Consiglio comunale del 16 dicembre: seduta dedicata al bilancio di previsione

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Articolo del
16/12/2025
La Sala Rossa di Palazzo Tursi dove si riunisce il Consiglio Comunale

Approvate le modifiche all'Addizionale Irpef e le aliquote Imu 2026. Istituita l'addizionale comunale sui diritti di imbarco portuale

Manuela D'Angelo

Dopo la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata, alle 10 è iniziato il Consiglio comunale con 36 presenti.

 

Prima dell’inizio dei lavori, il consigliere di Vince Genova Pietro Piciocchi ha chiesto una sospensiva e l’intervento della Segreteria generale per rendere edotta l’aula sugli esiti dell’incontro avvenuto ieri a Roma tra il vicesindaco Alessandro Terrile e il ministro dell’Interno, in merito alla tassa sugli imbarchi.

 

Il segretario generale Pasquale Criscuolo ha risposto che “Il Collegio dei Revisori dei Conti ha prodotto un parere favorevole al bilancio 2026-2028” ritenendo quindi che “allo stato attuale, tenuto conto dell’interlocuzioni con il ministero, non sussistono ragioni per rivedere i contenuti degli esiti del parere già rilasciato”.  La richiesta di sospensiva è stata messa ai voti e respinta con 23 voti contrari della maggioranza e 14 voti favorevoli dell’opposizione.

 

Il primo punto da discutere all’Ordine del giorno è la delibera di Giunta 2025/42 ad oggetto “Modifiche al regolamento per l'applicazione dell'Addizionale comunale all'Irpef” proposta dell’assessore al Bilancio Alessandro Terrile. Con questa delibera si propone al Consiglio di “Approvare le modifiche al Regolamento per la variazione dell’aliquota di compartecipazione dell’addizionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche”. In merito a questo atto sono stati presentati tre ordini del giorno e due emendamenti.

 

Il primo odg del consigliere di Vince Genova Pietro Piciocchi impegna il sindaco e la giunta a “Mettere a disposizione di tutti i consiglieri comunali, con modalità idonee e in tempi congrui, l’intera documentazione e la corrispondenza intercorsa tra il Comune di Genova e le Amministrazioni statali competenti in relazione alla richiesta di rimodulazione dell’Accordo di cui all’art. 43 del D.L. n. 50/2022, ivi comprese note, comunicazioni, verbali di riunione e atti istruttori del Tavolo tecnico; a riferire formalmente al Consiglio comunale, entro il 31 gennaio, mediante apposita relazione, in ordine: allo stato dell’istruttoria del Tavolo tecnico ministeriale; all’eventuale approvazione o meno dell’incremento dell’addizionale comunale all’Irpef nell’ambito della rimodulazione dell’Accordo; alle conseguenze finanziarie e regolamentari che deriverebbero dall’eventuale mancata approvazione della suddetta misura; a trasmettere la relazione di cui al punto 2 a tutti i consiglieri comunali con congruo anticipo rispetto alla seduta consiliare nella quale verrà illustrata”.  Il vicesindaco Alessandro Terrile ha espresso a nome della Giunta parere negativo all’ordine del giorno, che è stato posto in votazione e respinto con 23 voti contrari della maggioranza e 12 voti favorevoli dell’opposizione.

 

Il secondo odg, presentato dalla consigliera della Lega Paola Bordilli, impegna sindaca e Giunta a “Valutare, compatibilmente con le risorse a bilancio, di riportare, nel corso del 2026, l’Irpef secondo appositi scaglioni”. Il vicesindaco Alessandro Terrile ha espresso a nome della Giunta parere negativo all’ordine del giorno che è stato posto in votazione e respinto con 24 voti contrari della maggioranza e 14 favorevoli dell’opposizione.

