqua che chiedeva “Riscontro rispetto al trasferimento dell'istituto Gobetti in altro comune indicando il coinvolgimento del Comune di Genova e se l'amministrazione, in accordo con Città Metropolitana, sta valutando di riportare questo istituto all'interno del Comune di Genova”.