 

Il terzo ordine del giorno sempre presentato dal consigliere di Vince Genova Pietro Piciocchi impegna sindaca e Giunta, a “Prevedere, con decorrenza dall’anno d’imposta 2027, il ripristino delle aliquote dell’addizionale comunale dell’Irpef nella misura vigente prima dell’aumento da ultimo deliberato, garantendo un alleggerimento del carico fiscale sui contribuenti”. Il vicesindaco Alessandro Terrile a nome della Giunta ha espresso parere favorevole, con una modifica all’impegnativa, che è stata accettata dal proponente. L’odg è stato quindi posto in votazione e approvato all’unanimità.

 

È stato quindi illustrato l’emendamento numero 1 presentato dal consigliere di Vince Genova Pietro Piciocchi, per introdurre “Modifiche alla delibera incremento Irpef per riportare le aliquote alle attuali, demandando la Giunta a rapportarsi al governo e a riproporre una deliberazione di incremento delle addizionali”. Il vicesindaco Alessandro Terrile a nome della Giunta ha espresso parere contrario all’emendamento che è stato posto in votazione e respinto con 24 voti contrari della maggioranza e 13 favorevoli dell’opposizione. Il presidente del Consiglio Claudio Villa ha quindi posto in votazione la delibera di Giunta 2025/42 ad oggetto “Modifiche al regolamento per l'applicazione dell'Addizionale comunale all'Irpef” che è stata approvata con 24 voti a favore della maggioranza e 14 voti contrari dell’opposizione.

 

Alle ore 13.16 la seduta viene sospesa.

 

Alle 14.15 sono ripresi i lavori del Consiglio comunale e si è proceduto a discutere il secondo punto all’Ordine del giorno, la delibera di Giunta al Consiglio proposta dall’assessore al Bilancio Alessandro Terrile ad oggetto “Aliquote Imu 2026”. Con questo atto si propone al Consiglio di “Approvare per l’anno 2026 le aliquote IMU di cui all’allegato Prospetto, parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, prodotto utilizzando l’applicazione informatica resa disponibile dal Ministero dell’Economia e delle Finanze nell’apposita sezione “Portale del federalismo fiscale”. In merito a questo atto è stato presentato un emendamento dal Consigliere di Vince Genova Pietro Piciocchi, che propone un correttivo alla misura per le fasce deboli, uno svincolo alla clausola, per dare risposta ad alcune situazioni critiche”. La Segreteria generale ha espresso parere tecnico contrario all’emendamento. Il vicesindaco Alessandro Terrile ha espresso parere negativo a nome della Giunta, ricordando che “L’esenzione per l’immobile di prima casa è già inserita nel bilancio, mentre estendere l’area di esenzione creerebbe, in questa fase, un ammanco considerevole al gettito Imu previsto”. L’emendamento è stato posto in votazione e respinto con 25 voti contrari della maggioranza e 13 favorevoli dell’opposizione. È stata quindi posta in votazione la delibera ad oggetto “Aliquote Imu 2026” che è stata approvata all’unanimità.

 

È stata poi discussa la delibera di Giunta “Istituzione dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco portuale – regolamento” con cui si propone di “Istituire l’addizionale comunale sui diritti di imbarco portuale ai sensi dell’art. 1, comma 572, lettera a) della Legge 30 dicembre 2021 e di approvare il “Regolamento per la disciplina dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco portuale”, e demandare alla Giunta Comunale l’approvazione con successivo provvedimento di apposita convenzione di servizio, da sottoscrivere con il soggetto che sarà incaricato della riscossione dell’addizionale”. In merito a questo atto il consigliere di Vince Genova Pietro Piciocchi ha presentata una istanza di sospensione per chiedere “Un più ponderato esame della delibera, adottata in assenza di un confronto con gli operatori di settore”. La proposta di sospensiva è stata posta in votazione e respinta dalla maggioranza. Si è quindi proceduto a discutere la delibera di Giunta, sulla quale sono stati presentati due ordini del giorno, uno della consigliera della Lega Paola Bordilli l’altro del consigliere di Vince Genova Pietro Piciocchi entrambi considerati non accoglibili dal vicesindaco Terrile e quindi respinti dalla maggioranza. Il presidente del Consiglio comunale Claudio Villa ha quindi posto in votazione la delibera ad oggetto “Istituzione dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco portuale – regolamento”, che è stata approvata con 25 voti favorevoli della maggioranza e 14 contrari dell’opposizione.

 

Alle 18 il Consiglio comunale è stato sospeso per permettere la riunione dei capigruppo, durante la quale decidere come proseguire i lavori del Consiglio in merito alla discussione sul bilancio di previsione e alla votazione degli ordini del giorno, oltre 900, presentati da maggioranza e opposizione.

 

Alle 20 si sono riaperti i lavori del Consiglio e subito richiusi con appuntamento alle 9.00 di mercoledì 17 dicembre per iniziare a discutere gli ordini del giorno presentati sul bilancio di previsione.

ARTICOLI 54, INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

«Lo scorso 31 ottobre il personale dei Vigili del Fuoco era intervenuto in loco a seguito dello spanciamento di un paramento murario in via Borgoratti, di pertinenza dei condomini di cui ai civici 66 e 68. Insieme a loro era intervenuto anche l’Ufficio Pubblica Incolumità del Comune, al fine di verificare la sussistenza di possibili pericoli e per l’eventuale adozione, da parte della sindaca, di provvedimenti a tutela dell’incolumità pubblica. Nell’occasione era stato constatato lo spanciamento grave del muraglione, con il distacco di materiale proveniente dal paramento murario di sostegno del soprastante giardino privato: il tutto malgrado l’intallazione, alcuni anni prima, di una rete di contenimento. Per quanto sopra descritto, preso atto dell’interdizione disposta dai Vigili del Fuoco al giardino pertinenziale, e in ragione dell’immediata attivazione della proprietà alla manutenzione straordinaria per il ripristino della porzione di muro crollata con una rete, si è ritenuto di non prendere ulteriori provvedimenti. È stata comunque disposta la parziale interdizione della sottostante strada pubblica di via Borgoratti, nel tratto interessato dallo spanciamento, con il contestuale restringimento regolato da impianto semaforico. Nel frattempo la proprietà, con i due condomini interessati, ha già nominato un tecnico, il cui nominativo è stato consegnato ai tecnici della Pubblica Incolumità. Fino a quando il privato non interverrà per la messa in sicurezza del muro, non si avranno alternative al restringimento della carreggiata, fermo restando che la Direzione strade e l’Ufficio Pubblica incolumità del Comune continueranno a monitorare attentamente la situazione».

 

È la risposta dell’assessore a Lavori pubblici e Manutenzioni Massimo Ferrante alle interrogazioni dei consiglieri del Partito Democratico Enrico Frigerio e Marco Mesmaeker del Movimento 5 Stelle, entrambe in merito alla frana occorsa in via Borgoratti.

«Facciamo chiarezza in merito all’intervento, che riguarda la realizzazione di un’autorimessa interrata con relative sistemazioni della copertura di una porzione dell’area di pertinenza dell’edificio contraddistinto nel civico 75 di via Redipuglia e di proprietà dell’Istituto Sacro Cuore delle Suore Minime. La prima istanza risale al 26 marzo, presentata con istanza n. 3867 a seguito di una istruttoria; il permesso a costruire è stato rilasciato l’8 ottobre, avendo già ottenuto una autorizzazione paesaggistica, rilasciata però nel 2024: è un iter, quindi, che ha tempi abbastanza addietro nei mesi. L’area ricade in una zona classificata a servizi dal vigente PUC, quindi una zona per la quale le norme di autorizzazione consentono la realizzazione di un’autorimessa interrata privata e soprasuolo a condizione che questo porti un miglioramento del servizio. Il progetto prevede un miglioramento dello spazio, aperto attraverso il livellamento su un’unica quota dell’area sistemata rispetto all’attuale morfologia disposta a due livelli, al fine di permettere una migliore fruizione e sfruttamento degli spazi ricreativi messi a disposizione delle famiglie che alloggiano nella casa d’accoglienza per le famiglie con bambini in cura presso l’ospedale Gaslini. È chiaramente un servizio privato che cerca però di migliorare la fruizione dell’area. Per quanto riguarda le date di cantierizzazione dell’opera, siamo ancora in un iter acerbo, dal momento che l’autorizzazione è di ottobre e quindi abbiamo ancora modo di parlare delle problematicità del cantiere stesso, su cui possiamo insistere insieme al Municipio e sicuramente insieme al collega assessore Robotti per tutta la parte legata alla mobilità e anche alla pianificazione di quelli che possono essere gli stalli privati o le concessioni pubblico-privato: su questo, chiaramente, si può aprire un tavolo di discussione, ma al momento ci troviamo comunque con un progetto che ha avuto nel 2024 l’autorizzazione paesaggistica, a ottobre 2025 l’autorizzazione a costruire e che, in generale, essendo un’area di servizi, i progetti possono insistere solo nel momento in cui possono portare a un miglioramento all’interno della fruizione cittadina».

 

È la replica dell’assessora all’Urbanistica Francesca Coppola all’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Nicholas Gandolfo che chiedeva “spiegazioni sui lavori previsti in via Redipuglia per la realizzazione di un manufatto destinato a posti auto privati. La cittadinanza è preoccupata per la possibile perdita di posti auto pubblici ed altresì la durata e l'inizio del cantiere stesso, in quanto la zona di San Gerolamo di Quarto è già interessata da cantieri”.

«Il piano operativo del centro storico, che attualmente ha iniziato la sua fase autunnale, è un dispositivo del signor questore che è il responsabile dell’ordine pubblico ed è anche il coordinatore delle forze dell’ordine. La Polizia Locale ha allargato il proprio servizio di pattugliamento e presidio anche nelle aree di Sottoripa, Caricamento, Maddalena e Vigne, oltre ai servizi già esistenti già da questa estate, come le aree dell’ex ghetto, di Pré e della Darsena. Inoltre ha implementato ulteriormente il servizio quotidiano su entrambi i turni, mattina e pomeriggio in via Luccoli e nelle aree limitrofe, quelle che erano ex zona C. Abbiamo un nucleo dedicato appositamente al centro storico, formato da più di 80 agenti che lavorano quotidianamente per garantire la sicurezza su quella porzione di territorio, oltre alla massiccia presenza per finalità preventive e per le attività di contrasto al degrado generalizzato. Queste sono le attività prevalenti che sono state svolte negli ultimi due mesi: tra ottobre e novembre, secondo i nostri registri ufficiali, sono stati effettuati 65 interventi specifici su piazza Banchi, che è una zona attenzionata. Questo senza contare i passaggi fatti nel corso dei pattugliamenti appiedati che costituiscono buona parte del presidio del territorio. Abbiamo rafforzato il servizio anche nelle aree più critiche, come vico Mele, che collega via Pré a via Gramsci, dove si stanno concentrando soggetti dediti al consumo di sostanze stupefacenti; poi Posta Vecchia e via della Maddalena, che fanno parte del così detto sestiere del Doge. Allo stato attuale stiamo rispondendo alle problematiche anche secondo le segnalazioni che giungono a questo comando di Polizia Locale. Il servizio del Nucleo centro storico è sicuramente sbilanciato verso il turno pomeridiano, in modo da soddisfare quelle che sono le richieste dei residenti e dei commercianti di quella zona. Il nucleo rimane sempre a disposizione per eventuali segnalazioni puntuali e circostanziate dei fenomeni citati e sono in corso di valutazione da parte del comandante, e da parte mia a livello generale, per lo svolgimento di servizi di controllo del territorio di natura straordinaria da effettuarsi nell’imminente futuro».

 

È questa la risposta dell’assessora alla Polizia locale e alla Sicurezza urbana Arianna Viscogliosi all’interrogazione del consigliere di Forza Italia Mario Mascia che chiedeva all’Amministrazione “interventi per la sicurezza urbana nel centro storico: a conoscere azioni di contrasto a degrado, spaccio droghe, criminalità e indebite occupazioni di suolo pubblico in piazza Banchi, sestiere del doge e zona Maddalena, ristabilendo minimi standard urbani di sicurezza, decoro e condizioni igienico-sanitarie.

«Si fa riferimento al danneggiamento di un tratto di parapetto stradale causato dall’urto di un veicolo risalente al 6 agosto 2023 in via Chiaravagna, in corrispondenza dell'intersezione con via Arrivabene. A seguito del sinistro, oltre alla demolizione per una lunghezza di circa 6 metri del parapetto stradale sovrastante il muro d’argine del torrente Chiaravagna, è stata danneggiata anche la parte iniziale della ringhiera di valle della passerella pedonale denominata "Passo Carlineo". La messa in sicurezza è stata realizzata con la posa di new jersey in calcestruzzo e l’interdizione della passerella pedonale attraverso un transennamento, in attesa della sistemazione definitiva. Si precisa che la suddetta collocazione dei new jersey non determina il restringimento della carreggiata, per cui è stata mantenuta la normale viabilità. La sistemazione definitiva è stata inserita nell'elenco degli interventi da programmare in base alle risorse disponibili e le priorità che si evidenziano nel corso dell'anno. La Direzione competente sta predisponendo l'elenco degli interventi più urgenti. Peraltro, dalle ispezioni svolte si è accertato che in sede di esecuzione dei lavori di ricostruzione sarà necessario estendere l'intervento su una lunghezza molto superiore a quella interessata dal crollo, in quanto anche altri tratti del parapetto non appaiono in buone condizioni manutentive. Dall'ultima verifica svolta, si conferma che il transennamento della passerella pedonale viene costantemente rimosso. Pertanto si sta valutando di procedere, nelle more di una sistemazione definitiva dei manufatti che si vorrebbe eseguire entro l'anno corrente, ad un'opera di ripristino temporaneo della ringhiera della passerella, tale da consentire l'effettiva riapertura della circolazione pedonale sulla stessa».

 

È la replica dell’assessore ai Lavori pubblici e Manutenzioni Massimo Ferrante all’interrogazione del consigliere di Alleanza Verdi Sinistra Massimo Romeo che aveva presentato una “Richiesta urgente di verifica e ripristino del muro d’argine del torrente Chiaravagna e della ringhiera del ponte pedonale 'Passo Carlineo’ Sestri Ponente. Segnalo la situazione di grave degrado e potenziale pericolo presso il torrente Chiaravagna, in corrispondenza dell’incrocio con piazza Silvio Arrivabene (Sestri Ponente). In particolare: il muro d’argine è stato danneggiato a seguito di un sinistro stradale avvenuto nel giugno del 2022 e non risulta ancora ripristinato; in sostituzione del muro sono stati posizionati dei new jersey provvisori, tuttora presenti; anche la ringhiera del ponte pedonale ‘Passo Carlineo’ risulta danneggiata; l’accesso al ponte era stato inibito tramite una semplice transenna dal pronto intervento aster nel 2022, ma la transenna è stata spostata dai pedoni, che attualmente utilizzano comunque la passerella, esponendosi a possibili rischi. Considerata la presenza quotidiana di numerosi pedoni, chiedo che nell’immediato venga effettuata una verifica tecnica e vengano adottate tutte le misure necessarie per garantire la massima sicurezza. Inoltre, chiedo che il muro d’argine e la ringhiera del ponte pedonale vengano ripristinati, al fine di ristabilire condizioni adeguate di sicurezza e decoro urbano”.

«È stato convocato stamattina alle 10.30 il Tavolo per la sicurezza con questore e prefetto che ha proprio all’ordine del giorno quello di affrontare la questione della sicurezza durante la serata di Capodanno: quindi non possiamo dare in questo momento i dettagli tecnici, perché essendo il prefetto il responsabile dell’ordine pubblico e il questore il responsabile tecnico-operativo, la Polizia Locale si inserisce in questo meccanismo e deve condividere in quella sede le varie modalità che poi saremo pronti a rendere pubblico e dare le informazioni del caso. È un evento importante su cui stiamo lavorando. Oggi alle 11.30 verranno esaminati tutti gli aspetti di safety e security del concerto in piazza della Vittoria, comprese tutte le misure specifiche per la gestione del parcheggio sotterraneo all’interno e tutti i servizi relativi all’arrivo delle persone che ci auguriamo siano numerose, con permanenza in città, e che vengano da fuori provincia e regione anche se ci sono profili di rischio: in questo momento non possiamo dare indicazioni più specifiche».

 

È la risposta dell’assessora alla Polizia Locale e alla Sicurezza urbana Arianna Viscogliosi all’interrogazione del consigliere della Lega Alessio Bevilacqua in merito al “Piano sicurezza evento Capodanno in piazza della Vittoria”.

«L’amministrazione comunale rispetta la normativa nazionale in materia di comunicazione istituzionale che prevede, per alcune tipologie di comunicazione istituzionale e per l’acquisto di spazi pubblicitari, l’obbligo di destinare non meno del 15% delle risorse a favore dell’emittenza privata televisiva e radiofonica locale e non meno del 50% a favore di giornali quotidiani e periodici. Fermo restando il rispetto della normativa vigente, l’Ufficio comunicazione del Comune pianifica campagne diversificate in relazione all’oggetto da promuovere, al target che si vuole raggiungere e al budget a disposizione. Per ogni affidamento di servizio, è richiesto un preventivo dettagliato, che viene valutato dall’ufficio preposto in base al costo e alla qualità del servizio offerto. Le accuse di mancata trasparenza o di deliberata esclusione dal piano comunicativo istituzionale del Comune che nei giorni scorsi sono provenute dall’editore di Primocanale sono del tutto prive di fondamento e smentite dalla realtà dei fatti e dall'evidenza dei numeri. Nel dettaglio, da giugno 2025, ovvero da quando questa Amministrazione si è insediata, sono state effettuate tre campagne di comunicazione istituzionale. Nella prima, dedicata a iniziative di prevenzione e contrasto alle truffe agli anziani, con fondi di provenienza interamente ministeriale, sono stati investiti complessivamente 70.511,15 euro, IVA inclusa. Di questi, 12.735,58 euro sono stati destinati a radio e tv locali: per Primocanale sono stati stanziati 3.006,08 euro. Una seconda campagna dedicata all’adozione consapevole degli animali d’affezione, dal budget complessivo di soli 12 mila euro, non ha previsto risorse per pubblicità televisiva, a causa delle risorse limitate. Anche la terza campagna, dedicata alla promozione degli eventi di Natale e Capodanno con un budget di 18 mila euro, non ha previsto risorse destinate alle trasmissioni televisive, ad eccezione di 976 euro per banner sul sito web dell’emittente televisiva Telenord, per mancanza di ulteriori fondi. Passiamo alle cifre. Nell’intero anno 2023, lo stanziamento del Comune di Genova in favore di Primocanale è stato di 28.182 euro. Nel 2024, la cifra è salita esponenzialmente ed è arrivata a 175.375. Di questi, solo poco più di 51 mila euro sono stati stanziati prima del 7 maggio: poi sappiamo tutti bene che cosa è accaduto, politicamente e non solo, in questa regione. Nella seconda parte del 2024, Primocanale ha ricevuto dal Comune gli oltre 124 mila euro restanti. Si fa inoltre presente che nel corso del corrente anno 2025, e per la precisione nel solo primo semestre, con il precedente ciclo amministrativo, Primocanale ha ottenuto dal Comune di Genova lo stanziamento di 115.317,28 euro. Parliamo di cifre notevolissime, che superano di gran lunga gli obblighi normativi legati alla comunicazione istituzionale, e che sono sostanzialmente il doppio di quanto erogato al principale competitor. Per fare un paragone, il Comune di Genova ha erogato all’emittente Telenord 92.329 euro nel 2024 e 48.322 euro nel primo semestre 2025. Si precisa che tutto questo si riferisce alle risorse gestite direttamente dal Comune di Genova, senza considerare quanto gestito e stanziato dalle partecipate, per cui negli anni precedenti l’emittente Primocanale è sicuramente stata considerata un’interlocutrice privilegiata. Quindi non c’è nessuna esclusione o discriminazione di Primocanale, semmai la necessità, alla luce dei numeri citati, di applicare pienamente i principi di imparzialità, rotazione e pluralismo, più di quanto è stato fatto nel recente passato. È quello che stiamo facendo dall’inizio di questo mandato, e che continueremo a fare, nel rispetto della libertà di informazione e della gestione prudente delle risorse pubbliche. Concludo con un augurio che faccio a me stessa: che durante la mia amministrazione nessun editore sia coinvolto in procedimenti per finanziamento illecito ai partiti».

 

Ha risposto così la sindaca di Genova Silvia Salis all’interrogazione della consigliera Ilaria Cavo di Orgoglio Genova che chedeva alla giunta comunale “di poter conoscere quali siano i criteri oggettivi e trasparenti adottati dall’amministrazione nella pianificazione delle attività di comunicazione istituzionale, nell’utilizzo dei relativi budget e nella selezione dei soggetti coinvolti nella produzione di contenuti, video e attività sui canali ufficiali. A seguito delle osservazioni pervenute da una testata locale, che segnala difficoltà nell’essere coinvolta nelle iniziative comunicative del comune, si chiede se le procedure attuali garantiscano pari accesso agli operatori dell’informazione e un’equa distribuzione delle opportunità, nel rispetto dei principi di imparzialità e pluralismo. Si domanda inoltre se l’amministrazione ritenga opportuno valutare eventuali aggiornamenti delle linee operative per assicurare maggiore chiarezza e uniformità nella gestione delle relazioni con i media”.

«Si tratta di un progetto particolarmente datato con il cantiere che è rimasto fermo per tantissimi anni. Il progetto prevedeva il completamento dei box interrati e la sistemazione della copertura con aree pedonali e verdi, ma la società che aveva ottenuto il titolo edilizio era fallita, prima di essere, solo di recente, sostituita da un’altra società. Nelle ultime settimane i nostri uffici hanno incontrato la società e la parrocchia, che gestirà gli spazi destinati ad essere realizzati sulla copertura e il cinema all’aperto. C’è l’intenzione, da parte della società, di presentare una variante al progetto non particolarmente significativa: ciò comporterà in ogni caso una modifica della convenzione che va rimodulata alla luce del subentro di una nuova società. Stiamo presidiando con la massima attenzione la situazione affinché si arrivi, nei tempi previsti, al completamento delle opere di interesse pubblico e in particolare alla riapertura del cinema all’aperto, come fortemente voluto anni fa dal Municipio. Trattandosi di un progetto molto datato, è necessario riallacciare i rapporti con la cittadinanza: quindi inviteremo il Municipio ad aprire un tavolo di discussione con il territorio in modo tale che le opere di interesse pubblico risultino soddisfacenti per la cittadinanza. Rispetto ai privati danneggiati dal fallimento della prima società possiamo fare ben poco e ci dispiace molto per questo, mentre vogliamo attenzionare il progetto perché possa arrivare a compimento con un’alta qualità dei servizi di interesse pubblico».

 

È la risposta dell’assessora all’Urbanistica Francesca Coppola all’interrogazione del consigliere di Fratelli d’Italia Valeriano Vacalebre che chiedeva “aggiornamenti in merito alla situazione del cantiere dell’ex cinema Eden di Pegli”.

Ultimo aggiornamento: 17/12/2025